Camaiore: successo per i Tappeti di Segatura

Migliaia di persone hanno ammirato i coloratissimi tappeti realizzati durante la notte. Dopo la Santa Messa sono stati cancellati dalla solenne processione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 giugno 2014 23:53
Camaiore: successo per i Tappeti di Segatura

Una leggera nuvola di polvere sollevata dal passaggio della processione ha definitivamente cancellato i tappeti di segatura di Camaiore.

Questa mattina, domenica 22 giugno, festa del Corpus Domini, i camaioresi ed i tantissimi turisti giunti appositamente per la festa si sono svegliati presto per ammirare da vicino le opere dei tappetari completate durante la notte.

Intorno alle 9.30, dopo la messa celebrata in piazza Diaz, il priore di Camaiore Monsignor Damiano Pacini ha guidato la solenne processione attraverso Via Vittorio Emanuele II e via XX Settembre per poi fare ritorno in piazza Diaz. In poco tempo i tappeti sono stati cancellati dalle migliaia di persone che hanno affollato il centro storico. Il frutto di una lunga notte di lavoro si è volatilizzato in un attimo.

Un lavoro che però non svanirà del tutto grazie alle foto ed ai video che in breve tempo faranno il giro del mondo attraverso il web.

Grande la soddisfazione per il sindaco Alessandro Del Dotto che ha sottolineato come la tradizione dei tappeti di Camaiore si possa definire “la notte bianca per eccellenza, la più importante di questo inizio estate. Un evento di punta che apre la lunga stagione estiva della costa versiliese. Una manifestazione culturale che ha portato a Camaiore migliaia di persone e che è stata seguita da vicino dai media regionali e nazionali. Anche la rubrica della Rai “Bell’Italia” ha acquisito del materiale video che utilizzerà per una prossima trasmissione tutta dedicata ai tappeti di Camaiore.”

Il lavoro dei tappetari, iniziato nel tardo pomeriggio di sabato, è stato seguito fin da subito da molti turisti giunti appositamente a Camaiore per scoprire la preparazione dei colori e la setacciatura sugli stampi in legno traforato. Un lavoro certosino che non consente il benché minimo errore. Bravissimi anche i bambini delle scuole che si sono cimentati per la volta con un tappeto tutto loro. In totale all’opera c’erano oltre duecento volontari e appassionati che da anni si dedicano a questo appuntamento.

“L’amministrazione” - prosegue il sindaco - “sostiene con forza una manifestazione che valorizza una delle identità più profonde del nostro territorio, legata alla tradizione religiosa ma anche all’arte, alla cultura e alla storia. E’ stata anche l’occasione per ricordare San Bernardino a 570 anni dalla morte, un tema che grazie alla collaborazione con Don Pacini ha visto partecipi tutti i gruppi dei tappetari. L’intento dell’amministrazione comunale è quello di trovare una struttura dove questa tradizione centenaria possa essere valorizzata tutto l’anno, curandone l’aspetto del contatto ludico, didattico e museale. Un luogo dove da un lato si conservino le testimonianze di questa tradizione e dall’altro si faccia toccare con mano a chi viene a trovarci la tradizione e l’attività dei nostri tappetari.”

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