Chirurgo da Firenze a Milano per una operazione complessa

Pier Luigi Ipponi (S. Giovanni di Dio) ha affiancato l'équipe dell’Ospedale Maggiore di Milano per un difficile intervento di ricostruzione dell’ addome

Redazione Nove da Firenze
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21 novembre 2019 14:08
Chirurgo da Firenze a Milano per una operazione complessa

Firenze – Il dottor Pier Luigi Ipponi, chirurgo San Giovanni Di Dio (SGD) responsabile del percorso della Chirurgia della parete addominale della AUSL centro, ha integrato l’équipe del reparto di chirurgia d’urgenza del Policlinico “Ca’ Granda” di Milano diretto dal dottor Maurizio Sallusti, in un complesso intervento di ricostruzione dell’addome. Il paziente pluri-operato era affetto da una voluminosa ernia post-incisionale, recidivata in sede di pregressa stomia colica. La collaborazione di Ipponi è stata richiesta dai colleghi dell’Ospedale Maggiore perché è uno dei massimi esperti italiani nel trattamento di questa patologia.

I difetti della parete addominale sono caratterizzati da una estrema variabilità clinica, che oscilla dalla semplice ernia inguinale al disastro di parete, e richiede una notevole expertise nel trattamento delle forme più complesse.

La lunga procedura chirurgica – spiega il dottor Ipponi- è stata eseguita insieme alla giovane équipe coordinata dal dottor Marco Pagani, con cui abbiamo condiviso le difficoltà tecniche e la soddisfazione per il risultato finale”.

Il dottor Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento specialistiche chirurgiche, oltre a complimentarsi con il dottor Ipponi ha sottolineato l’importanza degli scambi professionali, non solo di ambito regionale ma anche nazionale. “Come Dipartimento –ha sottolineato Michelagnoli -diamo ampio sostegno e promozione al confronto tra chirurghi ed alla conoscenza di realtà anche più avanzate, al fine del continuo miglioramento delle nostre capacità professionali. Nel caso specifico è stata richiesta la nostra collaborazione per un importante intervento che richiedeva esperienza comprovata. L'organizzazione del nostro dipartimento basata su percorsi assistenziali sta dando frutti che ci sono riconosciuti”.

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