Concentrazione di ozono in Toscana: previsioni estate 2018

Confagricoltura commenta le sanzioni europee sul Pm10: “Anche la Toscana deve fare di più. Serve piano nazionale per riqualificazione del verde pubblico”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 maggio 2018 13:25
Concentrazione di ozono in Toscana: previsioni estate 2018

Con l'avvicinarsi dell'estate è ripreso il servizio di previsioni sull'ozono in Toscana, che durerà per tutto il periodo estivo.

LaMMA e ARPAT - dal lunedì al venerdì dal 1° maggio al 15 settembre - realizzano una mappa che permette di visualizzare la regione Toscana con differenti colori in funzione delle concentrazioni di ozono, basandosi sui valori rilevati il giorno precedente dalla rete regionale di rilevamento dell'ozono gestita da ARPAT (Bollettino ozono).

Il servizio di previsioni e la relativa mappa vengono aggiornati dal lunedì al venerdì entro le ore 11.00.

Il Consorzio LaMMA spiega come funziona l'attività di previsione.

Come si compone il bollettino sulle concentrazioni di ozono in Toscana? Il bollettino è composto di due parti. Nella prima è riportata una mappa colorata che mostra i livelli di criticità derivati dalla misura delle concentrazioni di ozono relativa al giorno precedente attraverso la rete regionale gestita da ARPAT. Nella seconda parte è riportato il testo con la previsione dell’andamento delle concentrazioni di ozono per il giorno stesso e quello successivo.

Quali sono i livelli di criticità in base ai quali viene valutata la concentrazione? Le classi di criticità sono: nessuna, colore verde (valori inferiori a 120 μg/m3), media, colore giallo (valori tra 120 e 180 μg/m3), alta, colore rosso (valori tra 180 e 240 μg/m3), molto elevata, colore viola (valori superiori a 240 μg/m3)

Sulla base di quali parametri effettuate la previsione per il giorno stesso e quello successivo? La previsione dell’andamento delle concentrazioni viene preparata in due fasi.

La prima prevede l’analisi dei parametri meteorologici che influenzano l’andamento dell’inquinante. Utilizzando i modelli meteorologici disponibili presso il Lamma si verifica il comportamento nel tempo (oggi e domani) dell’irraggiamento solare (che dipende della nuvolosità), della temperatura, della pressione atmosferica e del vento.

Nella seconda fase si analizza la previsione della concentrazione fornita dal modello di dispersione degli inquinanti CAMx, attivo presso il Lamma, che simula il trasporto, la dispersione e le trasformazioni chimiche di alcuni inquinanti, incluso l’ozono. Intanto sul fronte del Pm10 Francesco Mati presidente sezione prodotto florovivaistico di Confagricoltura Toscana commenta così la decisione della Commissione Europea di sanzionare l'Italia a causa della ripetuta violazione dei limiti UE per il particolato Pm10 “Anche la Toscana deve fare di più per abbassare il livello d'inquinamento nel nostro territorio.

In questo momento, in cui la Commissione Europa ha deferito l'Italia alla Corte di Giustizia Europea per aver violato le norme europee antismog, non possiamo considerare virtuosa la nostra regione. Per riqualificare la qualità dell'aria nei nostri centri urbani le azioni mese in atto si stanno infatti rivelando non sufficienti.”

“Dobbiamo capire che molto del patrimonio arboreo presente lungo le strade urbane è arrivato a fine ciclo. Non è infatti più utile dal punto di vista della pulizia dell'aria e dell'assorbimento di Co2. Una situazione che rischia di trasformarsi anche in minaccia laddove le piante hanno ricevuto negli anni passati potature non corrette che possano mettere a rischio la stabilità della pianta stessa.”

Quello che ora serve – spiega Mati - è un piano di riqualificazione nazionale per il verde pubblico. L'ammontare delle sanzioni in cui il nostro Paese rischia di incappare è sicuramente inferiore rispetto all'investimento necessario per riqualificare le nostre città aumentando la presenza di verde urbano in grado di limitare la presenza di Pm10. Più studi universitari, ad esempio, hanno provato la forte incidenza di una siepe posizionata in strada nell'assorbire i gas di scarico delle auto. Su tutto questo serve aprire quanto prima una riflessione.”

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