Casa a Firenze: si rinnova la convenzione tra Comune e Auser Abitare Solidale

Tra i possibili sviluppi, gli studenti fuori sede andranno a vivere dagli anziani soli. Vannucci: "Opportunità innovativa". A Livorno due milioni di euro per interventi straordinari contro il disagio abitativo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 gennaio 2020 16:21
Casa a Firenze: si rinnova la convenzione tra Comune e Auser Abitare Solidale

Si rinnova per altri tre anni la convenzione tra Comune di Firenze e Auser Abitare Solidale, l'associazione fiorentina che da 11 anni, prima in Italia, promuove modelli innovativi di abitare condiviso e collaborativo in risposta alla fragilità alloggiativa. “La povertà abitativa – ha detto il coordinatore di Auser Abitare Solidale Gabriele Danesi - rappresenta un fenomeno in continua evoluzione, poliedrico e trasversale. Per questo non più affrontabile ricorrendo alle sole risposte pubbliche tradizionali come l’ERP o i sistemi di accoglienza."

E infatti in questi 11 anni, a fronte di questa situazione di disagio abitativo, e attraverso metodi e processi sperimentati nel tempo, in collaborazione con i servizi sociali del Comune di Firenze, Auser Abitare Solidale ha sviluppato risposte innovative alla fragilità abitativa, basate sulla condivisione solidale di alloggi per lo più di proprietà di anziani soli. E ad oggi sono ben 341 le coabitazioni attivate - per 713 utenti coinvolti – tutte fondate su principi mutualistici e supportate da una giovanissima equipe multidisciplinare (12 operatori professionali e una trentina di volontari), con l’utilizzo di specifici strumenti di gestione che garantiscono un duplice livello di risultato: prevenzione della solitudine e della perdita di autosufficienza dell’anziano da un lato, concreta risposta al disagio abitativo dall’altro.

Tanti i progetti per il prossimo triennio: nell’ottica di una costante sperimentazione, Comune e Auser Abitare Solidale oltre a consolidare le esperienze sin qui fatte, intendono puntare molto sull’innovazione. Ecco alcune anticipazioni. Una delle più originali, sarà il rafforzamento della sperimentazione del progetto della coabitazione intergenerazionale come soluzione per il bisogno abitativo di studenti universitari fuori sede, ovvero giovani studenti che arrivano da fuori Firenze e che, a fronte di un affitto pari a zero, fanno compagnia all’anziano che vive in casa da solo.

Esistono già dieci coabitazioni del genere e l’ottica di questa partnership è quella di rafforzarlo. Inoltre, tra gli obiettivi, utilizzare spazi abitativi frutto di processi di rigenerazione urbana per creare una Terza soglia di accoglienza, destinata a soggetti in carico ai servizi sociali, ma senza oneri economici per l’Amministrazione. E, ancora, attivare servizi di abitare condiviso a favore di anziani fragili secondo le pratiche del silver cohousing.

"Gli interventi di Auser Abitare Solidale - spiega Danesi - si fondano sulla consapevolezza che, con il progressivo invecchiamento della popolazione, sempre più anziani rimangono soli in case spesso di proprietà, troppo grandi per le loro necessità, mentre, al tempo stesso, sono un numero crescente le persone che si trovano in stato di vulnerabilità abitativa per vari motivi: padri separati, persone che hanno perso il lavoro, donne vittime di violenza familiare, stranieri in cerca di stabilità, nuclei monogenitoriali ecc."

“E’ un’esperienza che in questi anni ha dato risultati molto positivi – ha detto l’assessore al Welfare Andrea Vannucci – ed ha già coinvolto oltre 700 persone tra chi ha messo a disposizione una casa e chi ne ha usufruito attraverso la mediazione dei servizi sociali. E’ un’opportunità innovativa rispetto ad un tema sensibile come quello abitativo. Il rinnovo della convenzione è anche un’occasione per lanciare un appello alle persone anziane o sole di partecipare, aprendo le porte della propria casa al progetto e alle opportunità che il progetto porta con sé. Abbiamo anche idee per svilupparlo ulteriormente: penso agli studenti universitari fuori sede che hanno difficoltà a trovare sistemazione, che possono fare compagnia e aiutare con piccole azioni quotidiane gli anziani della nostra città”.

Accanto al progetto delle coabitazioni nei tre anni della precedente Convenzione, l’associazione ha però sviluppato nuovi interventi di homesharingin grado di fornire strumenti adeguati alla natura evolutiva e alle diverse intensità della crisi socio economica ed abitativa in atto dal 2018: dal servizio La Buona casa, che offre ospitalità a persone senza dimora o a rischio di emergenza abitativa all’interno della dimensione normalizzante di un tradizionale spazio abitativo, al Condominio Solidale delle Opportunità: iniziativa sperimentale della durata di due anni promossa con l‘ASP Montedomini, che ha previsto la permanenza temporanea in unità abitative esclusive e spazi/servizi condivisi in una villa ai piedi di Piazzale Michelangiolo per 12 ospiti a cui sono stati garantiti servizi multilivello di accompagnamento all’autonomia.

Sino al recentissimo LabHouse,un servizio di ricerca alloggi sfitti da destinare a affitti o coaffitti solidali a favore di singoli e nuclei con redditi certi – da pensione o lavoro – ma ‘respinti’ dal mercato immobiliare tradizionale seppur in grado di pagare un regolare affitto. 

A Livorno al via una serie di interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio abitativo comunale, tesi a rispondere alle tante situazioni di disagio. Un piano, straordinario appunto, che prevede un impegno finanziario per un importo complessivo di 2 milioni di euro a carico del Comune di Livorno, di Casalp e della Regione Toscana. Lo hanno annunciato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Comunale, l’assessore al Sociale e Casa Andrea Raspanti insieme al presidente di Casalp Marcello CanovaroIn primis è stato presentato un bando pubblicato da Casalp per un ammontare complessivo di 800 mila euro, per finanziare interventi di sanificazione e l'installazione di impianti di riscaldamento in alloggi ERP che presentano problemi di insalubrità. Si tratta di un’azione tesa alla realizzazione di impianti di riscaldamento all’interno degli alloggi, mediante erogazione di contributi agli assegnatari (che dovranno materialmente realizzare l’impianto tramite propri tecnici) o, in caso di nuclei familiari che versano in condizioni di disagio economico, con costi a totale carico dell’azienda.

Il bando è strutturato in due sezioni. La prima sezione mette a disposizione risorse complessivamente per 600 mila euro, è destinata ai nuclei familiari in possesso dei requisiti tra i quali un valore Isee del nucleo superiore a 8 mila euro e fino a 36.151,98 euro e prevede una forma di compartecipazione in base al reddito. I soggetti beneficiari riceveranno un contributo parziale (dal 50% al 70%) sull’importo dell’intervento che andranno ad eseguire all’interno dell’alloggio e potranno portare in detrazione le spese sostenute con risorse proprie come compartecipazione. La seconda sezione, per un totale di risorse a disposizione pari a 200 mila euro, è destinata ai nuclei familiari con valore ISEE fino a 8 mila euro, con costi sostenuti interamente da Casalp. I fondi destinati rispettivamente alle due sezioni , sono tra loro mutuabili: ovvero, se in una sezione non si arriva all'esaurimento delle risorse, quest'ultime potranno essere usate per soddisfare le domande relative all'altra sezione.

“Si tratta di un bando concepito in maniera innovativa – dichiara l’assessore Raspanti - che mira a rimediare I tanti limiti del nostro patrimonio abitativo e garantire il più possibile che gli alloggi siano dignitosi e accoglienti. Si tratta di un'opportunità molto importante e di un approccio innovativo che avrà un effetto moltiplicatore sul numero degli interventi realizzabili e che mira a responsabilizzare gli assegnatari". Ovviamente saranno esclusi dai contributi coloro i quali hanno morosità con Casalp e che non abbiano concordato e rispettato un piano di rientro da almeno 6 mesi".

Nel corso della conferenza è stato poi presentato il contenuto della convenzione sottoscritta da Comune e Casalp per effettuare lavori di ripristino di alloggi liberi, con il duplice obiettivo di installare, dove possibile e necessario, nuovi impianti di riscaldamento . Inoltre la convenzione stabilisce che gli ambienti saranno anche adeguati alle esigenze delle persone con disabilità. Questi interventi saranno realizzati da Casalp per un importo totale di 700 mila euro. Infine nel corso della conferenza l’assessore Raspanti ha reso noto che nel 2020 saranno recuperati 5 alloggi non ERP di proprietà comunale, che saranno destinati all'emergenza abitativa. Questo intervento prevede una spesa di 500 mila euro.

In evidenza