Chiuso centro massaggi per sfruttamento della prostituzione

I Carabinieri della Stazione di San Casciano Val Di Pesa scoprono un “centro massaggi-squillo” in zona Novoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 settembre 2014 15:45
Chiuso centro massaggi per sfruttamento della prostituzione

Arrestata in flagranza di reato la titolare, una donna cinese, classe ’78, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e denunciato il marito, un cinese, classe ’67, poiché favoriva la medesima attività. Sequestrato il centro massaggi.

Un centro massaggi in zona di Novoli è stato scoperto e chiuso durante la notte dai Carabinieri della Stazione di San Casciano Val di Pesa. Nell'ambito dell'operazione è stata arrestata la titolare, cinese, e denunciato il marito. Identificata una donna, anch’essa cinese, sfruttata per prestazioni sessuali con la clientela più varia.

All’inizio del corrente mese, la Stazione Carabinieri di San Casciano Val Di Pesa, acquisiva una segnalazione riguardante l’esistenza, a Firenze, di un centro massaggi il quale, dietro la facciata di un semplice centro, si celava un’attività di prostituzione e sfruttamento della stessa. Gli avventori, terminato il massaggio, potevano accedere anche a prestazioni sessuali, pagando un sovrapprezzo. Il via vai iniziava la mattina e continuava fino a sera. Sulla base delle informazioni fornite, personale della Stazione di San Casciano Val di Pesa dava corso ad una discreta attività di monitoraggio del centro, con conseguenti approfonditi accertamenti.

Durante i vari servizi di osservazione, effettuati nelle ore più svariate della giornata, i militari hanno riscontrato quanto segnalato ed hanno provveduto a fermare alcuni uomini in uscita dal centro, i quali, fingendo indifferenza in un primo momento, con qualche esitazione hanno poi ammesso che dopo aver effettuato il classico massaggio, veniva proposto loro un “massaggio romantico”, pagando una somma extra. I “massaggi romantici” in realtà erano “massaggi erotici” consistenti in “masturbazioni” ed in qualche caso “fellatio”.

I “clienti” hanno dichiarato che una volta entrati per chiedere che tipo di massaggi offrivano, la donna che li accoglieva spiegava loro quali fossero le prestazioni offerte e specificava che si poteva ricevere il “massaggio romantico” pagando una somma extra. I “clienti” che ricevevano la prestazione venivano accolti da una massaggiatrice anch’essa cinese, la quale, materialmente la effettuava. Una volta terminata, tornavano dalla donna che li aveva ricevuti per pagare il dovuto. Dagli accertamenti svolti si è verificato che, la massaggiatrice, cinese 49enne, veniva sfruttata dalla titolare del centro in quanto i proventi dei “massaggi romantici” venivano incassati direttamente da lei.

Inoltre, il marito della stessa, favoriva l’attività di prostituzione, fornendo supporto. In particolare, veniva visto dagli operanti portare vivande, quasi sicuramente per le massaggiatrici. Alla luce di quanto accertato, durante la notte è scattato il blitz, nel corso del quale i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione la titolare del centro, 36enne cinese, già nota alle Forze dell’Ordine e denunciato il di lei marito, anch’esso cinese, classe ’67, per il medesimo reato.

L’arrestata è stata tradotta presso la casa circondariale di Sollicciano, mentre il centro è stato sottoposto a sequestro.

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