ChiantiBanca: le dimissioni del Direttore Generale Bianchi

La preoccupazione di lavoratori. Finanziamenti a tassi agevolati per imprese, giovani, famiglie ed enti no profit dalle BCC toscane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2017 21:29
ChiantiBanca: le dimissioni del Direttore Generale Bianchi

Fa scalpore la situazione di ChiantiBanca, dopo le dimissioni del Direttore Generale Andrea Bianchi. 470 lavoratori, oltre 25.000 soci, 103.000 clienti di ChiantiBanca, frutto dell'evoluzione della Cassa Rurale di San Casciano, grazie alle fusioni con quelle di Monteriggioni, Campi, Pistoia e Carmignano, che a ChiantiBanca hanno dato radici antiche. Sopratutto nell'ultimo decennio ha creato valore e lavoro nel territorio, è cresciuta e ha fatto crescere. Oggi la Banca si è sviluppata a Siena, Firenze, Prato, Pistoia. “La Banca delle comunità nel cuore della Toscana”, come si legge sul suo portale. E lo ha fatto nonostante i contrasti con il Movimento delle Banche di Credito Cooperativo.

A dicembre ChiantiBanca ha deciso nuove vie. Non la way-out prevista dal governo, ma l'adesione a un nuovo Gruppo proposso dalle banche del Trentino. Il sogno si è infranto però nei giorni scorsi, si dice a causa di una ispezione negativa della Banca d'Italia. Dopo la comunicazione delle dimissioni del Direttore Generale, i lavoratori sono stati raggelati dall'annuncio delle dimissioni di alcuni componenti del consiglio di amministrazione, sino a ieri considerati i migliori custodi del patrimonio dei soci.

Fuori della banca fa festa l'ala antirenziana della Federazione Toscana BCC e il Gruppo ICCREA. Il sindacato dei bancari ha espresso già la propria preoccupazione circa la situazione emergente. “Siamo convinti che solo questo possa essere il porto sicuro da dove poter ripartire -afferma in un documento la CISL- i fatti ce lo hanno dimostrato. Ci rivolgiamo agli amministratori , ai soci, ai clienti, alle istituzioni: non lasciamo che il valore costruito da questa piccola-grande Banca, radicalmente intrecciata con quella dei nostri territori, venga distrutto da altri esperimenti. Siamo ancora in tempo”.

Intanto, dall'altra parte della barricata piovono i finanziamenti, a condizioni particolarmente agevolate, per sostenere l’attività e lo sviluppo delle piccole e medie imprese toscane. È il frutto della convenzione “BCC ripresa facile”, siglata tra la Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo e ACT-Artigiancredito Toscano, per promuovere l’accesso al credito e sostenere i costi per attività ordinaria e progetti di sviluppo delle realtà economiche del territorio associate ad ACT. L’accordo prevede, nello specifico, due distinte tipologie di finanziamenti: uno per investimenti in beni materiali, immateriali e finanziari e l’altro per ottenere liquidità.

La convenzione, alla quale aderiscono tutte le banche di credito cooperativo della Toscana, associate alla Federazione, prevede un importo minimo finanziabile di 40mila euro, con una durata variabile dai 3 ai 7 anni. L’importo è garantito fino all’80% da Artigiancredito Toscano.

“La nostra Federazione collabora costantemente con gli attori locali, per aiutare lo sviluppo del territorio toscano - afferma il presidente della Federazione Toscana BCC, Matteo Spanò - Il nostro ruolo di banche locali non è mai venuto meno, neppure durante la lunga crisi economica. Questa ulteriore iniziativa è uno dei tanti segni tangibili di come le nostre 16 BCC siano concretamente vicine alle piccole e medie imprese della regione, in particolare a quelle che dimostrano di voler scommettere sul futuro, con nuovi investimenti”.

“I rapporti di territorialità e di forte confronto tra le BCC e Artigiancredito Toscano erano e sono testimoniati dai volumi realizzati negli ultimi anni, costantemente in crescita (59 mln € di finanziamenti garantiti nel 2014 – 66,5 mln € nel 2015 e 69 mln € nel 2016) – spiega il Direttore Generale di Artigiancredito Toscano Paolo Pasqualetti – Nel panorama degli enti creditizi con noi convenzionati la Federazione Toscana delle BCC si colloca come interlocutore di primaria importanza per le imprese associate ad ACT: questa partnership va coltivata con comuni sforzi delle due strutture per mettere a disposizione adeguati prodotti rispondendo così alle esigenze del mercato delle PMI.”

Infine dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione di Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano è stato approvato un importante Plafond di finanziamenti a tassi agevolati per un totale di ben 30 milioni di euro che saranno a disposizione di imprese, famiglie ed enti del territorio di competenza della BCC, un’area che comprende ben 17 Comuni in 3 province (Siena, Arezzo e Perugia). In particolare il pacchetto varato dal CdA di Banca Valdichiana prevede: 15 milioni di euro a sostegno delle imprese per realizzare investimenti, ristrutturazioni o altro e comprende 5 milioni di euro per le aziende del settore agricolo e vitivinicolo, settore primario particolarmente importante in quest’area; 1 milione di euro per i giovani per l’avvio di nuove attività; 1 milione di euro per gli Enti No Profit; 10 milioni di euro per favorire e incentivare l’acquisto della prima casa e 3 milioni di euro per il sostegno ai bisogni delle famiglie. 

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