Cinema: ”Passengers"

Un'Odissea nello spazio e nel tempo. Un'avventura interplanetaria con una forte connotazione sentimentale. Protagonisti Jennifer Lawrence e Chris Pratt.

Alessandro
Alessandro Lazzeri
23 gennaio 2017 09:44
Cinema: ”Passengers

“Passengers” di Morten Tyldum ha un inizio promettente. Lo spunto è suggestivo: siamo a bordo di una nave spaziale che trasporta cinquemila persone verso un altro pianeta da colonizzare. Abbandonata la Terra, i passeggeri viaggiano in stato d’ibernazione nello spazio più profondo per circa 120 anni, quando il malfunzionamento di una capsula risveglia in anticipo Jim (Chris Pratt) che si trova nella condizione allucinante di dover vivere solo nell'astronave ipertecnologica. Jim è un tecnico e presto si accorge di non poter essere ibernato di nuovo e di doversi adattare a trascorrere la sua vita in un viaggio che si concluderà dopo novanta anni.

Jim, solo in un freddo paradiso tecnologico, dove l'unica compagnia è un androide robot, interpretato da Michael Sheen e, forse modellato sul barman Lloyd di Shining, comincia a riflettere, dopo un anno di angosciosa solitudine sull'idea di risvegliare un'altra persona per avere qualcuno con cui condividere non solo il viaggio ma il resto della vita. Dopo aver studiato i profili di tutti Jim, è attratto da Aurora (Jennifer Lawrence), che è una scrittrice, è bella e apparentemente intelligente.

L'uomo cede alla tentazione di svegliarla, salvandosi da una disperata solitudine ma condizionando il destino della donna. Il risveglio avviene, i due si conoscono e dopo un comprensibile sgomento, nasce più di un'amicizia e col tempo anche l'amore. Tutto scorre liscio fin a quando lei, la scrittrice che voleva documentare la vita nella nuova colonia, non scopre che il suo risveglio è stato volontariamente causato da Jim che l'ha così condannata a morire senza mai poter vedere la colonia dove sono diretti.

Alla fine Aurora supererà questa terribile verità e insieme riusciranno a proseguire il viaggio e avranno anche la possibilità di salvare la nave che perde pezzi, col rischio di uccidere i passeggeri ibernati e di vanificare lo scopo della missione. Il film che ha un buon inizio e ottimi passaggi narrativi, perde qualcosa in una non molto riuscita ibridazione dei generi. Si comincia sulla falsariga di alcuni ottimi e recenti film del genere (Gravity, The Martian...) per terminare in una sorta di Titanic minore dagli esiti melodrammatici.

In evidenza