Carenze di organico al Tribunale di Prato

Il Comune ha già distaccato 14 dipendenti. Biffoni: "Continuiamo a chiedere al ministero un intervento sulla pianta organica". A Empoli, i Consigli dei Comuni della Valdelsa avanzano ua richiesta formale di sede decentrata ai Ministeri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2020 15:35
Carenze di organico al Tribunale di Prato

Attualmente risultano in servizio al Tribunale di Prato 14 dipendenti del Comune di Prato, tra cui 3 ufficiali e 11 agenti di polizia municipale dei quali due svolgono servizio di segreteria presso la Procura, due presso gli uffici del GIP ed uno presso l'ufficio dibattimento; altri sei si occupano di assistenza PM per i fascicoli di indagine. Già nel 2016 l’allora Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini riconobbe che la situazione del Tribunale di Prato era ed è talmente eccezionale da richiedere una forte iniziativa di sollecitazione per risolvere i problemi relativi alla carenza di mezzi e persone, tanto che fu dichiarata sede disagiata per facilitare l’arrivo di personale.

Nonostante ciò il Tribunale di Prato è ancora carente di personale. L'attuale pianta organica del personale amministrativo presso il Tribunale di Prato ammonta a 70 unità di cui effettivamente presenti solo 44 persone e il rapporto tra numero di fascicoli e personale effettivamente presente è pari a 402,31 fascicoli per unità, a fronte di una media toscana di meno di 300 fascicoli. Il Tribunale di Prato risulta, inoltre, carente di ben 7 cancellieri su 10 previsti in pianta organica. Analoga la situazione per l'Ufficio Notifiche e per il personale presso gli uffici del Giudice di Pace.

Negli ultimi due anni solo 4 sono state le nuove assegnazioni all'Ufficio Notifiche e solamente 2 quelle presso il Giudice di Pace.

“L’attenzione verso il Tribunale resta sempre alta, così come l’impegno dell’Amministrazione nel sollecitare il Governo perché intervenga nell’integrare la pianta organica del personale amministrativo, tutt’ora carente, in una realtà che ha un numero di procedimenti sempre crescente”. Il sindaco Matteo Biffoni ribadisce l’impegno che sin dal primo mandato ha portato avanti per chiedere maggiore attenzione verso il Palazzo di giustizia da parte degli organi competenti, anche in relazione all'ordine del giorno votato nell'ultimo consiglio comunale per sollecitare un intervento presso il ministero: “Da parte nostra facciamo tutto il possibile – ricorda Biffoni -.

Il Comune di Prato fornisce proprio personale, in particolare agenti della Polizia Municipale, per assistere e coadiuvare il lavoro degli Uffici Giudiziari. Inoltre nell'ambito del Piano straordinario per Prato sicura, la Regione ha assegnato in comando alla Procura 6 unità con funzioni di personale amministrativo, cancellieri e assistenti giudiziari. Ma tutto questo ovviamente non è sufficiente, serve un intervento strutturale da parte del Ministero della Giustizia”. “Non ho remore a dichiarare che nessun Governo, di nessun colore politico, ha dato risposte efficaci per il Tribunale di Prato che insiste su un territorio dove l’impegno della Procura, delle forze dell’ordine e delle istituzioni è incentrata al contrasto dell’illegalità – conclude il sindaco -.

E’ fondamentale che quanto prima l’attività del Palazzo di Giustizia riprenda a pieno ritmo come nel periodo precedente il lockdown e che il Ministero intervenga sulla pianta organica incrementando il personale amministrativo”.

“Le problematiche di organico del tribunale di Prato sono purtroppo note da tempo. Prima di tutto la Regione dovrà assicurare anche per i prossimi anni le 6 unità del personale amministrativo che già ha assegnato in comando alla Procura nell’ambito del Piano straordinario per Prato sicura. Non solo. Chiederò all’attuale giunta e a chi si insedierà dopo le elezioni di settembre un impegno formale affinché venga rinnovato il sostegno a tribunale e Procura. Chiederò anche che si apra un confronto per poter allargare ulteriormente le maglie di questa collaborazione e per capire effettivamente quante persone in più potrebbero essere messe a disposizione del tribunale pratese e in quali ruoli, a seconda delle esigenze più stringenti della struttura.

La legge che abbiamo approvato pochi mesi fa sul lavoro sicuro è un utile strumento per poter raggiungere questo obiettivo. Accanto all’impegno della Regione, che resta importante, però, serve anche una presa di posizione da parte del Governo, altrimenti il tribunale di Prato rimarrà sempre e comunque in forte difficoltà di organico, con conseguenti ed inevitabili ripercussioni sul normale svolgimento delle attività. Disagi che, a cascata, finiscono anche sulle spalle dei singoli cittadini” interviene Nicola Ciolini, consigliere regionale del Partito Democratico.

ALTRE ASPETTATIVE A EMPOLI

 E’ stato fatto un altro importante passo in avanti per l’ottenimento del Tribunale a Empoli e della relativa Procura della Repubblica che potrebbe avere competenza giudiziaria su tutta l’area dell’Empolese Valdelsa, ma anche dei Comuni del Valdarno Inferiore-Comprensorio del Cuoio. Sono gli organismi politici di tutta questa zona che chiedono a gran voce di avere Tribunale e Procura. Ormai da anni si è costituita anche un’associazione ad hoc, appunto ‘per il Tribunale di Empoli’, che da tempo, spinta anche da numerosi avvocati che operano nell’area, opera per il raggiungimento di questo risultato. La Giunta del Comune di Empoli ha assunto una delibera mercoledì scorso, 15 luglio, con cui, nel ribadire ancora una volta la necessità di costituire a Empoli questo importante ufficio giudiziario, ha deciso di intraprendere ogni iniziativa utile presso i competenti Ministeri per la sua istituzione .

La richiesta è avanzata dal Comune di Empoli in quanto Ente capofila per il ricostituito Ufficio del Giudice di Pace, sede baricentrica anche per i Comuni del Valdarno del possibile nuovo tribunale. Precedentemente era stato fatto un passo fondamentale in sede di Consiglio dell’Unione dove le forze politiche rappresentate avevano approvato con voti unanimi una mozione congiunta di PD (consiglieri D’Antuono e Marzocchini) e LEGA (Pilastri) che chiedeva l'istituzione del Tribunale a Empoli. Medesima approvazione era già arrivata dal Consiglio Comunale di San Miniato con una mozione analoga e con l’ulteriore richiesta di ricollocare gli Uffici dei Giudici di Pace (Empoli e San Miniato) nelle competenze e a carico dello Stato; lunedì prossimo anche l’assemblea comunale di Santa Croce sull'Arno voterà lo stesso documento. Con la delibera della giunta empolese è stato precisato che per ospitare il Tribunale e la Procura della Repubblica, il Comune metterà a disposizione l’immobile di Via Raffaello Sanzio, di sua proprietà, dove fino al 2013 si trovava la Sezione Distaccata del Tribunale di Firenze e che oggi è in parte occupato dal Giudice di Pace di Empoli. La strada intrapresa, come sempre ribadito, è confortata dai dati demografici che dimostrano come questo territorio, anche facendo una comparazione con altre realtà territoriali italiane, rivesta una importanza tale da giustificare pienamente la scelta di dotarlo di un Tribunale ordinario. Comuni interessati, insieme all’Associazione per il Tribunale di Empoli, intensificheranno adesso sinergicamente gli sforzi per convincere i ministeri competenti della bontà e della fondatezza di questa richiesta.

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