Chi ha diritto a rimborsi dell'abbonamento, o del biglietto da coronavirus?

Giampaolo Giannelli (Forza Italia) lancia un appello alle società di trasporto a tutela delle famiglie e degli studenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2020 14:31
Chi ha diritto a rimborsi dell'abbonamento, o del biglietto da coronavirus?

Numerosi cittadini si sono già rivolti nelle ultime ore alle associazioni dei consumatori per ottenere aiuto e assistenza in merito alle richieste di rimborso per biglietti di treni e aerei, soggiorni presso strutture turistiche, pacchetti vacanza, partite di calcio ed eventi annullati e rette per asili e mense. L’esplosione dell’emergenza CoronaVirus e i limiti agli spostamenti imposti dal Governo hanno provocato anche in Toscana il caos per quanto riguarda viaggi, eventi e manifestazioni di ogni tipo, concorsi pubblici e attività professionali.

Le conseguenze sono enormi: la chiusura delle scuole, tanto per fare un esempio, ha imposto costi elevatissimi alle famiglie della regione, ma diversi istituti rifiutano i rimborsi delle quote già versate; i tifosi si sono trovati in mano biglietti per eventi a porte chiuse, o abbonamenti ormai quasi senza valore; i viaggiatori con ticket per viaggi divenuti di fatto impossibili hanno ottenuto scarso orecchio dalle compagnie, particolarmente sorde nei confronti delle domande di cancellazione e rimborso.

Chi aveva già acquistato il biglietto per andare a vedere la partita del cuore o chi ha pagato l'abbonamento all'intera stagione ha diritto a rimborsi?

"In tutte queste situazioni i diritti degli utenti rimangono validi e non vengono certo cancellati dall’emergenza in corso – spiega il Codacons- La sopravvenuta impossibilità di ricevere la prestazione per la quale è stato già corrisposto il prezzo o parte del prezzo realizza la conseguente risoluzione del contratto, ai sensi dell’art. 1463 del codice civile, e il diritto dei consumatori ad ottenere il rimborso di quanto pagato.

Per tale motivo l’associazione ha deciso di scendere in campo a tutela dei cittadini della Toscana, pubblicando in loro aiuto alla pagina https://codacons.it/coronavirus-diritti/ i moduli attraverso i quali far valere i lodo diritti in ogni possibile ambito. Invitiamo tutti i cittadini della Toscana ad attivarsi per tutelare i loro diritti che in nessun caso vengono cancellati o ridotti dall’emergenza coronavirus, e per recuperare i soldi spesi in caso di mancata prestazione di servizi – spiega il Codacons - Ci rendiamo conto delle difficoltà delle imprese, ma a loro deve pensare lo Stato attraverso specifiche misure di sostengo economico, e mai possono essere sottratti ai cittadini soldi per prestazioni non rese perché si configurerebbe il reato di appropriazione indebita.

"Per quel che riguarda tutti gli eventi e le partite al momento rinviate, chi ha acquistato un biglietto può richiederne subito il rimborso mentre gli abbonati dovranno attendere per capire se i singoli eventi saranno solo posticipati oppure definitivamente annullati -spiega Emmanuela Bertucci, consulente legale dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- Possiamo invece già fornire indicazioni per le partite della 26^ giornata di campionato che finora si sono svolte a porte chiuse, senza spettatori.

In questo caso i tifosi che hanno acquistato il biglietto hanno diritto al rimborso integrale mentre gli abbonati hanno diritto al rimborso parziale (1/36) dell'abbonamento pagato. Alcune società spontaneamente hanno comunicato come richiedere il rimborso. E' il caso, ad esempio, dell'Atalanta per la partita Atalanta-Sassuolo che però impone – illegittimamente a nostro avviso – a chi ha comprato il biglietto presso un punto vendita di chiederne il rimborso solo entro mercoledì 11 marzo 2020.

Chi quindi dovesse richiederlo nei giorni successivi rischierebbe di vedersi negare la restituzione di quanto pagato. Purtroppo il rimborso per l'evento al quale non è stato possibile partecipare perchè si è svolto a porte chiuse è - per le società sportive - tutt'altro che scontato: il tema è infatti all'attenzione dell'Antitrust già dal maggio del 2019 e l'Autorità ha avviato – a gennaio 2020 - nove procedimenti istruttori per valutare la vessatorietà delle clausole dei rispettivi contratti di vendita che non riconoscono ai consumatori il rimborso di quota parte dell’abbonamento o del singolo biglietto in caso di chiusura dello stadio al pubblico o in caso di rinvio della partita. Per ottenere il rimborso del biglietto (o di quota parte dell'abbonamento), queste le nostre indicazioni per i consumatori:

- verificare sul sito della società sportiva se sono state rese note le modalità di rimborso;- in caso contrario, inviare una raccomandata AR o una pec  alla società sportiva chiedendo il rimborso del biglietto;- se la società non risponde o nega il rimborso, potremo rivolgerci al giudice di pace competente per la nostra città di residenza, senza necessità di essere assistiti da un avvocato, per ottenere la restituzione di quanto pagato;- segnalare la pratica commerciale scorretta all'Antitrust (4);- segnalare ad Aduc quanto accaduto (5) per poter valutare le azioni da intraprendere".

 “Con la sospensione delle lezioni, in tutte le scuole dal 5 marzo fino al tre aprile, giustamente decisa dal governo per motivi di sicurezza – puntualizza Giampaolo Giannelli, Responsabile provinciale del dipartimento trasporti di Forza Italia – migliaia di studenti hanno pagato l'abbonamento mensile relativo al mese di marzo per usufruire del trasporto sui mezzi pubblici nel tragitto casa–scuola. Si tratta quindi – continua l'esponente azzurro – di un esborso economico per gli studenti, e le loro famiglie, per una prestazione che non è stata erogata a coloro che dovevano essere ì fruitori del servizio. “È on-line una petizione, che ho firmato e che sto contribuendo a divulgare – prosegue Giannelli – con la quale si chiede l'estensione della validità degli abbonamenti acquistati ad inizio marzo 2020 fino a fine aprile 2020.

Il momento è particolare, a livello nazionale; crediamo quindi giusto, in una ottica di piena collaborazione e solidarietà all'interno del paese, che anche Trenitalia e le società di trasporto su gomma possano, e debbano, fare la loro parte, venendo incontro a chi ha sottoscritto un contratto, ma si trova per cause di forza maggiore nella impossibilità di beneficiarne”. “Sarebbe sicuramente un modo importante per venire incontro alle famiglie, agli studenti; un segnale per tutto il Paese.

In subordine, Trenitalia e le compagnie di trasporto su gomma potrebbero approntare una adeguata scontistica per l'abbonamento di aprile”. “Auspichiamo – conclude Giannelli – che la richiesta, perorata da noi e con la petizione on line che altri hanno promosso, venga accolta, e che questa venga anche supportata dalla Regione Toscana e dai Sindaci. Sarebbe un segnale forte in un momento nel quale il paese è come "congelato" e ha bisogno di una forte solidarietà”.

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