Canone Rai: dai Canali Tv allo streaming su Internet

Il Ministero dell’Economia fa sapere che gli introiti dell’imposta sul possesso di un apparecchio tv sono arrivati a 2.002 milioni di euro, in crescita del 16,3%

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2017 17:04
Canone Rai: dai Canali Tv allo streaming su Internet

"Vuol dire che l’operazione di riscossione tramite la bolletta della luce ha registrato un certo successo" commentano da ADUC l'Associazione dei Consumatori che ha seguito da vicino la rivoluzione attuata per la riscossione dell'imposta.L'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori prende atto dei dati forniti da Roma senza sorprese "Ne prendiamo atto, visto che le richieste di aiuto da parte dei contribuenti in merito, sono calate notevolmente, mentre col vecchio sistema di riscossione e di controllo, c’erano grossi problemi, e molti chiedevano il nostro intervento. Noi avevamo e continuiamo ad avere diversi dubbi su questo sistema di riscossione, ma preferiamo aspettare un po’ di tempo per vedere qual e’ l’impatto sui contribuenti".

Aduc ricorda "Per vedere i programmi che vengono trasmessi oggi dal digitale terrestre, non e’ necessario avere un apparecchio televisivo. E non averlo, significa non pagare l’imposta/canone, ma con la possibilità di non privarsi dell’intrattenimento e dell’informazione cosiddetta televisiva". "Buona parte di queste emissioni - spiegano da Aduc - sono visibili in streaming tramite Internet (inclusa la Rai). Non solo, ma il collegamento ad Internet consente di vedere tutta una serie di emissioni che il digitale terrestre non prevede (tipo Netflix).

I servizi Internet sono oggi molto diffusi, sono tante le persone che non si rendono conto che sarebbero più che sufficienti per informarsi e intrattenersi così come si fa con la televisione"."Sicuramente, quanto lo Stato ci chiede di pagare per l’imposta di possesso (90 euro) non è una grande cifra, e il fatto di aver spalmato il pagamento con la periodicità delle bollette della luce, lo rende meno esoso. Ma, ne vale la pena, visto che grossomodo lo stesso servizio (se non meglio a nostro avviso) lo possiamo ottenere utilizzando strumenti di cui già disponiamo (Internet) e che, quindi, non ci comporterebbero spese aggiuntive?" conclude l'Associazione. 

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