Commercio: più vincoli a sagre e mercatini degli hobbisti

Il Consiglio approva la proposta di legge. Confesercenti e Confcommercio apprezzano le modifiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 luglio 2020 18:25
Commercio: più vincoli a sagre e mercatini degli hobbisti

Firenze - Chiarire alcune norme sul commercio in Toscana come le concessioni su aree pubbliche, la disciplina dei mercatini degli hobbisti, la durata della somministrazione temporanea nell’ambito di sagre e fiere, l’adeguamento del sistema sanzionatorio. Questo l’obiettivo della proposta di legge approvata dal Consiglio regionale e illustrata dal presidente della commissione Sviluppo economico, Gianni Anselmi (Pd).

“Si modifica il codice del commercio – dichiara Anselmi - con un intervento che ha avuto un percorso di concertazione informale con le associazioni di categoria e che raccoglie alcune segnalazioni dei Comuni sulla fase di prima applicazione del codice del commercio”. Il presidente si sofferma su una delle modifiche più sostanziali, come l’introduzione della disciplina dei mercatini degli hobbisti. “Era una fattispecie non contemplata, adesso si definisce 'hobbista' come colui che commercia i prodotti della sua creatività e non è un commerciante tout court” e poi “si disciplinano le modalità di questi mercatini, le regole di ingaggio con i comuni, il tesserino di riconoscimento e la frequenza". Si precisa, inoltre che le merci da loro prodotte devono essere di modico valore, dal prezzo unitario di massimo 100 euro per un valore totale della merce di massimo mille euro.

Nella proposta si implementano poi gli interventi regionali sulla formazione e si dispongono adempimenti amministrativi e aggiornamenti disciplinari in merito a seguito delle nuove discipline nazionali. Riguardo alla somministrazione di alimenti e bevande si chiariscono i requisiti che attengono all’attività di somministrazione, distinguendo le varie tipologie di svolgimento delle attività e chiarendo la durata degli eventi. Per la formazione si favorisce quella volontaria con la concessione di buoni formativi da parte della Regione.Infine, per commercio su aree pubbliche si chiarisce che il beneficiario del rinnovo decennale della concessione e si norma il fenomeno dei mercati degli ‘hobbisti’, gli operatori non professionali del commercio che vendono o barattano, in modo occasionale, merci da loro prodotte di modico valore (prezzo unitario massimo 100 euro e valore totale della merce massimo mille euro).

Gli hobbisti possono partecipare ad un massimo di sei manifestazioni l’anno e devono essere in possesso del tesserino di riconoscimento.In sede di dibattito la consigliera della Lega Luciana Bartolini rileva “elementi positivi: i tributi, la possibilità data al comune di scegliere la tipologia di prodotto, la formazione su base volontaria, le regole che vengono date ai mercatini degli hobbisti”. “Solo ai mercati di coloro che producono i propri prodotti, però – ha osservato - restano fuori tutti gli altri, ad esempio i mercatini dell’antiquariato”.

Sul resto della legge ha dichiarato di non essere d’accordo e per questo ha annunciato voto di astensione del proprio gruppo.

“Con l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Proposta di legge 457, si modificano significativamente alcuni aspetti del codice del commercio nella direzione più volte auspicata dalle nostre organizzazioni”. Così Nico Gronchi e Anna Lapini, rispettivamente presidente regionale di Confesercenti e di Confcommercio. Le tematiche contenute nella Pdl presentata dal Presidente della 2^ commissione Gianni Anselmi ed approvate dal Consiglio riguardano argomenti molto sentiti dal mondo del commercio e della ristorazione relativamente a sagre, mercatini, formazione e sistema sanzionatorio. “Si tratta in sostanza di interventi mirati che da una parte colmano vuoti normativi e regolamentari, come nel caso di sagre e mercatini, ma che dall’altro introducono elementi strategici fondamentali come nel caso della formazione”, sottolineano i presidenti Lapini e Gronchi.

“Con questo atto finale dell’attuale legislatura, il Consiglio Regionale ha accolto le nostre istanze rendendo più cogente all’attualità il buon lavoro fatto con l’approvazione del Codice del commercio di due anni fa”.

Tra gli interventi più apprezzati dalle due associazioni di categoria, “il nuovo limite imposto alla durata delle sagre, che oltre a non poter superare i dieci giorni consecutivi da oggi in poi non potranno superare neppure i due fine settimana consecutivi”. Molto apprezzata anche la presa di posizione nei confronti dei cosiddetti “mercatini degli hobbisti”, “un fenomeno che ormai ha raggiunto una dimensione non più ascrivibile ad eventi straordinari ma che anzi, in molti casi, è assimilabile ad una vera e propria attività di impresa mascherata, senza l’obbligo di rispettare i vincoli che invece rispettano gli operatori del commercio ambulante.

Era l’ora di normarli meglio”, fanno notare le due associazioni di categoria. “La Regione Toscana dimostra di essere attenta all’evoluzione della realtà e si pone come esempio da seguire per altre Regioni in tema di commercio ambulante, dopo l’istituzione del tacito rinnovo delle concessioni in scadenza il prossimo 31 Dicembre, ad oggi ancora unico caso in Italia”.

Sul versante della formazione professionale, “è importante che dopo molti anni si torni a parlare non solo di quella obbligatoria, ma anche di quella legata ad aggiornamenti continui delle imprese, azione ancor più importante in questa fase in cui molte aziende necessiteranno di un riposizionamento sul mercato. Tornerà quindi centrale il ruolo della Regione attraverso meccanismi premiali per chi vorrà investire sulla propria formazione”.

Altro punto importante, secondo le due associazioni di categoria: l’introduzione del principio della progressività delle sanzioni, che saranno direttamente proporzionali alla dimensione aziendale nel caso di infrazioni sui saldi e sulle vendite promozionali. “Il sistema sanzionatorio così come concepito finora era iniquo perché di fatto lasciava margini ampi di azione alle aziende più strutturate mentre colpiva in maniera eccessiva le piccole”.

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