Carcere di Arezzo, Corleone: senza risposte valuterò esposto alla procura

Oggi Il garante regionale dei diritti dei detenuti ha visitato la casa circondariale di Lucca. Ne vale la pena di Carlo Mazzerbo a Bagno a Ripoli. Musica e poesia a Massa venerdì 20 febbraio 2015

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2015 14:28
Carcere di Arezzo, Corleone: senza risposte valuterò esposto alla procura

 “La situazione del carcere di Arezzo non è affatto migliorata. Anzi, è peggiorata. E circa l’abbandono dei lavori di ristrutturazione da parte dell’impresa incaricata, se non otterrò risposte adeguate dovrò prendere in considerazione l’ipotesi di un esposto alla procura perché si valuti se ci sono responsabilità nell’utilizzo del denaro pubblico”. Lo ha dichiarato il garante dei detenuti della Regione Toscana, Franco Corleone, dopo il sopralluogo dei giorni scorsi al carcere di Arezzo, prima tappa di una serie di visite che nei prossimi giorni interesseranno i penitenziari di Prato, Lucca e Pisa. “Nonostante l’impegno dei consiglieri regionali, che hanno presentato e approvato più di una mozione, e nonostante gli interventi dei parlamentari, la situazione del carcere di Arezzo risulta offensiva”, ha sottolineato Corleone.

“Il deterioramento avanza. Adesso per spostarsi da una sezione all’altra servono gli stivali. Il guano è alto almeno dieci centimetri e non è infrequente imbattersi in cadaveri rinsecchiti di piccione”.Eliminare il bancone divisorio tra detenuto e visitatore nella sala colloqui, annettere un locale all’infermeria e ristrutturare la seconda sezione da dedicare alle attività ricreative e culturali dei carcerati. Con queste modifiche - ha detto il garante regionale dei diritti dei detenuti, Franco Corleone, al termine del sopralluogo di questa mattina al carcere di Lucca - al San Giorgio ci sarebbe una situazione più accettabile”. “La casa circondariale di Lucca – ha detto Corleone - ha una capienza di 91 carcerati e ne ospita 121, dei quali 72 tossicodipendenti”.

Il carcere è piccolo ed è ubicato in una struttura antichissima all’interno delle mura di cinta della città, in pieno centro storico. “Abbiamo superato – aggiunge il garante - le criticità di sovraffollamento del passato con punte di 200 detenuti ma ad oggi ancora le presenze non corrispondono alla capienza”. In origine, l’edificio ha ospitato un convento di monache di clausura e in epoca napoleonica è stato trasformato in sede di penitenziario. “Le celle – ha commentato il garante – erano adatte alla meditazione ma non alla reclusione, sono troppo piccole”.

La Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli e l’Associazione “A tutto Volume”, gruppo di volontari della Biblioteca, organizzano la presentazione del libro Ne vale la pena. Gorgona, una storia di detenzione, lavoro e riscatto (Nutrimenti, 2013), di Carlo Mazzerbo con Gregorio Catalano. L’iniziativa si svolgerà presso lo Spazio Più della Biblioteca in Via di Belmonte, 38, a Ponte a Niccheri, venerdì 20 febbraio 2015, alle 17. Interverranno Marco Solimano, Garante dei detenuti del Comune di Livorno, e Carlo Mazzerbo, Direttore dei carceri di Gorgona e Massa Marittima. Seguirà aperitivo.

Musica e poesia nel carcere di Massa. Venerdì 20 febbraio alle 9,30, la Direzione dell’Istituto di pena e il Gruppo Volontariato Carcere accolgono e organizzano la proposta generosa di un concerto per pianoforte. Un’ occasione di incontro tra giovani musicisti e detenuti allo scopo di aprire un dialogo tra due realtà - esterna e interna - che vogliono agire assieme, in modo più efficace, nel raggiungimento di obiettivi condivisi. Musica e poesia è il filo conduttore dell’evento culturale: pianisti italiani ed europei con cognomi internazionali eseguono brani di Beethoven, Chopin, Hindemith, Liszt e Schubert.

I giovani Lorenc Lleshi, Cristian Monti, Rebecca Lou Guerra, Louis S.R. Guérin-Lescop provengono dall’Ecole Normal de Musique de Paris, Alfred Cortot. Il viaggio musicale incontra e interagisce con la poesia di Leopardi, Saba, Manzoni, Montale, Dante, D’Annunzio, Foscolo e De Filippo, ad evocarne immagini e passioni sono le voci di Giuseppe C., Emanuele I., Talatu A., Claudio B., Graziano G., Gerlando M. e Mario S. tutti iscritti al corso di teatro del carcere, diretto dal professor Gennaro Di Leo.

Ultimo brano del concerto mattutino è la nota canzone Moon River, colonna sonora del film Colazione da Tiffany, nell’interpretazione di Rebecca Lou Guerra, accompagnata alla chitarra da Flavio Wochiecevich.

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