Bartali compie 100 anni, il web scopre che è morto

Le stranezze del web possono manifestarsi un giorno d'estate ricordando Ginettaccio

Antonio
Antonio Lenoci
19 luglio 2014 16:21
Bartali compie 100 anni, il web scopre che è morto

La Toscana, Firenze, Ponte a Ema ricordano Gino Bartali che avrebbe compiuto 100 anni, e li avrebbe portati benissimo. Nasceva il 18 luglio del 1914.Il 18 luglio 2014 la notizia più letta su Nove da Firenze il cui sconfinato archivio affonda fin negli anni '90 è stata: "Morto oggi Gino Bartali", battuta alle 17 di venerdì 5 maggio del 2000.Sarà stato il flusso dei dati, sarà stata la beneamata "indicizzazione", sarà che qualcuno ci è finito volutamente.. le vie della rete, digiti un nome e scopri una storia, passata oppure sempre attuale.

Una storia, la nostra, che non fa mai male ricordare.Nella sede del Quartiere 3, la festa per l’85° compleanno di Bartali se la ricordano in tanti, un punto di riferimento di quelli che Matteo Renzi avrebbe detto "Ecco il vero sindaco di Firenze". La morte del campione, a Firenze, è stata vissuta così:Il sindaco Leonardo Domenici scriveva: "Per i fiorentini parlare di Bartali significa pensare ad una ‘leggenda’.

Non riesco a immaginare che una figura come “Ginettaccio” non sia più con noi. Da qualche tempo abbiamo confermato l’impegno dell’Amministrazione Comunale per il museo in suo onore dove saranno raccolti gli oggetti più significativi della carriera del campione: biciclette, maglie, coppe, trofei, foto e ritagli di giornale. Un atto doveroso della città di Firenze per uno dei suoi più grandi campioni".

Il Consiglio comunale di Firenze esprimeva il suo grande cordoglio: "Va presto realizzato il museo al quale Gino teneva molto - diceva il Presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca - purtroppo Bartali è stato profeta perché anche a me personalmente ha più volte ripetuto “questo museo lo farete dopo che sono morto”. Il consigliere Massimo Pieri proponeva di istituire un premio speciale alla sua memoria da abbinare al Giro d’Italia.

  Federico Tondi diceva : "La vittoria al Tour de France del 1948 è da tutti unanimemente ricordata come l’avvenimento che salvò l’Italia dalla guerra civile - e proponeva - di intitolare alla memoria di Bartali il Velodromo di Firenze che sarà presto ristrutturato". Massimo Mattei, vicecapogruppo dei Ds chiedeva che "Senza far passare troppo tempo una strada di Firenze venga intitolata ad uno dei più grandi ciclisti della storia di questo meraviglioso sport".

 Luca Pettini era d’accordo per intitolare a Bartali una strada di Firenze. "Le grandi doti umane prima ancora che sportive di Bartali - diceva il Vice Presidente della Commissione sport Graziano Grazzini - hanno segnato Firenze di cui il mitico “Ginettaccio” è stato ambasciatore. Gli siamo grati con la consapevolezza che Firenze ed il mondo hanno urgente necessità di uomini come lui". Gaia Checcucci: "Bartali è stato anche un esempio di “fiorentinità. Al di là di tutte le iniziative che saranno realizzate da subito sarebbe giusto dare un sostegno al museo che porta il suo nome".

 Vittorio Foti proponeva che "il Comune di Firenze premi con una medaglia il vincitore della tappa del Giro d’Italia che passerà in Toscana". 

L'assessore allo sport del Comune di Firenze, Eugenio Giani diceva: "Apprendo che è venuto a mancare Gino Bartali, un uomo che costituiva per i fiorentini l’emblema della storia sportiva di questo secolo. Una persona di grandi qualità umane oltrechè sportive. Un atleta che ha identificato i propri successi con situazioni delicate della storia del nostro Paese. Accanto a questo mi preme sottolineare l’attaccamento a Firenze e al quartiere di Ponte a Ema dove Bartali era nato. Proprio lì sorgerà il museo della storia del ciclismo e della bicicletta che porterà il suo nome".Quello stesso museo che ha visto celebrare i 100 anni del campione toscano.

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