Careggi, si nasce e si muore: dai gameti importati alle autopsie deviate

Circola un motto: a Careggi il medico è la prima persona che vedi quando nasci e l'ultima che vedi quando muori

Antonio
Antonio Lenoci
23 giugno 2015 16:11
Careggi, si nasce e si muore: dai gameti importati alle autopsie deviate

La città Ospedale di Firenze è definita un "Sistema complesso" realizzato attraverso la gestione di padiglioni che nel corso degli anni hanno subito varie trasformazioni ed in molti casi sentono il peso del tempo. La successiva ristrutturazione e dismissione di alcune strutture coinvolge anche il servizio all'utenza. A Careggi anche i morti camminano, ma ci arriviamo più avanti.Il Bilancio dell'azienda vede tra le voci in uscita anche quelle che riguardano la realizzazione di percorsi virtuosi di eccellenza: tra questi la fecondazione eterologa e l'impianto della retina artificiale.

Due novità lanciate con grande enfasi dalla Direzione, ma che hanno incontrato non poche difficoltà.Davanti ai freddi dati la Direzione risponde che la pratica della fecondazione eterologa ha comportato una sorta di assestamento che ad oggi dovrebbe essere stato raggiunto. Duecento le coppie in attesa quando è partita la nuova area ospedaliera. Il vero problema però sarebbe stato l'assenza di donatori. A differenza di altri Paesi in Italia la donazione è gratuita."Entro luglio avremo la prima nascita - dichiara all'Ansa la direttrice del centro di procreazione assistita, Elisabetta Coccia - il 65% delle richieste è giunto da fuori regione.

La mancanza di materia prima è stata colmata attraverso la sottoscrizione di "contratti con banche del seme estere" da qui la previsione rosea di "un incremento di interventi nei prossimi mesi".L'esperta auspica che "Vengano adottate misure concrete per incentivare la donazione attraverso un contributo di solidarietà a beneficio dei donatori" ma non è questa la posizione aziendale che invece sottolinea come la "solidarietà" sia un elemento fondante per Careggi che valuta la procreazione assistita come extrema ratio dopo che, all'interno di un percorso assistito, siano state vagliate tutte le alternative possibili.

Intanto però il seme viene importato perché manca la filiera corta.Anche l'impianto della retina artificiale, partito in silenzio, ha raggiunto un livello di qualità e funzionalità significativo grazie alla posa in opera di quella microcamera che, dialogando con il chip ottico, consente di donare al paziente una percezione minima, in bianco e nero, degli spazi e degli ostacoli. Al momento le operazioni eseguite sono 7, attraverso una metodologia standardizzata, unica in Italia e presente in altri 4 paesi europei.

Per altre tecnologie riguardanti cornea, cataratta e tumori oculari sono allo studio potenziamenti attraverso il ricorso ad ulteriori impianti avanzati.Dead man walking. Lavori in corso ci sono anche sulle strutture. Anatomia Patologica è in fase di ristrutturazione, è accaduto così che per effettuare alcune delle autopsie previste, l'Azienda abbia dovuto trovare altre stanze.In alcuni casi pazienti ed operatori sanitari hanno incrociato lungo i vialetti o all'ascensore le barelle usate per il trasporto dei corpi.

L'Azienda ha confermato questa "necessità logistica" dovuta alla progressiva ristrutturazione dello storico padiglione di Anatomia con il conseguente spostamento dei cadaveri in zone ritenute idonee all'uso per poter eseguire le autopsie necessarie ad effettuare i riscontri diagnostici richiesti internamente, mentre le autopsie disposte dall'Autorità Giudiziaria, effettuate da periti esterni, vengono svolte altrove.La clinica Neurologica è il luogo adatto? Gli operatori ne hanno riscontrato alcune criticità strutturali, la manutenzione annuale con la verniciatura degli ambienti servirebbe a preservare eventuale dispersione di materiale, e l'Azienda conferma la dismissione dell'intero complesso entro Agosto 2015.

Il luogo idoneo è dunque un palazzo in fase di abbandono.A Careggi si nasce e si muore. Nel mezzo del cammin però c'è anche la via del ricovero per necessità varie. "Careggi ruota attorno al paziente" spiegano dai piani alti, superando così il concetto dei padiglioni stagni che invece appare osservando la planimetria della cittadella e che rievoca i "Tetti rossi" di San Salvi dove i pazienti urlanti e quelli bisbiglianti si ritrovavano nello stesso padiglione sulla base della provenienza territoriale."Careggi è ad alta intensità di cura" cosa significa? Che le degenze sono ridotte al minimo indispensabile.

Ci sono però delle eccezioni come il caso del "Codice Rosa" un particolare servizio rivolto ad esempio alle vittime di violenza domestica che vengono accolte e sottoposte a controlli e degenza monitorata.Può capitare che un paziente con una patologia specifica sia sistemato in un altro reparto per mera questione di posto libero? "Rientra nella gestione dei letti - spiegano dalla Direzione - può accadere ed è normale ma il personale sanitario è laureato ed addestrato per qualsiasi evenienza ed un attacco cardiaco ad ortopedia non viene certo ignorato per incompetenza". Il paziente in questi casi viene seguito comunque? La risposta della direzione: "Sono i medici che si spostano e vanno dal paziente, non viceversa il paziente che si trova costretto a girare con i suoi incartamenti per i padiglioni".Pecca di autovalutazione? "Prestare la propria opera all'interno di Careggi è un vanto per gli operatori sanitari di ogni ordine e grado" è il pensiero dei vertici aziendali.

Dalla Maternità alla Rianimazione la città fiorentina riscuote apprezzamento internazionale, ma la valutazione in merito al servizio offerto spetta esclusivamente al paziente che molto spesso è saltuario e vive il disservizio nel momento in cui si verifica l'evento grave che lo ha portato ad usufruire della struttura e che assorbe la completa attenzione.

Foto gallery
In evidenza