Bracconaggio sull'Arno: controlli dei carabinieri sui pescatori

Vi è l’obbligo di rilascio immediato del pescato (modalità no-kill) ad eccezione delle specie siluro e pesce gatto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 agosto 2018 08:07
Bracconaggio sull'Arno: controlli dei carabinieri sui pescatori

Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Empoli (FI), unitamente al Comando Stazione Carabinieri di Cerreto Guidi e alle Guardie giurate del WWF Italia, hanno effettuato servizi miranti a contrastare il fenomeno del bracconaggio ittico, attività che ha coinvolto i Carabinieri forestali a livello nazionale, a seguito dell’emergenza bracconieri sul fiume Po.

La pratica illegale, che sta progressivamente depauperando le acque di moltissimi fiumi e canali in tutta la pianura padana, si è allargata ad altre Regioni, da qui la necessità di pianificare controlli serrati.

Da inizio giugno sono stati dunque effettuati numerosi servizi di controllo lungo l’Arno in comune di Cerreto Guidi.

Considerato che in località Bassa è presente una briglia che ostacola la libera risalita della fauna ittica e produce, in particolare durante i mesi estivi, una consistente concentrazione di pesce a valle della stessa, in particolare del Muggine (Cefalo calamita), la Regione Toscana ha istituito nel febbraio scorso la Zona di Protezione, che si estende su entrambe le rive dell’Arno, dalla pescaia in località Bassa a valle per 450 metri fino alla confluenza con il Rio Carigana. Vi è l’obbligo di rilascio immediato del pescato (modalità no-kill) ad eccezione delle specie siluro e pesce gatto.

I controlli proseguiranno per tutto il periodo della presenza dei muggini.

L’attività dei Carabinieri forestali rientra tra i compiti di vigilanza e controllo sulla pesca nelle acque interne, al fine di verificare il rispetto della normativa del settore, previsti dalla Convenzione con la Regione Toscana.

Anche l’invaso del Bilancino è oggetto di controlli mirati ma si è registrato una riduzione delle pratiche illegali con la gestione del lago da parte della FIPSAS (Federazione Italiana pesca sportiva e attività subacquee) che oltre a curare la corretta fruibilità della zona nel rispetto del disciplinare di pesca, coordina anche l’importante attività di vigilanza ittica sia diurna che notturna, con l’ausilio delle guardie ittiche volontarie.

L’attività alieutica può essere esercitata nella "Zona a Regolamento Specifico Invaso di Bilancino" esclusivamente dai pescatori muniti di licenza ed in possesso di un apposito permesso giornaliero di accesso oppure di un tesserino annuale.

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