Bekaert: la Cgil chiede la proroga della cassa integrazione

Calosi (Fiom Cgil Firenze) “Il tempo stringe. Uno stabilimento vuoto e 220 lavoratori che si vedono cancellato il proprio posto di lavoro non sono l'Italia viva ma la carne viva". Liberati (Filcams Cgil) sul bando per le mense comunali: "Ci aspettavamo passi in avanti su Articolo 18 e clausole sociali”

Redazione Nove da Firenze
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18 settembre 2019 16:28
Bekaert: la Cgil chiede la proroga della cassa integrazione

Firenze, 18-9-2019 - "La politica si è dimenticata dei lavoratori Bekaert. Ora che il Governo si è insediato ci aspettiamo non solo la convocazione al tavolo ministeriale, ma risposte concrete circa gli interessamenti al progetto di reindustrializzazione del sito di Figline Valdarno, che erano stati palesati anche nell'ultimo incontro svoltosi a luglio scorso". Lo sottolinea Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Firenze, che prosegue: "Restano solo tre mesi alla data di scadenza della cassa integrazione per cessazione di attività, un periodo che rischia di non essere sufficiente per affrontare un percorso che renda di nuovo efficiente e produttiva la fabbrica, per questo chiediamo sin d'ora al Ministero del Lavoro la proroga della cassa integrazione.

Diversamente, le responsabilità della perdita di oltre duecento posti di lavoro - e dell'impoverimento economico ed industriale del territorio - saranno di coloro che non si sono adoperati per salvaguardare l'occupazione ed una realtà produttiva strategica per il Valdarno. Uno stabilimento vuoto e 220 lavoratori che si vedono cancellato il proprio posto di lavoro non sono l'Italia viva ma la carne viva, ferita da un Paese che non è in grado di tutelare i cittadini e progettare una politica industriale degna di questo nome.

Noi siamo pronti a fare la nostra parte", conclude Calosi.

La stessa Cgil esprime perplessità sul futuro delle mense di Firenze. Filcams Cgil di Firenze, all'indomani dell'uscita del bando di gara delle mense scolastiche del Comune di Firenze, esprime il proprio punto di vista rispetto al contenuto del bando stesso."Da una parte - sottolinea Chiara Liberati Filcams Cgil Firenze - rileviamo positivamente un apprezzabile avanzamento nel contrasto al massimo ribasso. Dall’altra ci aspettavamo un ulteriore passo in avanti anche per quanto riguarda la possibilità di inserire garanzie ancora più stringenti volte al mantenimento dei livelli occupazionali e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ivi compreso le tutele contro i licenziamenti illegittimi di cui all'art.

18 dello Statuto dei Lavoratori. Il protocollo sottoscritto tra il Comune di Firenze e le organizzazioni sindacali sul tema degli appalti, richiamato anche nel comunicato dei giorni scorsi dall’amministrazione comunale, identifica la qualità del lavoro come un elemento essenziale per garantire una buona qualità del servizio e riconosce quindi l’obiettivo comune del mantenimento dell'occupazione, dei trattamenti e dei diritti in essere delle lavoratrici e dei lavoratori. La Filcams Cgil di Firenze vigilerà affinché il processo di successione di appalto rispetti negli effetti quanto sottoscritto nel protocollo e si adopererà in ogni modo affinché questi obiettivi di tutela vengano realizzati per tutte le maestranze", conclude Chiara Liberati Filcams Cgil Firenze.

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