Grande successo per l'iniziativa che ha visto anche i giornalisti toscani mettersi al lavoro assieme ai piccoli. Sabato 26, e domenica 27 settembre il Giardino dell''Orticoltura ha ospitato la quarta edizione della manifestazione che quest'anno ha messo al centro il tema del seme. L'evento, patrocinato da Città metropolitana e Comune di Firenze, ha offerto un ricco programma di spettacoli, laboratori ed incontri.In vista dell'evento abbiamo intervistato alcuni protagonisti che hanno raccontato trucchi e segreti per mangiare sano, fare movimento in modo corretto, gestire gli animali domestici ed ancora scoprire l'affettività.
La redazione di Nove da Firenze ha offerto a bambini e genitori l'OrtoShow, un laboratorio creativo con al centro l'orto domestico. Abbiamo personalizzato una cassetta di legno (uso frutta e verdura) da usare poi come contenitore per le piante aromatiche fornite dall'Azienda Agricola L'Elce, ciascuna provvista dell’apposito cartellino descrittivo della specie e provenienza biologica.
Presso lo stesso stand i colleghi ed amici di Arga Toscana, giornalisti esperti della filiera agroalimentare hanno parlato di farine e grani antichi ai bambini, insegnando loro a far la pasta dopo averli muniti di piccoli grembiuli e dotati del materiale necessario: ingredienti, spianatoia, matterello e spatole in plastica. Dopo la vestizione una breve spiegazione sul grano per toccare e annusare alcune tipologie di grano e farine. Poi il posizionamento della farina sulla spianatoia e l'inserimento degli ingredienti.
Impastamento, breve riposo della pasta ed una ulteriore spiegazione sui prodotti a base di farina quali pane, pasta e merendine.L'occasione ha permesso al mondo della comunicazione di interagire con il lettore di oggi e di domani, di confrontarsi sui temi della biodiversità e la conservazione della tradizione agricola locale e su quelle che sono le reali necessità facilmente riscontrabili in una famiglia comune che sempre più guarda al rispetto dell'ambiente, ma occorre superare un ostacolo culturale dovuto ad anni di consumismo smisurato e poco sostenibile.
