Case rurali, ecco come recuperare la Toscana abbandonata

​Peccioli lancia un nuovo modello di investimento e di sviluppo del territorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2014 14:22
Case rurali, ecco come recuperare la Toscana abbandonata

Il progetto del Comune di Peccioli (Pisa) di ristrutturare 40 casolari rurali circondati da 900 ettari di colline, 27 mila metri quadrati complessivi da destinare principalmente all’offerta turistica della Valdera grazie al finanziamento degli stessi cittadini ha qualcosa di sorprendente, di tradizionalmente innovativo, di geniale.

L’operazione si articola attraverso una offerta pubblica di sottoscrizione lanciata dalla società Fondi Rustici, controllata dalla Società Belvedere spa la cui maggioranza è detenuta dal Comune di Peccioli. La Fondi Rustici sta raccogliendo le risorse finanziarie necessarie facendo appello ai cittadini mediante un’OPS che scade venerdì prossimo 17 ottobre a cui seguirà una quotazione sul mercato AIM di Borsa Italiana. Il pacchetto minimo di sottoscrizione è di 5 mila azioni, a 1 euro ad azione.

A Pisa è stato siglato un accordo che permetterà a Fondi Rustici di offrire ai propri ospiti anche servizi innovativi legati al turismo sanitario, qualcosa che fino ad oggi mancava e che va ad arricchire ulteriormente l’appetibilità del territorio della Valdera.

Il progetto ha tra i suoi obiettivi quello di incrementare stabilmente l’occupazione e l’economia locale con effetti positivi sia diretti che indiretti in Valdera e in Toscana. Secondo una stima i cantieri daranno lavoro a circa 150/200 persone per 4 anni, la gestione turistica potrà impiegare stabilmente a regime fino a 60 persone.

Una iniziativa che rappresenta una risposta alla crisi economica e punta ad alimentare direttamente l’economia toscana. Nonostante la crisi del mercato immobiliare la Toscana continua ad essere un brand ricercato nel mondo e qui i casolari agricoli formano un mercato di nicchia ancora vivace. In questo senso la Valdera rappresenta un angolo della nostra regione ancora incontaminato che necessita solo di essere valorizzato. In quest’ottica il progetto Fondi Rustici prevede interventi di ristrutturazione e riqualificazione nel rispetto di una campagna che rappresenta appieno i valori toscani della ruralità.

Portare in Valdera il flusso turistico che attualmente percorre altre direttrici è una delle prerogative del progetto che punta a sviluppare in questa area quel turismo di alta qualità di cui tanto si parla.

Ristrutturando i quaranta casolari e destinandoli in parte alla vendita e in parte al turismo la Fondi Rustici conta di creare una nuova economia per la Valdera. Inoltre il progetto di Peccioli punta anche a diventare un modello di sviluppo da esportare che prevede il coinvolgimento “dal basso” di una molteplicità di soggetti: i cittadini chiamati ad investire, l’amministrazione locale che potrà contare su maggiori introiti, i professionisti e le imprese locali e il territorio tutto, visto che il progetto prevede di “mettere in rete” le realtà locali per realizzare le ristrutturazioni e gestire i servizi turistici “a Km zero”, così da avviare un ulteriore circolo virtuoso per l’economia.

Per questo suo forte legame con il territorio il progetto “Fondi Rustici, un grande bene comune” ha già riscosso il consenso e l’appoggio da parte di enti ed associazioni di categoria quali Provincia di Pisa, CNA, Confartigianato, CGIL-FILLEA e Azienda Sanitaria Territoriale.

Il comune pisano non è nuovo ad iniziative innovative: negli anni Novanta, nel pieno della crisi dello smaltimento dei rifiuti di tanti comuni italiani Peccioli è stato capace di specializzarsi nella corretta gestione e nello smaltimento dei rifiuti realizzando su questo aspetto un autentico business pubblico. Una ricchezza che si è tradotta in un minore carico fiscale per i cittadini di Peccioli, la crescita quantitativa e qualitativa dei servizi, l’acquisizione di un know how sulle tematiche ambientali che ne fanno uno dei casi assolutamente rari in Italia

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