Caldo: a Firenze allerta rossa da oggi fino a mercoledì 3 luglio

Emergenza senza tregua, alle 9,30 la temperatura registrata alla stazione del Cfr era già di 33,7°. 12 anziani al Pronto Soccorso del S. Giovanni di Dio trattati per disidratazione. Nei prossimi due giorni sarà lo stesso: i consigli per affrontare al meglio le ondate di calore. Incendio a Cerreto a Merse (Sovicille): in arrivo un Canadair

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2019 11:25
Caldo: a Firenze allerta rossa da oggi fino a mercoledì 3 luglio

Firenze– Nuova allerta caldo a Firenze. Il codice rosso è in vigore da oggi fino a mercoledì 3 luglio. Lo stablisce il nuovo bollettino elaborato dal dipartimento di epidemiologia SSR Regione Lazio nell'ambito del sistema operativo nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute coordinato dal ministero della salute. Secondo le previsioni la temperatura massima percepita sarà di 37° oggi e 36° sia domani che mercoledì. Alle 9.30 di oggi (ora solare) la temperatura massima registrata alla stazione del Cfr (centro funzionale regionale) di Firenze-genio civile ha raggiunto i 33,7°.

Un nuovo incendio è divampato alle 13.00 sopra Cerreto a Merse, nel comune di Sovicille in provincia di Siena. Il fuoco è stato segnalato alla Sala operativa regionale da numerosi automobilisti in viaggio sulla Siena-Grosseto. La zona è impervia e difficilmente raggiungibile a causa della mancanza di viabilità Ciò rende molto difficili le operazioni di spegnimento a terra. Sul posto sono già attive numerose squadre di volontariato, tre elicotteri regionali ed è in arrivo il direttore delle operazioni della Regione Toscana e personale dei Vigili del Fuoco oltre che un Canadair. Si sta procedendo all'attivazione di un mezzo movimento terra per agevolare l'intervento di spegnimento e circoscrivere l'area percorsa dall'incendio. Chiunque avvistasse o si trovasse nei pressi di focolai di incendio è pregato di segnalarli al Numero verde 800.425.425 della Sala operativa regionale antincendi boschivi.

E si cominciano a far sentire gli effetti del caldo di questi giorni sugli accessi al Pronto Soccorso. Come da dati di letteratura internazionale, l’effetto delle ondate di calore è relativamente immediato, con una latenza di 3 giorni. Questa mattina all’ospedale San Giovanni di Dio su 20 pazienti in attesa di un posto letto, 12 sono anziani con i tipici sintomi della disidratazione, debolezza generale, innalzamento della temperatura corporea, diminuzione della diuresi.

I pazienti sono arrivati al Pronto Soccorso di Torregalli intorno alle 16 di ieri e sono stati subito trattati. Il caso più grave è stato quello di una paziente anziana con febbre e una concentrazione di sodio nel sangue di 173 mEq/L (millimoli di sodio per litro di sangue) contro i valori normali (sodiemia normale) di 140 mEq/L. Per questa paziente è iniziata già con l’entrata in DEA la correzione dei valori della sodiemia con l’integrazione di soluzione fisiologica.

In questi casi la soluzione fisiologica deve essere introdotta in maniera graduale in modo da correggere il valore della sodiemia di 10-12 mEq/L entro le 24 ore. I 12 pazienti attualmente sono stabili dal punto di vista emodinamico, non hanno febbre, si stanno alimentando autonomamente e i valori della sodiemia si stanno lentamente normalizzando. Necessitano comunque di ricovero per una stretta monitorizzazione idroelettrolitica. Il San Giovanni di Dio questa mattina è tra gli ospedali fiorentini dell’Azienda, quello che intorno alle 9.00 registrava il numero più alto di accessi (32 tra pazienti in attesa, in visita e in osservazione breve) contro i 16 al Santa Maria Annunziata, i 14 al Santa Maria Nuova, i 19 al Serristori, i 9 all’ospedale del Mugello.

Per ridurre gli effetti negativi delle ondate di calore sulla salute è importante osservare alcune semplici regole (fonte http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.... ma anche http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.... ):

USCIRE DI CASA NELLE ORE MENO CALDE DELLA GIORNATA - Evitare di uscire all'aria aperta nelle ore più calde cioè dalle ore 11.00 alle 18.00. Se si esce nelle ore più calde non dimenticare di proteggere il capo con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole; inoltre proteggere la pelle dalle scottature con creme solari ad alto fattore protettivo.

INDOSSARE UN ABBIGLIAMENTO ADEGUATO E LEGGERO - Sia in casa che all’aperto, indossare abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali per assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione della cute.

RINFRESCARE L’AMBIENTE DOMESTICO E DI LAVORO - Schermare le finestre esposte al sole utilizzando tapparelle, persiane, tende, ecc.. Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte). Se si utilizza l’aria condizionata, ricordarsi che questo efficace strumento va utilizzato adottando alcune precauzioni per evitare conseguenze sulla salute e eccessivi consumi energetici. In particolare, si raccomanda di utilizzarli preferibilmente nelle giornate con condizioni climatiche a rischio; di regolare la temperatura tra i 24°C - 26°C; di coprirsi nel passaggio da un ambiente caldo ad uno più freddo; di provvedere alla loro manutenzione e alla pulizia regolare dei filtri; di evitare l’uso contemporaneo di elettrodomestici che producono calore e consumo di energia.

RIDURRE LA TEMPERATURA CORPOREA - Fare bagni e docce con acqua tiepida, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca. In casi di temperature molto elevate porre un panno bagnato sulla nuca.

RIDURRE IL LIVELLO DI ATTIVITÀ FISICA - Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all’aperto attività fisica intensa o lavori pesanti.

BERE CON REGOLARITÀ ED ALIMENTARSI IN MANIERA CORRETTA - Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante). Gli anziani devono bere anche se non ne sentono il bisogno. Evitare di bere alcolici e limitare l’assunzione di bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura). Porre particolare attenzione alla conservazione degli alimenti ed evitare di lasciarli all’aperto per più di 2 ore.

ADOTTARE ALCUNE PRECAUZIONI SE SI ESCE IN MACCHINA - Se si entra in un’auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo.

CONSERVARE CORRETTAMENTE I FARMACI - Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.

ADOTTARE PRECAUZIONI PARTICOLARI IN CASO DI PERSONE A RISCHIO - Quando arriva il gran caldo, le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete ecc) e le persone che assumono farmaci, devono osservare le seguenti precauzioni: consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia o della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici); segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiunga durante la terapia farmacolgica; non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.

SORVEGLIARE E PRENDERSI CURA DELLE PERSONE A RISCHIO - Nei periodi prolungati di caldo intenso, prestare attenzione a familiari o vicini di casa anziani, specialmente se vivono da soli e, ove possibile, aiutarli a svolgere alcune piccole faccende, come fare la spesa, ritirare i farmaci in farmacia, ecc. Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento, come persone che vivono in situazioni di grave indigenza o di pericolo per la salute (ad esempio i senza tetto in condizioni di grave bisogno).

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