Centrodestra toscano: le grandi manovre durante la tempesta

Mentre a Roma si installa il governo rosso-giallo, Lega e Forza Italia cercano un accordo per il candidato alle regionali del 2020. Spunta il nome di Del Debbio ma Mugnai (FI) è perplesso. Intanto la commissaria del Carroccio Ceccardi sabato potrebbe passare la mano

Redazione Nove da Firenze
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04 settembre 2019 18:24
Centrodestra toscano: le grandi manovre durante la tempesta

(DIRE) Firenze, 4 set. - In Toscana nel centrodestra rifà capolino la suggestione della candidatura alla presidenza della Regione del giornalista e conduttore televisivo Paolo Del Debbio.

L'ipotesi viene apprezzata soprattutto dalla Lega, che lo considera un possibile "valore aggiunto" per giungere alla vittoria nella primavera dell'anno prossimo. Non si conosce ancora una precisa volontà da parte del diretto interessato, ma Forza Italia tira il freno e soprattutto attende di capire con quale esponente leghista dovrà negoziare nei prossimi mesi. La commissaria regionale del Carroccio, Susanna Ceccardi, sta per passare la mano. E, in base a quanto riferito da alcune fonti alla 'Dire', l'annuncio ufficiale dovrebbe arrivare sabato alla riunione del coordinamento regionale. In quella sede con ogni probabilità verrà fatto il nome del deputato Daniele Belotti, noto alle cronache toscane principalmente per la sua intemerata da supporter dell'Atalanta contro i tifosi viola, accusati di "portare sfiga".

Un'indicazione che solleva qualche perplessità fra i leghisti, ma genera apprensione anche negli azzurri per la possibile fase di incertezza che si potrebbe aprire. Nel giro di poche settimane assistono a un quadro politico profondamente rovesciato dalla crisi di governo e dal contraccolpo subito dalla Lega. Poco prima delle consultazioni il leader nazionale, Matteo Salvini, raccontano gli azzurri, aveva garantito loro la ricandidatura di tutti i parlamentari eletti nei collegi uninominali nel 2018, in larga parte esponenti di Forza Italia, alle elezioni anticipate.

A rendere ancora più attraente l'offerta sarebbe intervenuto un ulteriore gesto di generosità: la Lega avrebbe lasciato la scelta del candidato a governatore in Toscana, Campania, Calabria in cambio del sostegno all'ex sottosegretaria Lucia Borgonzoni in Emilia Romagna. "Adesso- si chiede un dirigente di punta dei forzisti- quell'offerta resta valida? Di certo l'imposizione di un candidato dall'alto non funzionerebbe. Lo abbiamo visto alle amministrative di quest'anno, quando abbiamo perso tutti e tre i capoluoghi in palio".

Gli azzurri si domandano se in vista del voto del 2020 con la nuova leadership la Lega intenderà ricorrere allo schema vittorioso alle comunali del 2018, quando a guidarla era il senatore Manuel Vescovi, da sempre propenso a trovare un'armonia nella coalizione di centrodestra, o se prevarrà il piglio barricadiero di Susanna Ceccardi bocciato dalle urne la scorsa primavera. Ed è su questo punto che la riflessione si allarga al nome del possibile candidato a governatore. La sfida degli azzurri, guidati in Toscana da Stefano Mugnai, è quella di mettere su un "polo pluralista" che vada oltre lo spirito dei "duri e puri" sovranisti.

Categoria nella quale non rientra canonicamente Del Debbio, al quale tuttavia viene addebitato di essersi avvicinato troppo negli ultimi anni al sovranismo di Salvini. "Si tratta di un volto televiso molto noto, ma prendendo i voti sovranisti e non uno in più - è la preoccupazione di Forza Italia- vincere la Regione, ma anche in qualsiasi Comune diventa complicato". (Cap/ Dire)

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