Capolavori della Manifattura Ginori al Museo del Bargello

L'Art Nouveau nelle porcellane della Richard Ginori al Museo Geo, Piazza Vittorio Emanuele II, di Pontassieve

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2017 19:08
Capolavori della Manifattura Ginori al Museo del Bargello

Un distillato di bellezza cristallina, una prima assoluta per le raffinatissime sculture in porcellana candida prodotte dalla manifattura Ginori di Doccia. Un parterre di statue monumentali e straordinari gruppi scultorei, un “popolo di statue” composto di modelli in bronzo e porcellana, provenienti in gran parte da quella che a ragione può definirsi “La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori” che dà il titolo alla mostra visitabile fino al 1 ottobre nelle due sale espositive dedicate a mostre temporanee, al piano terreno del Museo del Bargello, con importanti prestiti da musei d’Europa e americani.

Curata da Tomaso Montanari e Dimitrios Zikos, con la collaborazione di Cristiano Giometti e di Marino Marini e in sinergia con Livia Frescobaldi Malenchini e Oliva Rucellai dell’Associazione Amici di Doccia, la mostra punta a dare nuova linfa vitale a quel museo che raccoglie i capolavori della prima manifattura italiana di porcellana, fondata nel 1737 dal marchese Carlo Ginori e divenuta nel 1896 Richard Ginori (brillante icona del made in Italy), che con l’acquisizione da parte dello Stato annunciata dal ministro Franceschini durante il G7 della Cultura, attende la sua rinascita e riapertura dopo la chiusura nel 2014. Fra i capolavori in mostra la Venere a grandezza naturale in porcellana realizzata da Gasparo Bruschi fra il 1747 e il 1748 a confronto con la Venere bronzea di Massimiliano Soldani Benzi (copia della celebre Venere de’Medici conservata nella Tribuna degli Uffizi), commissionata nel 1702 dal principe Johann Adam Andreas I di Liechtenstein e tuttora nella collezione dell’attuale principe che rientra per la prima volta in Italia.

Di straordinario fascino, sofisticatissimo per tecnica ed ingegno, il Tempietto Ginori , fresco di restauro, donato da Carlo Ginori all’Accademia Etrusca di Cortona e il Camino monumentale, entrambe opere del capo modellatore di Doccia, Gasparo Bruschi, quasi un omaggio al grande Michelangelo nelle riduzioni delle figure dell’Aurora e del Crepuscolo della Tomba di Lorenzo de’Medici alle Cappelle Medicee.

Al Museo Geo di Pontassieve, invece altra mostra, L'Art Nouveau nella porcellane della Richard Ginori. Sono esposte porcellane di tipologia classica Art Nouveau, prodotte da Pittori dei Fiori della Richard Ginori, di altissime qualità artistiche. Accanto a queste, altri particolarissimi oggetti in porcellana ancora Art Nouveau, ma con un chiaro orientamento stilistico verso la pittura Giapponese, presumibilmente prodotti alla fine del primo decennio del novecento. Gli oggetti di porcellana in esame, provengono da collezioni private e presentano forme e decorazioni molto varie ed in numero ragguardevole. Questi manufatti con decorazioni floreali sono molto rari nei musei fiorentini.

Il Museo Richard-Ginori di Sesto Fiorentino ne annovera alcuni decorati e molti in porcellana bianca, non decorata. Il Museo Stibbert espone alcuni esemplari decorati di questa particolare produzione. Insieme alle porcellane sono esposte una serie di scatti fotografici di Geo Bruschi, una serie di immagini che "raccontano" con l'occhio del fotografo la bellezza di questo artigianato. La mostra sarà inoltre visitabile fino al giorno 7 giugno 2017 nei seguenti orari di apertura: Mercoledì dalle 9.30 alle 12.30 Sabato e Domenica e dalle 16.00 alle 19.00. Aperture speciali in occasione del "Toscanello d'Oro" da mercoledì 31 maggio a domenica 4 giugno dalle ore 17.00 alle ore 23,00.

Prevista una visita guidata della mostra a cura di Pierluigi Ciantelli venerdì 2 giugno alle ore 17,00. Info: 055/8360344 - 346 cultura@comune.pontassieve.fi.it

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