Capitale italiana Cultura 2022: Volterra in corsa, Pisa esce

La città toscana inserita tra le 10 finaliste. Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo: "Pieno appoggio". Giani: "La capitale dell’Etruria ha tenuto il passo dimostrando una grande vitalità culturale", Il sindaco di Pisa Conti: "«Esclusi come nel 2013 e 2015. Bisogna ripensare un modo diverso per far comprendere che Pisa è già capitale di cultura e di saperi»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2020 16:46
Capitale italiana Cultura 2022: Volterra in corsa, Pisa esce

Firenze - "L'inserimento di Volterra tra le dieci città finaliste per la capitale italiana della cultura 2022 è un primo, importante risultato per tutta la nostra regione, una bella notizia che giunge in un momento particolarmente difficile per tutta la Toscana e ci incoraggia a guardare con ottimismo al futuro". Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, saluta la notizia arrivata oggi da Roma, assicurando sin da ora "tutto il mio sostegno e, mi auguro, quello dell'intera assemblea toscana".

"Attraverso una mozione - conclude - chiederò un impegno unanime al Consiglio per fare in modo che la candidatura abbia l'appoggio che merita sia da parte nostra sia da parte della giunta". Se vincesse Volterra, aggiunge Mazzeo, "sarebbe un bellissimo segnale per tutta la nostra regione, oltre che un premio sicuramente meritato per quello che è da sempre un borgo tra i più belli d'Italia" ma anche un modo "per riconoscere il valore della Toscana diffusa, della sua storia, la sua cultura e il suo paesaggio che hanno davvero pochi eguali".

Il presidente della Regione Eugenio Giani, che ha scelto di tenere tra le sue deleghe quella alla cultura, dichiara al riguardo: “Mi associo alla soddisfazione di tutta la Toscana per questo risultato, Volterra in questa competizione è il baluardo dell’intera Regione. La capitale dell’Etruria ha tenuto il passo dimostrando una grande vitalità culturale e oggi diviene l’espressione di un intero territorio, che grazie al percorso di candidatura può manifestarsi al meglio attraverso una città che diventa essa stessa il simbolo della cultura”.

"Provo gioia e orgoglio – gli fa eco l’assessora regionale all'Istruzione, formazione professionale, università e ricerca, lavoro, Alessandra Nardini - per questa notizia. Congratulazioni all'Amministrazione di Volterra, in particolare al sindaco Giacomo Santi e all'assessore alla cultura Dario Danti, nonché a tutte le realtà che hanno contribuito al raggiungimento di questo primo risultato con un impegno intenso e generoso. Adesso avanti, uniti, per arrivare a un obiettivo che, soprattutto dopo una fase difficile come quella che stiamo vivendo, rappresenterebbe una grande occasione per il comparto culturale e per il territorio della meravigliosa Volterra, della provincia di Pisa e di tutta la Toscana".

Amarezza a Pisa, questo l'intervento del Sindaco Michele Conti.

«Purtroppo il dossier di candidatura di Pisa capitale italiana della cultura 2022 non ha passato il vaglio della commissione del Ministero per i beni e le attività culturali. Un documento che aveva visto la partecipazione e l’adesione al Comitato promotore di tutte le principali realtà cittadine, le università, i centri di ricerca, le fondazioni, associazioni culturali e imprenditoriali».

«Non siamo stati ammessi tra le prime 10 città finaliste ma questo anno di lavoro, complicato a causa dell’emergenza Covid, non è passato invano. Abbiamo, infatti, raggiunto due obiettivi: aver prodotto un dossier in cui sono contenuti progetti importanti per la città, che non devono rimanere sulla carta e non andranno perduti; e aver avviato un dialogo costruttivo e intessuto una collaborazione tra le istituzioni cittadine che deve proseguire nel futuro».

«Il risultato di oggi va a sommarsi, purtroppo, a quelli altrettanto sfortunati del 2013 quando la città si candidò a Capitale europea e del 2015 quando si presentò per Capitale italiana della cultura. Ma questo non toglie nulla al valore che Pisa sa esprimere in termini di produzione e promozione culturale, non solo per il suo grande passato ma anche per un presente che poche città al mondo possono vantare. Semmai è la conferma che è il tempo per tutti di ripensare un modo diverso di fare sistema, un metodo che sappia valorizzare le grandi personalità ma anche l’intera città con il suo immenso patrimonio storico artistico e culturale, coniugando la ricerca e i tanti saperi con la loro divulgazione.

Per sua definizione la cultura non può essere terreno di scontro politico ma sempre occasione di confronto e di dialogo, pertanto mi auguro che questa sia l’occasione per riprendere a collaborare intorno a progetti, eventi, e al grande patrimonio materiale e immateriale che Pisa sa esprimere. Voglio in questa occasione anche rivolgere i miei complimenti a Volterra per essere riuscita a entrata nella shortlist. Al sindaco Santi e a tutta la cittadinanza va il mio in bocca al lupo per il risultato finale, qualunque esso dovesse essere».

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