Chiude falegnameria storica, festa in strada per amanti del riuso

Si libera il magazzino di un vecchio falegname nella zona di piazza Alberti ed è caccia al tesoro

Antonio
Antonio Lenoci
23 luglio 2014 14:58
Chiude falegnameria storica, festa in strada per amanti del riuso

Tutto si consuma in poche ore. Una storica falegnameria viene liberata per poter riaffittare i locali e mentre il proprietario supervisiona il lavoro degli operai che accumulano per strada il legname, c'è chi passa e strabuzza gli occhi.La crisi: c'è chi per stare in guardia ha imparato l'arte del risparmio e del riuso: sempre più le famiglie che hanno scoperto l'hobby del fai da te e del restauro per riportare in vita i mobili della nonna.Il tempo di mettere a fuoco la situazione e domandare: "Buttate tutto?".

Scatta la caccia. C'è chi passa, osserva, finge di andare via ed invece telefona agli amici. C'è addirittura un antiquario che attraversa di corsa la strada e preso il cellulare esclama: "Manda qualcuno con il camion vuoto, c'è roba buonissima".Mentre dai palazzi scendono signore in tenuta casalinga che non guardano all'abito e si gettano alla ricerca del pezzo pregiato. Sedie, testiere, porte antiche e poi ancora finestre, archetti di legno, pannelli decorati e intarsi polverosi che possono diventare qualsiasi cosa.Operai che scaricano materiale, signore che si dispiacciono perché "Una mia amica che adora queste cose è a lavoro adesso" finché qualcuno non esclama..

"Orazio!". Silenzio. "Orazio, non sarà mica morto?" e si scopre così il nome del falegname che per anni ha tenuto in piedi l'attività di vicinato diventando un punto di riferimento per il quartiere. La ricerca si ferma. "E' passato a miglior vita?" chiede qualcuno che intanto cerca con lo sguardo altri oggetti che spuntano.Il proprietario del magazzino scuote il capo.. "E' ancora vivo". La ricerca riprende.Arrivano i primi strofinacci per pulire i pezzi dalla segatura e dalla polvere prima di portarli in casa.

Per strada prende vita una fiera dell'antiquariato dove si scambiano idee e consigli sul riciclo e sul riuso. "Queste qui - spiega un passante indicando le sedie dalla tappezzeria museale - se andate al mercato ad Arezzo vi chiedono uno stonfo". Chi se ne va con la mercanzia in mano, chi recupera una busta di fortuna. Qualcuno si è sporcato e si guarda, ma "icché gli fa"."Certo che Orazio.. c'aveva un mucchio di roba.." annuisce il proprietario che sbuffa perché quella roba l'aveva fatta vedere a qualcuno, ma nessuno si era offerto di portargliela via pagando, ed ancora non sa cosa arriverà al posto dell'ex inquilino: "Se ne occuperà il mi' figliolo".Il mercato così come ha aperto richiude.

Lasciando il posto alla fantasia. 

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