Caporalato, in Toscana ci sono schiavi lavoratori

Vasta operazione condotta questa mattina nelle province di Prato, Firenze, Modena e Perugia e coordinata dalla Procura di Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2016 15:46
Caporalato, in Toscana ci sono schiavi lavoratori

"L'operazione condotta oggi contro il caporalato deve farci riflettere e spingerci a fare tutto il possibile per contrastare lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo ovunque si annidi" il primo commento del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a proposito della o.

"Dobbiamo proseguire senza sosta nella lotta al caporalato, al lavoro nero e allo sfruttamento dei lavoratori migranti. In Toscana – prosegue Rossi – non devono esistere zone 'grigie': l'imperativo è garantire ovunque i diritti dei lavoratori. Alla procura di Prato e alle forze di polizia – conclude il presidente della Regione Toscana – va il mio ringraziamento per quello che stanno facendo".“Il caporalato è una delle vergogne del nostro Paese.

Da tempo ormai noi denunciamo che anche in Toscana è presente, e se le forze dell’ordine portano alla luce le illegalità non possiamo che esprimere apprezzamento”: è il commento di Dalida Angelini, segretaria di Cgil ToscanaAngelini aggiunge: “Basta con lo sfruttamento dei lavoratori, migranti e non, basta col lavoro nero, basta col profitto senza regole: la politica compia ora l’ultimo passo e si approvi definitivamente la legge contro il caporalato, un provvedimento che noi riteniamo molto importante.

Come ha detto Susanna Camusso, se dovessero esserci problemi il Governo farebbe bene a mettere la fiducia su quella legge. La fiducia come strumento è stata già usata troppe volte da questo esecutivo, una volta tanto la usino sui diritti fondamentali delle persone”. Il Ddl approderà alla Camera il prossimo 17 ottobre."Plauso alle forze dell'ordine e alla magistratura che ancora una volta hanno scoperchiato il vaso di Pandora di chi sfrutta il lavoro e rende schiavi altri esseri umani. Il caporalato è una piaga da estirpare che non può trovare cittadinanza in un paese civile" il commento del segretario generale della Uil Toscana, Francesca Cantini.

"Il ripetersi di questi fenomeni - aggiunge Cantini - deve spingerci a fare una riflessione sull'immigrazione al di fuori di ogni controllo. Gli immigrati, se non sono accompagnati da specifici percorsi di convivenza e di inserimento nel tessuto sociale italiano, sono troppo spesso facile preda di sfruttatori senza scrupoli. Dobbiamo impedirlo, la Toscana non può dare ospitalità a queste forme di schiavismo che credevamo sconfitte dalla storia".

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