Bici in corsia preferenziale: l’assessore Giorgetti ha incontrato i sindacati

Servirebbero corsie più larghe? Prossimo appuntamento i primi di settembre. Un percorso ciclabile unirà il Valdarno fiorentino e la Valdisieve

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 agosto 2014 23:10
Bici in corsia preferenziale: l’assessore Giorgetti ha incontrato i sindacati

Si è tenuto stamani nella sede dell’assessorato alla Viabilità l’incontro tra l’assessore ai Lavori pubblici, viabilità e trasporto pubblico locale Stefano Giorgetti e le sigle sindacali di Ataf: al centro della discussione l’apertura in via sperimentale di alcune corsie preferenziali riservate agli autobus anche al passaggio delle biciclette. “Si è trattato di un incontro positivo - ha detto l’assessore Giorgetti - nel corso del quale ci siamo confrontati sulle problematiche sollevate dai sindacati sull’apertura alle biciclette di cinque corsie preferenziali: ovvero in via Guido Monaco, via Ponte alle Mosse, viale Ponte di Mezzo, via Sestese e via della Scala”.

“L’apertura è stata decisa per garantire la sicurezza dei ciclisti - ha spiegato Giorgetti -. Si tratta infatti di strade con corsie di marcia parallela, preferenziale e non, dove adesso col nuovo provvedimento i ciclisti possono viaggiare senza trovarsi in mezzo ad auto e autobus. I ciclisti possono viaggiare solo in queste cinque corsie preferenziali dedicate al trasporto pubblico. In tutte le altre la circolazione non è consentita”. Durante l’incontro i sindacati hanno presentato all’assessore suggerimenti e modifiche per il passaggio delle bici nelle cinque preferenziali al centro della discussione: “Li prenderemo tutti in considerazione, verificheremo la fattibilità, faremo degli approfondimenti - ha concluso - e ci incontreremo di nuovo i primi di settembre per definire insieme la questione”.Per la questione delle 6 corsie Ataf aperte alle bici l'Associazione Città Ciclabile, che non ha sollecitato questa novità, ribadisce la necessità di un piano generale per la mobilità ciclistica, che parta dalla constatazione che tutto lo spazio stradale disponibile è stato saturato dai mezzi a motore soprattutto privati, con relativi intasamenti e inquinamento, e che quindi bisogna incentivare un mezzo come bici, che richiede pochissimo spazio, che non inquina e che rende le strade più sicure per tutto grazie alla sua velocità "slow".

A titolo sperimentale e per venire incontro alle rimostranze dei sindacati degli autisti Ataf si potrebbero allargare un po' le corsie Ataf coinvolte nell'esperimento, sottraendo un po' di spazio alle parallele corsie dei mezzi privati a motore, in modo che i bus Ataf possano più agevolmente sorpassare una bici senza dover superare la linea di demarcazione. Questo provvedimento affermerebbe anche il principio di una necessaria ridistribuzione dello spazio stradale, attualmente tutto fagocitato dai mezzi a motore, che consideri anche il ruolo svolto dalle bici affinché sia evitata la paralisi totale dal traffico.

Una paralisi che sicuramente si verificherebbe se il 10% di cittadini che la usano per gli spostamenti quotidiani, clamorosamente salito al 15% durante i Mondiali regalandoci una città più vivibile, si muovesse a motore come gli altri.Il Comune di Pontassieve si è fatto promotore come soggetto capofila insieme ai Comuni di Rignano sull’Arno, Figline Incisa Valdarno e Reggello per progettare una pista ciclopedonale lungo l’Arno che dal Centro commerciale The Mall di Leccio nel Comune di Reggello arriverà fino alla stazione di Sieci. La Regione Toscana ha recentemente pubblicato un bando per la costituzione del “Sentiero della Bonifica dell’Arno”,ossia un sistema integrato di itinerari ciclopedonali lungo il tracciato del fiume per favorire l’interconnessione con sistemi di ciclomobilità urbana e con i maggiori attrattori turistici commerciali della zona.

Un bando che darà l’opportunità di poter finanziare un’opera che risulterebbe innovativa e di grande importanza per il sistema di mobilità dell’intero territorio. Un’opera che si estenderebbe per 22 km e che darebbe nuove opportunità turistiche e nuove soluzioni ecologiche anche per i residenti. Un’occasione che il Comune di Pontassieve in accordo con le altre amministrazioni ha deciso di provare a cogliere realizzando un progetto che ha come obiettivi la mobilità, la qualità urbana, la difesa del territorio.

L’i dea della bicicletta come mezzo per muoversi – spiega il Sindaco Monica Marini - rappresenta uno strumento per promuovere la qualità della vita e la sostenibilità ambientale e oltretutto con questa opera sarebbe possibile restituire alla collettività la fruizione del fiume Arno, un’importante risorsa. Abbiamo già consegnato il progetto preliminare e attendiamo con fiducia che questa nostra proposta progettuale abbia un riscontro positivo” Per il territorio di Pontassieve si tratterebbero di 5,5 km che dal Parco Fluviale arriverebbero alla stazione di Sieci costeggiando tutto l’Arno evitando a ciclisti e pedoni di percorrere strade ad alta intensità di traffico.

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