Bundu VS Spence jr: intervista alla vigilia

​ Ancora 4 chiacchiere con Leo

Massimo
Massimo Capitani
15 agosto 2016 08:55
 Bundu VS Spence jr: intervista alla vigilia

Leo ha finito da poco il secondo allenamento della giornata e dopo la doccia si butta su una piccola sacca rossa che contiene una mela ed un po’ di parmigiano. Il premio per la fatica di giornata. Lo sa bene anche Angelo - Ardito - che si riveste di fianco a lui. Togliere il cibo a Leo sarebbe l’unico modo per litigare.

Il caldo terribile di Firenze oggi ci dà una tregua e così le nostre chiacchiere le andiamo a scambiare fuori, a sedere nel giardino. Di fronte a noi uno schermo bianco per la proiezione dei film. Beh vediamo di colorarlo:

Preparazione, “stavolta abbiamo fatto un salto di qualità, Loreni mi ha trovato due sparring mancini, il welter svizzero Riccardo Silva ed Erik Lazzarato, il lavoro è poi proseguito con i ragazzi in palestra. Con il Maestro Boncinelli abbiamo visionato i video e provato le mosse per neutralizzare la boxe di Spence. Tutti i giorni vado in rete a vedere 1 - 2 sue riprese, anche incontri vecchi”.

Strategia, “sarà fondamentale la distanza, lui è uno che carica molto i colpi, se riesco ad accorciare ci sarà spazio per le mie combinazioni. Dovrò essere molto mobile per dare pochi punti di riferimento ed anche l’atteggiamento sarà importante, non restare fermo sui colpi, ma rimettere”.

Sei convinto che lui farà il match e non si comporterà come Thurman? “Anche se ha tecnica, e non è solo un picchiatore, ha il killer instinct, non penso che stravolgerà la sua boxe”.

Come giudichi le sue dichiarazioni improntate al rispetto: “penso sia una questione di personalità, non è spocchioso. In conferenza, l’ho detto anche ai giornalisti che dimostravano meno rispetto di lui, esortandolo a guardare avanti, a dopo il mio match. È una questione di rispetto, lui ha dichiarato che adesso è concentrato sul nostro incontro e non su cosa farà Brook ecc”.

Che Leonard vedremo in questa 3° trasferta americana? “Convinto per forza, e pronto a giocarmela tutta, alla mia età questa occasione chissà quando ricapita”.

Cosa vuoi dire ai tuoi tifosi, alle gente che ti vuole bene, “che mi sorprendo sempre per quanto sono benvoluto, anche dopo la sconfitta con Thurman le persone mi sono state vicino. A Firenze è una cosa particolare, ma anche a Cisterna lo sta diventando ed in Italia ovunque vada, le persone mi dimostrano affetto. Queste manifestazioni mi commuovono, mi fanno andare avanti, mi danno una spinta in più”.

La tua prima reazione alla scomparsa di Alì? Leo ha conosciuto il più Grande alle Olimpiadi di Atlanta, “un sincero dispiacere, anche pensando a quello cha ha sofferto, una cosa che ti tocca. E’ andato via una leggenda, una persona importante”.

Le 4 chiacchiere sono finite, rimetto l’attrezzatura nella borsa, vedo lo schermo davanti a me e Leo che si allontana con la moglie Giuliana ed i figli Andrè e Frida che pazientemente ci hanno aspettato, e penso: ma come fa uno così a sorprendersi che poi la gente gli vuole bene?

PS: Un caro ringraziamento all’Accademia Pugilistica Fiorentina che prima dell'intervista mi ha permesso di allenarmi nella propria palestra, con Leonard e gli altri ragazzi del gruppo.

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