Cartotecnica Maestrelli: chiude l'azienda di Vinci

Sme Piombino: rinviato l'incontro in Regione. Braccialini rinasce rilevata da Graziella Group

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2017 21:59
Cartotecnica Maestrelli: chiude l'azienda di Vinci

FIRENZE- La riunione per affrontare i problemi della Sme, azienda del gruppo Bertocci di Piombino, programmata per venerdì in Regione e alla quale dovevano partecipare organizzazioni sindacali, Comune di Piombino e l'azienda, è stata rinviata, in accordo con i sindacati, alla luce dell'incontro fra le parti fissato per lunedì 3 aprile, presso l'ufficio del lavoro decentrato della Regione Toscana a Livorno. Resta ferma la disponibilità della Regione a riconvocare le parti nel caso se ne presentasse la necessità, dopo la riunione di lunedì.

La Cartotecnica Maestrelli ha comunicato la sua indisponibilità a partecipare all'incontro convocato tra istituzioni e azienda per il prossimo 5 aprile dal consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini per fare il punto sulla grave crisi aziendale. Si tratta, secondo il consigliere del presidente, di un atteggiamento con pochissimi precedenti nell'attività dell'Unità di crisi regionale, ma che, soprattutto, impedisce alla Regione di svolgere il suo ruolo di mediazione, rischiando di far crescere ulteriormente la tensione sociale.

Si chiamerà Graziella&Braccialini la nuova società che da venerdì rinasce dalle ceneri dell'azienda fiorentina di pelletteria Braccialini, acquisita da Graziella Group di Arezzo, operante nel settore dell'oro e del lusso (e delle energie rinnovabili). Viene dunque rilanciato e trattenuto sul territorio toscano lo storico marchio di Scandicci con la sua produzione di indubbio prestigio. Soddisfazione è stata manifestata dall'ad di Graziella Group Gianni Gori, che ha rimarcato che il risultato raggiunto è la dimostrazione che, se uniti, in Toscana si può fare ancora bene e si può fare business. Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore del Comune di Scandicci, Fiorello Toscano, e dei sindacati, che ieri hanno firmato l'accordo che sancisce l'assunzione di tutti gli 84 lavoratori, anche se con l'uso di ammortizzatori sociali. Nell'accordo, tra le altre cose, si stabilisce che la presentazione del piano per il rilancio dell'attività aziendale avverrà in Regione, sia come riconoscimento del lavoro fatto, sia come forma di garanzia per la nuova società. Graziella Group Spa, proprietaria del marchio, è un'azienda italiana del fashion fondata nel 1958.

Nata per iniziativa di Graziella Buoncompagni, l'attuale Presidente onorario, che giovanissima iniziò a creare, in un piccolo laboratorio, gioielli in oro. Anche Graziella è rimasta, negli anni, una società a conduzione familiare. L'attuale dirigenza è retta da Gianni Gori, figlio di Graziella Buoncompagni, con il supporto della sorella, dei figli e dei nipoti. L'azienda aretina ha presentato nel mese di febbraio 2017 alla sezione fallimentare del Tribunale di Firenze, un'offerta economica da 6 milioni di euro per il lotto che comprende il ramo d'azienda con i marchi Braccialini e Tua, i quattro negozi monomarca di Roma, Parigi, Milano e Firenze e tutti i dipendenti.

Il punto della situazione sulla vicenda Locatelli-Saline di Volterra è stato fatto nel corso di un incontro svoltosi giovedì in Regione e al quale hanno partecipato Paolo Tedeschi responsabile della segreteria del presidente Rossi, il consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini, i rappresentanti della società Locatelli, il sindaco di Volterra Marco Buselli, le organizzazioni sindacali provinciali di categoria. Nel corso dell'incontro si è preso atto che il lavoro di rilancio dell'azienda sta andando avanti secondo quantoi previsto dal piano industriale. L'incontro si è concluso con la decisione di ritrovarsi al tavolo per un nuovo esame della situazione fra qualche settimana.

La richiesta di un impegno “chiaro a preciso” alla Giunta perché si continui a mettere in campo tutte le azioni possibili per risolvere la questione Grandi Molini, azienda di Livorno in crisi, arriva da una mozione presentata dalla maggioranza, primo firmatario il consigliere pd Francesco Gazzetti, che il Consiglio regionale ha approvato mercoledì 29 marzo. Nel dispositivo si chiede di lavorare anche per il “mantenimento degli attuali livelli occupazionali”, per la “piena operatività e lo sviluppo futuro del sito”, per “l’apertura di un tavolo a livello nazionale” per il “rispetto, da parte di tutti i soggetti coinvolti, degli impegni assunti in questi anni, monitorando la vicenda e tenendo aperto il dialogo fra Regione, proprietà, lavoratori, sindacati e autorità portuale”.

In evidenza