Cgil Sanità chiede un piano assunzioni 2016 per la copertura dei turni e il rispetto dei riposi

Il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai: «Con un emendamento rimessa in discussione la sede della Asl di Arezzo»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2015 20:58
Cgil Sanità chiede un piano assunzioni 2016 per la copertura dei turni e il rispetto dei riposi

Martedì 15 dicembre dalle 10 alle 13 i lavoratori della Regione Toscana saranno al presidio unitario convocato dalla RSU davanti a palazzo Sacrati Strozzi, in piazza Duomo. Cinque assemblee gremite di lavoratrici/tori e un presidio di 900 lavoratori della Regione Toscanadavanti al consiglio regionale, tenuto il 25 novembre.

La Fp Cgil delle Aziende Fiorentine Asl 10, Aou Careggi, Aou Meyer, Asl Empoli rivendicano un piano assunzioni 2016 tale da garantire la copertura dei turni e il rispetto dei riposi. Per assicurare la qualità del lavoro e del servizio e la salute degli stessi lavoratori la Fp Cgil Asl 10, Aou Careggi, Aou Meyer, Asl Empoli chiedono ad ognuna delle Aziende di aprire un confronto immediato e strutturato nel tempo perché le istanze dei dipendenti in materia di lavoro vengano accolte e diffida le Aziende dallo sponsorizzare iniziative “fai da te”.

I lavoratori della Regione Toscana hanno questi redditi:

B in categoria iniziale 19.358 annue lorde

C in categoria iniziale 21.783 annue lorde

D in categoria iniziale 23.725 annue lorde

A questo si aggiunge la produttività annuale lorda che è condizionata dalla valutazione dei risultati e ammonta a 3000 – 4000 euro lordi annui. Il totale di tabellare e produttività è quindi fra i 24.000 e i 28.000 euro lordi annui.

I dirigenti invece guadagnano da 130.000 euro lordi annui, a 170.000 euro lordi annui (come il direttore generale) oppure i 13.000 euro lordi mensili (come Enrico Rossi) oppure 11.549,62 euro lordi al mese (come Bugli e tutti gli altri assessori). I direttori sono scelti direttamente dal presidente, e i direttori decidono a chi assegnare gli incarichi di Posizione Organizzativa. I dipendenti delle strutture di segreteria dei gruppi consiliari invece, oltre alle voci stipendiali fisse e continuative (fra cui lo stipendio tabellare), percepiscono fra un minimo di 11.134,77 euro e 19.517,15 euro annui, senza valutazioni. lI personale scelto dai politici (giunta e consiglio) costa annualmente alla regione 7.517.334 euro.

«Per il Pd evidentemente le promesse elettorali valgono solo se a vincere è il Pd: e così oggi il partito di Enrico Rossi con un emendamento alla legge di riforma della sanità ha fatto saltare l’indicazione di Arezzo come sede della maxi Asl della Toscana Sud-Est. Evidente la volontà precisa di penalizzare la città dove ha vinto il centrodestra». A lanciare il grido di battaglia, a margine della seduta odierna della Commissione sanità del Consiglio regionale, è il suo Vicepresidente Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia). Il punto è che nella proposta di legge 33 – quella ‘riforma bis’ con cui il Pd, rendendo sostanzialmente nulla la 28/2015, tenta di evitare il referendum abrogativo sostenuto dalle firme di oltre 55mila cittadini – la giunta aveva mantenuto l’indicazione delle sedi delle maxi-Asl al comma 11 dell’articolo 117 che recitava: «In merito alla individuazione della sede legale delle aziende sanitarie nello Statuto aziendale, in fase di prima applicazione della presente legge sono individuate, sulla base del criterio del capoluogo della provincia avente il maggior numero di abitanti per l’area vasta di riferimento, le seguenti sedi legali delle aziende Usl […]: a) Firenze per l'Azienda USL Toscana Centro; b) Pisa per l'Azienda USL Toscana Nord-Ovest; c) Arezzo per l'Azienda USL Toscana Sud-Est». L’emendamento appena approvato in commissione (n.

26) sostituisce il testo precedente con questo: «Nelle more dell’individuazione delle sedi legali delle aziende sanitarie nello Statuto […] in fase di prima applicazione queste sono individuate con deliberazione della giunta regionale». In pratica, la sede legale provvisoria è rimessa in discussione: «Non solo: il criterio del capoluogo col maggior numero di abitanti salta, e la scelta viene affidata a una delibera di giunta che stabilirà le sedi in maniera, a quanto si capisce, discrezionale e dunque politica.

Tutto per colpire Arezzo e il suo futuro – incalza Mugnai – penalizzando i cittadini che hanno ‘osato’ esprimersi in maniera evidentemente considerata difforme rispetto ai desiderata del Pd. Per questo, ora, si vorrebbero mettere gli aretini dietro la lavagna con in testa il cappello da asino. Questo è avvenuto per una partita in fin dei conti secondaria della sede: non vogliamo immaginare cosa accadrà quando si arriverà a parlare dei tagli ai servizi sanitari propriamente detti, dato che da parte dei colleghi aretini del Pd non vediamo, così come per BancaEtruria, una capacità di incidere nell’interesse del territorio.

Noi faremo di tutto affinché non accada il peggio e affinché si preservino al massimo, per quantità e qualità, i servizi sanitari nell’area dell’attuale Asl 8».

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