Caldo: domani scatta l’allarme

Stamani la riapertura dei fontanelli al Galluzzo e a Gavinana. La consigliera Amato (Alternativa Libera): "Intanto i lavoratori sono in mobilitazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2016 16:51
Caldo: domani scatta l’allarme

Domani scatta l’allarme per il caldo. Il bollettino odierno della Protezione civile conferma per domani il secondo giorno consecutivo di alte temperature in città e quindi l’attivazione del codice arancione che corrisponde appunto allo stato di “allarme”. La Protezione civile invita a prestare particolare attenzione alla popolazione anziana e a limitare le attività all'aperto. Sul sito della Protezione civile del Comune si possono trovare le norme di comportamento da seguire in caso di ondate di calore.

Doppio appuntamento per Comune di Firenze e Publiacqua che questa mattina hanno festeggiato la riapertura di due dei fontanelli più apprezzati dai cittadini. Presenti, tra gli altri, Dario Nardella Sindaco del Comune di Firenze, Alfredo Esposito Presidente del Quartiere 3, e Filippo Vannoni Presidente di Publiacqua. “Oggi restituiamo due fontanelli molto amati dai cittadini – sottolinea il sindaco Nardella –. Insieme a Publiacqua continueremo ad installarne di nuovi e a rinnovare quelli ormai in attività da molto tempo. Siamo contenti non solo perché sono usatissimi dai fiorentini, che possono contare su acqua di alta qualità totalmente gratuita, ma anche perché evitiamo lo smaltimento di tonnellate di bottiglie plastica”.

Il primo ad essere “restituito” alla popolazione è stato quello del Galluzzo. Lo storico fontanello di Viale Tanini, inaugurato nel maggio 2012, era arrivato a fine corsa. Un fontanello ed un luogo di aggregazione, come detto, di grande successo e molto amato dalla cittadinanza che dalla sua apertura aveva erogato quasi 2 milioni di litri d’acqua. Una macchina, però, che da fine 2014 aveva iniziato a dare segni di invecchiamento e per la quale Comune di Firenze, Quartiere 3 e Publiacqua avevano da tempo deciso il rinnovo ed il contestuale trasferimento. Oggi il fontanello è nuovamente attivo, dotato di tecnologia di ultima generazione e si trova in Piazza Don Pietro Puliti.

Completamente rinnovato, poi, anche il Fontanello di Piazza Bartali. Inaugurato nell’ottobre 2010 assieme ad Unicoop Firenze, questo fontanello è risultato da subito uno dei più amati dalla cittadinanza. La posizione strategica per la vicinanza del Centro Commerciale e dell’Ufficio Postale hanno fatto si che questo fontanello sia diventato paradigmatico di tutto quello che i fontanelli Publiacqua hanno rappresentato in questi anni e cioè non solo punti di erogazione di acqua di qualità ma anche punti di aggregazione e di socialità. Il Fontanello di Piazza Bartali dal 2010 all’aprile 2016 ha erogato ben 5 milioni e 152mila litri di acqua.

Un lavoro incredibile per questa macchina che a fine giugno è stata totalmente rinnovata e modernizzata e che, dato il successo travolgente e la grande richiesta, è stato subito riaperto alla cittadinanza con un successo immediato visto che nel primo giorno di riapertura il “nuovo” Fontanello di Piazza Bartali ha erogato la bellezza di 4.123 litri di acqua e che nella giornata di venerdì ha fatto invece registrare addirittura 5.300 litri erogati.

Nel complesso dei 46 comuni dove Publiacqua gestisce il servizio, sono oggi installati 88 fontanelli. Ventidue sono a Firenze e se nel 2015 hanno erogato oltre 12 milioni di litri di acqua nei primi quattro mesi del 2016 hanno già raggiunto i 3,7 milioni. Gli 88 fontanello di Publiacqua, in totale dal 2011 al 2015 hanno erogato oltre 225 milioni di litri di acqua con un risparmio per l’ambiente di oltre 150 milioni di bottiglie di plastica da 1,5 litri non prodotte, trasportate e smaltite, e per le tasche delle famiglie del nostro territorio di oltre 60 milioni di euro dati dal mancato acquisto delle stesse bottiglie. Numeri quelli appena elencati che diventano ancora più importanti se si considera che per produrre 25 bottiglie di plastica da un litro e mezzo, occorrono 2 chilogrammi di petrolio e 17 litri e mezzo di acqua.

E’ sufficiente moltiplicare questi pochi numeri per i milioni di bottiglie consumate ogni anno per avere l’idea della dimensione del risparmio ambientale: meno consumo di risorse e meno rifiuti.

“Il restyling di due tra i fontanelli più apprezzati dai cittadini di Firenze è un momento importante che merita di essere festeggiato - ha espresso con queste parole la sua soddisfazione Filippo Vannoni, Presidente di Publiacqua – Il fontanello del Galluzzo è stato fin dall’inizio uno dei più amati dai cittadini ed è stato quasi adottato dalle persone che abitano questa splendida porzione di Firenze. Quello di Gavinana è invece risultato fin da subito uno dei più vincenti per posizione e per litri di acqua erogata. Un fontanello da record che ha confermato di avere una marcia in più anche nel primo giorno di riapertura al pubblico. Insomma, restituiamo ai cittadini due fontanelli, un servizio gratuito e gradito, soprattutto nel periodo estivo, e due luoghi di aggregazione ed il poterlo fare ci riempie di soddisfazione”.

"Rimane il mistero sulle motivazioni della richiesta dell'assessore Perra per l'aumento dei dividendi di Publiacqua da 16 a 18,5 milioni di euro, visto che il presidente di Publiacqua Vannoni non è in grado di rispondere, il suo compito si limita a prenderne atto". Cosi commenta la consigliera Miriam Amato di Alternativa Libera dopo l'audizione in Commissione Controllo del presidente di Publiacqua. "Mentre i lavoratori sono in mobilitazione, denunciando probabili rischi oltre che per la loro sicurezza anche per quella dei cittadini, in conseguenza alla nuova organizzazione aziendale - afferma Amato - il presidente Vanoni si limita ad aggiungere che alla base dell'agitazione dei lavoratori sta il malumore di coloro che non possono più tornare a cambiarsi negli spogliatoi e quindi in sede all'inizio e alla fine del turno.

Ho precisato - continua Amato - che in realtà il problema è che impianti importanti come Anconella e Mantignano, quest'ultimo evacuato 2 volte negli ultimi anni, necessitano della presenza costante di personale qualificato e preparato a fronteggiare le emergenze chimiche, quindi non delegabile a un mero sistema informatizzato". La consigliera sottolinea inoltre che "i lavoratori trascorrono la maggior parte del tempo in auto per raggiungere la destinazione, per intervenire su impianti che non conoscono, vanificando le professionalità e l'esperienza basata sulla conoscenza del territorio.

Sul lungarno Torrigiani sembrerebbe - aggiunge Amato - che l'operatore che è intervenuto avesse competenze sulle fognature e non su tubi della portata di 2300 litri al secondo. Il presidente Vannoni ha detto in commissione - riferisce la consigliera - che le mie osservazioni sulla necessità di avere personale presente e qualificato negli impianti di potabilizzazione verrà riportato al nuovo Amministratore Delegato, incarico al momento scoperto che lascia un vuoto anche nel dialogo con le sigle sindacali".

"Intanto a novembre si avrà il passaggio sotto Acea 2.0 - sottolinea Amato - oggi mi hanno garantito che ciò non comporterà perdita di autonomia per Publiacqua in materia di software: il mio timore è che la gestione pubblica è nella morsa del privato che gestisce l'acqua, che dovrebbe essere pubblica, come qualcosa su cui far cassa mortificando anche i lavoratori e la loro profesionalità ", conclude Amato.

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