Campionati del Mondo: la Germania e il fair play

Il Brasile sconfitto e umiliato davanti al suo pubblico

Alessandro
Alessandro Lazzeri
09 luglio 2014 20:20
Campionati del Mondo: la Germania e il fair play

Una partita surreale: Germania- Brasile. La partita che non ti saresti aspettato. Il Brasile non è quella squadra che i tifosi e gli sportivi di tutto il mondo si aspettavano. Non c’è stata partita al Mineirao. Mancava una delle due squadre ed era quella attesa da sessanta mila persone nello stadio e duecento milioni fuori. Senza Neymar e Thiago Silva, il Brasile ha rivelato quei limiti, sinora nascosti dalle giocate dell'astro del Real Madrid. I brasiliani non entrano mai in partita. Giocano i trenta minuti iniziali con arrembaggi senza senso, esponendosi alle micidiali ripartenze dei ragazzi di Loew che, con irrisoria facilità, devono solo aspettare l’occasione giusta per colpire. Dopo il goal di Muller al 10' la Selecao implode e al 30' sono ben cinque i goal dei tedeschi. La partita è ampiamente finita, ma la Germania continua ad attaccare e a portare a sette il suo bottino finale, mentre il Brasile segna un unico goal a un minuto dalla fine con Oscar.

Partita brutta e non godibile. Una Germania forte e precisa conto il fantasma carioca.

Hanno vinto i tedeschi, ma forse ha perso lo sport. Non ci è piaciuta l'inconsistenza del Brasile, non ci è piaciuta nemmeno la totale mancanza di fair play della Germania. In ogni sport si vuole vincere, ma si dovrebbe rispettare l'avversario e non umiliarlo. La cavalcata dei tedeschi si poteva fermare forse sul tre o sul quattro a zero.

Si può vincere ma non è necessario stravincere. Non ci è piaciuto il tiro al bersaglio della squadra di Loew, quando il risultato era ampiamente acquisito. Ma questo è un discorso di stile che, forse, manca alla squadra tedesca, candidata, probabilmente, a vincere la competizione mondiale.

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