Caos e aggressioni ai pronto soccorso: la Regione crea tre flussi di accesso

Varato il piano di azione che prevede anche la presenza di addetti all'accoglienza affiancati da giovani del servizio civile. L'assessore Saccardi: "Incremento delle aggressioni verbali e fisiche al personale sanitario, in particolare nei pronto soccorso". Plauso dei 5 Stelle: "La critica costruttiva dà i suoi frutti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2019 14:35
Caos e aggressioni ai pronto soccorso: la Regione crea tre flussi di accesso

(DIRE) Firenze, 3 ott. - La Toscana vara il piano d'azione per migliorare l'esperienza dei pazienti che sono costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Nel corso dell'ultima seduta la Giunta regionale ha adottato una delibera presentata dall'assessore al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, che destina 900 mila euro alle aziende sanitarie.

La novità più significativa è la separazione dei flussi di accesso in base a tre gradi di complessità: alta, intermedia e bassa. L'intento è di evitare che i pazienti con i codici di emergenza minore entrino in competizione con i casi intermedi. Per rendere più confortevole l'esperienza dei pazienti, inoltre, viene prevista la presenza di addetti all'accoglienza che potranno essere affiancati da alcuni giovani accompagnatori impegnati nel servizio civile. "In questi ultimi anni - dice l'assessore Saccardi - in Toscana abbiamo fatto molto per migliorare i pronto soccorso e rendere più fruttuoso l'incontro tra il sistema sanitario e i cittadini nei percorsi di emergenza urgenza". 

Ma anche qui, come nelle altre regioni e in altri Paesi, riconosce, "si è verificato un incremento delle aggressioni, verbali e fisiche, al personale sanitario, in particolare nei pronto soccorso. Con questo piano, vogliamo indicare alle aziende sanitarie tutte le azioni da mettere in atto per migliorare l'esperienza dei pazienti e dei familiari, e di conseguenza anche degli operatori, soprattutto nel periodo dell'attesa". Il monitoraggio degli esiti viene affidato al MeS, il laboratorio di management e sanità del Sant'Anna di Pisa che da anni ha il compito di valutare i percorsi sanitari dei pazienti in Toscana.

(Cap/ Dire)

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Quartini commenta: "La puntuale e costruttiva critica dà i suoi frutti, anche in politica. Innumerevoli volte, l'ultima di queste ieri pomeriggio, abbiamo sollecitato la Giunta affinché fossero messe in campo politiche di tutela dei diritti dei cittadini che si recano nelle strutture mediche. Sui pronto soccorso, poi, abbiamo acceso più di un focus. Spesso le nostre richieste sono state lasciate cadere da una politica miope e arroccata sulle proprie posizioni".

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