Careggi: ancora file ai prelievi

L’On. Stefano Mugnai e il Capogruppo Jacopo Cellai (Forza Italia): “La Regione aumenti il numero degli infermieri. Impensabili code infinite sotto il sole. Le denunce della UIL mostrano una situazione intollerabile. Attendiamo risposte concrete”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2020 14:14
Careggi: ancora file ai prelievi

Firenze 15 luglio 2020 – “Comprendiamo e conosciamo bene le normative anti Covid-19 in vigore, così come siamo consci del momento particolare che vive la nostra Regione come tutto il nostro Paese, detto questo non è concepibile che possano formarsi d’estate sotto il sole lunghe file di cittadini in attesa di fare un prelievo del sangue a Firenze a Careggi.

Le fotografie apparse sulla stampa locale e la denuncia della UIL hanno sottolineato una situazione intollerabile ed inaccettabile soprattutto dopo mesi di disagi da lockdown vissuti da ogni cittadino direttamente” affermano Stefano Mugnai, Vicepresidente del Gruppo di Forza Italia alla Camera e Jacopo Cellai, Capogruppo al Comune di Firenze.

“La Regione Toscana deve subito intervenire per rimediare a questo pesante inconveniente che la gente non può ovviamente accettare. Era di tutta evidenza che vi sarebbero stati problemi perché la Regione non ha provveduto in anticipo? Dopo mesi di blocco totale della vita, era di tutta evidenza che ci sarebbero state molte richieste dalla cittadinanza” rimarcano Mugnai e Cellai. “Ad oggi sono decine e decine le persone in fila già dalle 8 del mattino e tante altre in attesa da casa di essere considerate.

È inutile soltanto adesso chiedere pazienza e comprensione ai cittadini in fila, la gente adesso è stufa di questi problemi quotidiani, si aspetta soluzioni "elastiche" e concrete. Subito. Giusto rispettare regole covid-19 ma altrettanto rispettare e comprendere le urgenze degli utenti. Non è pensabile ancora oggi che nell'edificio, come anche sottolineato dalla UIL, vi siano così poche postazioni per i prelievi. Attendiamo quindi – concludono – risposte immediate dalla Regione, speriamo però concrete e quindi non banali soluzioni a tempo.

In ogni caso se non avremo risposte immediate siamo già pronti ad intervenire nelle apposite Sedi Istituzionali per porre la questione”.

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