Come migliorare le condizioni dei lavoratori in un momento di crisi generale?

Bassilichi: approvata la piattaforma per l'integrativo aziendale. Preoccupazione per le sorti delle strutture sanitarie Villa Donatello e Ragionieri e per l’occupazione. Due lavoratori dell'appalto Quadrifoglio licenziati in tronco. La Regione pensiona 261 dipendenti. Risparmio atteso: 14 milioni l'anno. Bando Estav per direttori struttura complessa, accolto il ricorso al Consiglio di Stato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2015 19:58
Come migliorare le condizioni dei lavoratori in un momento di crisi generale?

Il referendum sulla piattaforma relativa al rinnovo del contratto integrativo che verrà inviata all’azienda Bassilichi nei prossimi giorni, è stata approvata venerdì dai lavoratori tramite referendum con oltre il 90% di si. Al voto hanno partecipato oltre il 60% degli aventi diritto. “In un momento di complessiva difficoltà delle aziende, riuscire a discutere su cosa possiamo portare in più ai lavoratori o a migliorare alcune condizioni, è certamente una buona notizia” dice Marco Tesi, segretario della Fim-Cisl toscana. I punti innovativi sono molti, a partire dalla richiesta di applicare l'articolo 18 anche per i nuovi lavoratori assunti. “Consideriamo Bassilichi un'azienda moderna dove la risorsa umana è determinante”, premette Moreno Razzolini della Fiom Cgil di Firenze che prosegue “per questo tali richieste vanno nella direzione di avere un'azienda a misura d'uomo.

Convinti di questo obiettivo, che anche Bassilichi da sempre rivendica, siamo altrettanto convinti che riusciremo ad arrivare all'applicazione di un ottimo nuovo Contratto Integrativo”.

Quali soluzioni si possano prevedere per rispondere alla complessa situazione che vivono i lavoratori delle strutture sanitarie private di Villa Donatello e di Villa Ragionieri? I rappresentanti sindacali hanno riferito che la Unipol, proprietaria delle strutture, ha intenzione di procedere alla riorganizzazione di Villa Donatello a causa della prossima scadenza della convenzione con la Regione che riporterà le prestazioni di professione medica intramoenia dentro la struttura di Careggi.

Secondo i Cub, la riorganizzazione metterebbe a rischio 60 posti di lavoro sui 130 attuali. Per Villa Ragionieri, invece, secondo i sindacati la proprietà intende procedere alla vendita della struttura. Lunedì 16 marzo dalle ore 10,00 alle ore 17,00, davanti alla sede Regionale di via Alderotti ci sarà un presidio dei lavoratori di Villa Donatello per protestare contro i 60 licenziamenti preannunciati dalla UNIPOL, proprietaria della Casa di Cura.

L'Azienda di Igiene ambientale di Firenze, Quadrifoglio spa, ha deciso di reinternalizzare il servizio di manutenzione, movimentazione rifiuti, pulizia e aspirazione effettuato nell'impianto delle Sibille, località San Casciano Val di Pesa, e non prende in considerazione gli addetti che operavano da oltre dieci anni in tale servizio attraverso un appalto, tanto che questi vengono licenziati in tronco. La Filcams CGIL e Funzione Pubblica CGIL Firenze ritengono che il processo di reinternalizzazione sia un fatto positivo, ma doveva essere inevitabilmente accompagnato dall’assunzione di quei lavoratori precedentemente impegnati in quel servizio appaltato.A dicembre la giunta regionale aveva dato il via libera alla riorganizzazione degli uffici regionali.

Il dimagrimento annunciato ha ora i numeri definitivi. Sono 261 gli esuberi dichiarati, che esuberi poi non sono. Con questa operazione la Regione razionalizza e asciuga la propria struttura, dopo aver già tagliato i costi della politica per la prossima legislatura: via i vitalizi, quaranta consiglieri regionali al posto di cinquantacinque, otto assessori al posto di dieci. E poi ancora un solo direttore generale anziché otto. Ci sarà un dipendente in meno su dieci nel comparto e un dirigente in meno su quattro.

Un dimagrimento che va di pari passo alla riorganizzazione della macchina nel suo complesso, con 88 settori e strutture (e dunque dirigenti) al posto di 118 - compresa Artea, l'ente pagatore della Regione - e 12 strutture al posto di 17 per il Consiglio regionale. Nel dettaglio saranno 199 i dipendenti e 31 i dirigenti degli uffici della giunta regionale che saranno 'esuberati' e andranno dunque in pensione tra il 2015 e il 2016, 2 (di cui un dirigente) ad Artea, 29 dipendenti del comparto e 4 dirigenti per il consiglio regionale.

Analogo provvedimento interesserà successivamente anche le Asl. Parallelamente la Regione riallineato le piante organiche di tutti i settori, ovvero le tabelle che indicano i dipendenti necessari (ma non per forza tutti assunti), rispetto alla fotografia del personale realmente in servizio. Sono stati così 'cancellati' 210 posti (tra cui 53 dirigenti). Il Consiglio regionale aveva fatto lo stesso tagliando 23 posizioni (di cui 3 dirigenti). Si tratta comunque di caselle vuote, in qualche caso non occupate da diversi anni.

Caselle che, assieme ai 261 'esuberi' con pensionamento che si aggiungono adesso, per due anni almeno non potranno essere rioccupate: di certo non con assunzioni a tempo indeterminato.

Approfondimenti

Il Consiglio di Stato ha accolto l'appello cautelare proposto dall'Ordine degli Psicologi della Toscana e 'ad adiuvandum' da Aupi, contro l'ordinanza del TAR Toscana che aveva respinto la domanda di sospensione del bando di Estav Centro per il conferimento di 3 incarichi quinquennali rinnovabili, a tempo determinato e con rapporto di lavoro esclusivo, di dirigente medico nella disciplina di psichiatria. L'Ordine degli Psicologi chiedeva che al concorso fossero ammessi anche gli psicologi e non solo i medici psichiatri.

Il Consiglio di Stato, si legge nell'ordinanza, ha riconosciuto che l’indirizzo del bando consisteva nella “realizzazione di livelli multidisciplinari in cui professionisti appartenenti a differenti ambiti possano mettere a disposizione le proprie competenze” e quello della “ricerca di una maggiore efficacia della gestione operativa tenendo conto non tanto e non solo dei singoli compartimenti produttivi ma del processo nella sua globalità”. Tali principi, quindi, non consentono "di per sé di escludere gli psicologi dalla direzione delle unità complesse in cui è oggi organizzato il Dipartimento della Salute Mentale, tenuto anche conto della massima integrazione multidisciplinare che caratterizza le attività di tale Dipartimento (v.

Linee guida regionali), che ben può tradursi nell’affidamento dell’incarico di direzione delle unità stesse ad uno psicologo, dal momento che l’attività propria di ciascuna delle singole professionalità (ed in primis di quella del medico psichiatra) è garantita dalle singole UO professionali". Il Consiglio di Stato ha quindi sospeso il bando e rinviato al TAR per la fissazione di una nuova udienza di merito. «Come Ordine - spiega il presidente Lauro Mengheri - avevamo il dovere di ristabilire il principio di tutela per la nostra professione e per i nostri iscritti».

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