10.000 bottiglie alla Chianti Classico Collection

L’edizione 2019 alla stazione Leopolda di Firenze

Fabrizio
Fabrizio Fiaschi
14 febbraio 2019 23:55
10.000 bottiglie alla Chianti Classico Collection

Si è conclusa ieri sera alla STAZIONE LEOPOLDA l’edizione 2019 della CHIANTI CLASSICO COLLECTION, la manifestazione che coinvolge la stragrande maggioranza dei produttori della più vasta area a DOCG in toscana. Il numero delle aziende partecipanti ha raggiunto quest’anno la cifra record di 197 presenze con ben 730 etichette disponibile alla degustazione. Sono state stappate quasi 10.000 bottiglie per soddisfare la curiosità degli addetti ai lavori e dei giornalisti, e per la prima volta nel pomeriggio di martedì anche dei consumatori finali.

Il 2018 appena concluso è stato un buon anno per la denominazione del GALLO NERO che ha visto migliorare sia il volume del vino venduto sia il suo valore complessivo, vedendo una crescita delle tipologie RISERVA e GRAN SELEZIONE che congiuntamente raggiungono il 37% della produzione ed un 52% del fatturato.

Il CHIANTI CLASSICO è ormai diventato un vino a distribuzione globale, si pensi infatti che viene esportato in oltre 130 paesi nel mondo, anche se ovviamente gli U.S.A. rimangono il mercato estero principale come ormai lo sono da 15 anni. Bella performance di crescita ha dato il mercato canadese e anche l’Australia si vivacizza profilandosi come possibile futuro importante sbarco per il GALLO NERO.

Il neo-presidente del consorzio Giovanni Manetti, alla sua prima COLLECTION da presidente, dichiara che ogni mercato è importante e che nell’anno in corso il consorzio si focalizzerà sullo studio e l’individuazione delle migliori dinamiche da mettere in campo perché nessuno sbocco commerciale venga trascurato.

Il CONSORZIO del CHIANTI CLASSICO, il più antico in Italia, si avvia a compiere il suo primo secolo di vita forte dei suoi 510 soci di cui 351 sono le aziende che presentano le proprie etichette. Un distretto economico che sviluppa un fatturato globale di circa 800 milioni di euro, di cui la metà come produzione vinicola imbottigliata.

Grandi apprezzamenti ricevuti dai giornalisti enologici più in vista come MONICA LARNER di WINE ADVOCATE che ha definito il territorio del CHIANTI come “il più bel territorio vinicolo in Italia ed uno dei più belli del mondo”

Una cosa davvero importante è come i giornalisti stranieri comincino a distinguere nelle loro valutazioni in primis il CHIANTI dal CHIANTI CLASSICO, come ci prega giustamente di fare il Consorzio, e poi anche le tipologie ANNATA, RISERVA e GRAN SELEZIONE.

Durante la manifestazione è stato insignito del titolo di CHIANTI CLASSICO HONORARY AMBASSADOR il giornalista STEVEN SPURRIER che da sempre è un fan del GALLO NERO tanto da eleggerne il territorio a suo luogo di vacanza prediletto. E come dargli torto?

In collaborazione con A.I.S., Associazione Italiana Sommelier, è stato istituito il primo MASTER DEL CHIANTI CLASSICO dove sommelier da tutta Italia si sfideranno in una tenzone degustativa e non solo; dovranno infatti dimostrarsi preparati su tematiche della storia, del territorio, dei personaggi, del servizio e dell’abbinamento dovendo dimostrare di conoscere il nostro vino e di saperlo comunicare e servire ai loro clienti nella maniera più appropriata.

Il premio della migliore CARTA DEI VINI CHIANTI CLASSICO è stato assegnato alla TRATTORIA DA BURDE di Firenze; Andrea Gori, noto sommelier e giornalista, ha ritirato il premio a nome della sua antica attività di famiglia. In effetti DA BURDE la scelta dei chianti classico in carta è da sempre ai massimi livelli e l’attenzione che riserba al GALLO NERO e del tutto speciale e Andrea riesce a comunicarne al meglio il valore a chiunque frequenti il locale.

Ci sono stati banchi d’assaggio dedicati all’OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA DOP CHIANTI CLASSICO, e al VINSANTO DEL CHIANTI CLASSICO DOCG, due splendide emergenze qualitative del territorio che completano la proposta merceologica spalleggiando il prodotto principe con pari dignità e qualità. Due prodotti che dovendo sottostare a disciplinari di produzione molto rigidi sono in grado di fornire altissime performances degustative e di soddisfare i palati più esigenti.

Bello sapere che il CHIANTI CLASSICO gode di così splendida salute; la sua storia impareggiabile avrà un futuro degno che non la farà rimpiangere, anzi sono sicuro che a livello qualitativo il meglio debba ancora venire.

In evidenza