Careggi, chi opera i malati di tumore può essere fermato?

L'inchiesta sul noto chirurgo Macchiarini trascina nel registro indagati anche attuali dirigenti dell'assessorato toscano

Antonio
Antonio Lenoci
28 ottobre 2014 18:46
Careggi, chi opera i malati di tumore può essere fermato?

L'inchiesta su Paolo Macchiarini, chiurgo esperto in trapianti, accusato di aver inviato pazienti in strutture private apre un altro capitolo. Due ex direttori dell'Ospedale fiorentino risulterebbero indagati per non aver vigilato: per loro l'ipotesi di reato è abuso di ufficio ed omissione di atti di ufficio.Macchiarini viene arrestato nel settembre 2012 a Careggi dalla Guardia di Finanza per tentata truffa e tentata concussione: i finanzieri attendono che il medico porti a termine un'operazione poi lo scortano presso l'abitazione per applicare la misura cautelare dei domiciliari.

Per il gip Moneti il chirurgo avrebbe cercato "un ritorno economico personale anziché badare alla deontologia". L'avvocato Rosario Bevacqua replica alle accuse rivolte al suo assistito: "Sono vicende vecchie e sul tentativo di reato la misura prescritta appare eccessiva". Ad ottobre il Tribunale di Firenze revoca l'arresto e Macchiarini diventa un uomo libero in attesa di processo.La vicenda ha suscitato non poche polemiche: l'etica può contrapporsi alla funzione sociale, ed in che misura? Può un uomo capace di salvare la vita essere fermato per questioni giudiziarie? L'argomento, ampiamente dibattuto nella letteratura e nel cinema fin dai primi medici della storia, si è fatto prepotentemente d'attualità proprio a Firenze, quando sulla figura del professore toscano si è allungata l'ombra del sospetto.Nel maggio 2013, messe alle spalle le foto e i giornalisti davanti alla villa in Versilia, arrivano notizie di Macchiarini dall'Illinois: "Il superchirurgo salva una bimba senza trachea" utilizzando le cellule staminali della piccola per evitare il rigetto.La storia toscana - Il professor Paolo Macchiarini, chirurgo di prestigio internazionale, diventa primario a Careggi nel gennaio 2010.

Come dirigente dell'«Area progettuale di chirurgia toracica generale, rigenerativa e biotrapianti intratoracici», unica nel suo genere al mondo, gestirà il programma assistenziale per lo sviluppo della chirurgia toracica, anche in relazione all'implementazione di un Laboratorio clinico per la patologia toracica ad alta complessità respiratoria, vascolare e polmonare. «Sono particolarmente soddisfatto di questa decisione – commentava a gennaio 2010 l'assessore Rossi – il professor Macchiarini porta all'interno del sistema sanitario toscano una delle competenze più avanzate nel suo campo a livello internazionale.

Macchiarini opererà, farà ricerca e formazione, consentendo una crescita complessiva dei nostri servizi, svilupperà il suo lavoro all'interno di un programma europeo che ha come punti di riferimento, insieme a Firenze, istituzioni prestigiose attive in Inghilterra, in Spagna e in Svezia. Con lui la sanità pubblica toscana moltiplica il suo potenziale e lo mette a disposizione di tutti i cittadini, in primo luogo dei malati di tumore. In più i brevetti che svilupperà saranno patrimonio dell'Azienda»

Nel suo intervento Il professor Macchiarini ha ringraziato l'assessore Rossi, l'Azienda Careggi e anche il mondo accademico, anche se ha aggiunto, «in questo non ho avuto la stessa accoglienza come da parte del mondo ospedaliero. Sono felice professionalmente e personalmente di tornare a lavorare nella mia terra. Metto incondizionatamente a disposizione le mie capacità tecniche per curare i cittadini e formare nuovi medici. In Toscana – ha proseguito – non c'è bisogno di essere ricchi per farsi curare in centri di eccellenza». Il contratto che lega il professor Macchiarini all'Azienda Careggi ha durata di 5 anni, eventualmente rinnovabili.

Enrico Rossi, nel 2009 assessore toscano alla Sanità, porta in approvazione una delibera per un coinvolgimento fiorentino del prof. Macchiarini dentro l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi attraverso uno specifico laboratorio clinico. Successivamente, dopo aver effettuato a Firenze il primo trapianto di trachea in Italia, Macchiarini decide nel luglio 2010 di rassegnar e le dimissioni dall'incarico a Careggi.

Il presidente Enrico Rossi tesse le lodi di Macchiarini: «L'ho richiamato in Toscana perché conoscevo il suo valore. E oggi mi congratulo con il professor Macchiarini per i due interventi eseguiti da lui e dalla sua équipe a Careggi nei giorni scorsi: interventi che hanno ridato speranza di vita a due giovani altrimenti condannati. Sono orgoglioso che l'intera azienda ospedaliero-universitaria di Careggi abbia reso possibile questo successo, e mi fa piacere che il professore abbia deciso di continuare a svolgere la sua attività sanitaria a Careggi»

Dopo gli interventi, Macchiarini aveva espresso la sua volontà di andare a insegnare al Karolinska Institutet di Stoccolma, che gli aveva offerto una cattedra.«Sono stato io, trovando ampia condivisione, a volere che lui, toscano, tornasse a operare in Toscana - sottolineava Rossi -. Come Regione, abbiamo fatto, e continueremo a fare di tutto perché Macchiarini resti a lavorare qui da noi. Mi auguro che anche sul versante universitario si riescano a trovare prospettive che consentano al professor Macchiarini di svolgere l'attività didattica per i giovani. Continueremo a lavorare perché la situazione si risolva nel migliore dei modi possibile per tutti: per i pazienti prima di tutto, per il professor Macchiarini, per l'azienda ospedaliero-universitaria di Careggi».

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