​Caccia in Toscana: via libera alla nuova legge regionale

Con 21 voti a favore, nove contrari e tre astenuti, il Consiglio toscano approva la riforma sugli ambiti territoriali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2016 18:26
​Caccia in Toscana: via libera alla nuova legge regionale

Firenze – Via libera alla nuova riforma in materia di Atc (Ambiti territoriali di caccia). Il Consiglio regionale, nella seduta di martedì 13 dicembre, ha approvato il testo con 21 voti a favore, nove contrari e tre astenuti.

L’Aula ha respinto gli emendamenti, oltre una ventina, collegati al testo in approvazione, presentati dalle opposizioni e una proposta di risoluzione del Movimento 5 stelle.

Il Consiglio ha inoltre respinto la proposta di legge presentata dal gruppo della Lega Nord, primo firmatario il consigliere Roberto Salvini, che intendeva consentire ai portatori d’interesse del mondo agricolo e venatorio, “che da soli compongono la maggioranza dei comitati di gestioni degli Atc”, ha rilevato Salvini nel corso della presentazione, di eleggere in modo democratico le proprie rappresentanze. Il testo intendeva mettere a confronto, in un’assemblea generale, due mondi che hanno spesso interessi divergenti ma la cui sinergia è fondamentale per la gestione del territorio e della fauna selvatica. “Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del giugno scorso, che dichiarava illegittimo il dimensionamento provinciale degli Ambiti Territoriali di Caccia in Toscana, ci aspettavamo soltanto una presa d’atto da parte della Giunta, e invece anche oggi nell’aula del Consiglio Regionale abbiamo assistito all’ennesimo sfregio della legge nazionale” dichiarano Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì Toscana a Sinistra.

“Il nuovo testo continua a prevedere ambiti di dimensioni enormi e ben quattro province hanno un ATC unico (Pistoia, Lucca, Massa e Prato che è accorpata a uno dei due ATC di Firenze): un atto di nuovo passibile d’incostituzionalità, date le nette parole della Corte che dichiarava inequivocabilmente che solo con una ridotta dimensione degli ambiti si può pervenire ad una più equilibrata distribuzione dei cacciatori sul territorio, e sottolineando come solo piccoli ambiti sub provinciali costituiscano lo standard inderogabile di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema”.

“Inoltre, attraverso alcuni artifici, si è deciso di provare a limitare la presenza delle associazioni ambientaliste nei Comitati di gestione e si cerca di eludere le norme regionali sulla parità di genere”. “Un testo quindi giuridicamente insostenibile, su cui sicuramente a breve arriveranno ricorsi”.

“Al di là di questi gravissimi sfregi legislativi, si continuano purtroppo a difendere solo gli interessi di quei cacciatori che vogliono sparare ovunque e in ogni momento dell’anno. Si prevede una gestione di vertice degli ambiti di caccia del tutto slegata dalle vere esigenze di difesa del territorio e di corretta tutela della fauna. Anche nella gestione delle ingenti risorse pubbliche, vi sono dubbi di opacità nella nuova ‘Centrale Unica di Committenza’ e nei rimborsi a volontari che sono espressione d’interessi di categoria”.

“Il PD, sia al governo nazionale che in Toscana, continua ad essere pervicacemente ostile nei confronti degli animali, adottando provvedimenti sempre più fuori misura, senza alcun rispetto per un patrimonio indisponibile dello Stato”.

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