Casa, scoperto il problema: manca equità nelle assegnazioni

Avvio della rilevazione del patrimonio abitativo invenduto da destinare ad alloggi popolari e riorganizzazione dei Lode

Antonio
Antonio Lenoci
23 ottobre 2014 17:29
Casa, scoperto il problema: manca equità nelle assegnazioni

 Secondo il nuovo orientamento politico della Giunta regionale Toscana servono modifiche importanti e devono essere apposte ai principi della legge 96, che neanche a farlo di proposito è del 1996 (quando si dice che la risposta è nella domanda), quella che regola assegnazione, gestione e determinazione del canone di locazione degli alloggi Erp.La vicepresidente Stefania Saccardi affronta il problema da un punto di vista pratico, entra nello specifico superando la dialettica politica degli aggettivi e andando sui numeri, che poi sono alloggi, che poi sono persone. Tenetevi forte.I canoni di affitto ad esempio: "Sono troppo bassi". Se qualcuno un domani volesse, in grazia del Bene pubblico e con la benedizione del Conto Corrente, ristrutturarsi l'alloggio assegnato aiutando così, finalmente, l'Ente nell'opera di manutenzione? "Potrà farlo".E chi ha milioni in Banca ed occupa un alloggio pubblico? "Deve valere la dichiarazione Isee".E ancora..

se una persona risiede da più tempo sul posto? "Merita la priorità".E se qualcuno ha in casa persone anziane? "Merita più tutela".Vari i punti toccati dalla vicepresidente Stefania Saccardi intervenuta oggi a conclusione del convegno, organizzato dalla Regione in collaborazione con l'Osservatorio Sociale Regionale, per approfondire i temi del III Rapporto sulla condizione abitativa in Toscana.

"La legge 96 – ha spiegato – è vecchia, risale a quasi vent'anni fa. I bisogni sono cambiati e la politica, in campo sociale, deve utilizzare le poche risorse disponibili per aiutare chi ha davvero bisogno e premiare le persone responsabili. Quindi tanti principi di questa legge vanno modificati. A partire dal canone minimo, che va innalzato per permettere almeno di coprire le spese amministrative. Introduciamo anche più flessibilità, permettendo agli inquilini che sono in grado di farlo di effettuare interventi di ristrutturazione, sempre nel rispetto delle procedure".

Il principio di equità. "Rivediamo – ha proseguito la Saccardi - anche i canoni di accesso. Il criterio deve essere l'Isee perchè non si possono non considerare i depositi bancari. Chi ha mezzo milione in banca o una casa al mare non può accedere ad un alloggio Erp. Premiamo la storicità di residenza: quindi chi vive da almeno 5 anni in un territorio, a prescindere dalla nazionalità E rivediamo il sistema dei punteggi per l'inserimento in graduatoria: chi ha in casa una persona disabile o un anziano non autosufficiente merita più tutela".Verrebbero così a crollare tutte quelle norme più volte criticate, ritenute un vero e proprio ostacolo ad una gestione 'utile' del patrimonio pubblico nascosta dietro l'ennesima legge compromesso che per fare la sintesi accontenta tutti e non piace a nessuno.

Saccardi è anche in disaccordo sulla proposta del ministro Maurizio Lupi di vendere all'asta gli alloggi Erp anche ai non affittuari.La vicepresidente ha poi ribadito il piano destinato ad utilizzare l'invenduto per ottenere nuovi alloggi popolari: "Non possiamo continuare a consumare altro suolo per costruirne nuovi, va contro quello che è il principio di fondo delle politiche regionali. Si stima ci siano in Toscana qualcosa come 8 mila alloggi che non hanno trovato collocazione sul mercato: acquistare l'invenduto sarebbe anche un modo per dare respiro a tante aziende.

Adesso ci aspettiamo che i Lode, i gestori del patrimonio edilizio pubblico, ci indichino entro il termine del 30 gennaio prossimo, qual è la disponibilità di alloggi immediatamente utilizzabili e che quindi devono avere determinate caratteristiche"Riorganizzare i Lode stessi? "Sulla falsariga di quanto annunciato per le Asl? Ritengo sia un discorso da affrontare ma mettendolo però tra gli obiettivi della prossima legislatura" meglio non allargarsi troppo.Gli alloggi dunque ci sono, il territorio toscano ha 8 mila immobili potenzialmente assegnabili ad altrettanti soggetti meritevoli che non hanno un tetto sulla testa e sono ricoverati dove capita e come capita, costretti molte volte ad occupare come "ultimo atto" della disperazione. La crisi nera ci porta così alla ricerca dell'equità.

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