Barriere architettoniche: il quadro dell’assessore Ceccarelli

Romanelli (Sel): "Grazie allo stimolo della campagna #vorreiprendereiltreno abbiamo il polso della situazione. Che non è adeguata agli obiettivi di civiltà che una regione come la Toscana dovrebbe porsi". "Gravemente arretrata la situazione dei Comuni Toscani, che talvolta manco rispondono ai questionari della Regione, oppure non hanno elaborato i piani di messa a norma"

Redazione Nove da Firenze
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24 settembre 2014 23:13
Barriere architettoniche: il quadro dell’assessore Ceccarelli

Firenze– Sono 68 i Comuni toscani che sicuramente hanno elaborato un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. A spiegarlo è stato l’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli, che ha risposto in aula a un’interrogazione in materia presentata dal consigliere Mauro Romanelli (Gruppo Misto). Ceccarelli ha detto che durante l’ultimo monitoraggio del marzo scorso sono stati distribuiti questionari ai Comuni toscani: 176 hanno risposto, 111 no.

Fra quelli che hanno risposto, solo 68 hanno già elaborato il Peba, mentre 22 lo stanno facendo. La Regione, per l’eliminazione delle barriere architettoniche, prevede attualmente lo stanziamento complessivo, su diversi capitoli, di 5 milioni di euro per il 2014, 2 per il 2015 e 2 per il 2016. Per quanto riguarda l’accessibilità di treni e stazioni ferroviarie, l’assessore ha spiegato che sono cinque le stazioni toscane sprovviste di impianti per l’accessibilità di persone a mobilità ridotta: Campiglia Marittima, Figline Valdarno, San Giovanni Valdarno, Terontola Cortona, Massa Centro.

In tutte le stazioni è prevista la costruzione di ascensori in tempi variabili tra il 2015 e il 2017. Sono invece in media 302 i treni in circolazione attrezzati per i disabili, cioè circa il 40%. “Però Trenitalia – ha detto Ceccarelli – dispone di materiale di scorta attrezzato che può essere utilizzato in maniera flessibile su richiesta”. L’obiettivo, con il nuovo contratto di servizio, è quello di arrivare fino al 75% per cento di treni in circolazione accessibili. Quanto invece al trasporto su gomma, nella gara unica “sono richiesti investimenti sostanziali per il rinnovo del parco bus, che dovranno essere attrezzati per garantire l’accesso alle persone disabili”.

"Stamani in Consiglio Regionale, l'Assessore Ceccarelli ha risposto con dati dettagliati ed esaurienti, e di questo lo ringrazio, ad una mia interrogazione sullo stato dell'arte in Toscana riguardo alle barriere architettoniche che impediscono la mobilità alle persone disabili, interrogazione che abbiamo fatto sollecitati dalla campagna #vorreiprendereiltreno e dall'incontro col giovane disabile, autore della campagna stessa, Iacopo Melio" - riferisce il Consigliere Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli. "Rispondendo all'Assessore Ceccarelli, ho intanto ringraziato Iacopo per questo sollecito importante che ha fatto a tutta la politica toscana e enazionale, e ho commentato che, come purtroppo ci attendevamo, i dati dimostrano che lo stato attuale delle cose non è all'altezza degli obiettivi di civiltà che una Regione come la Toscana dovrebbe porsi". "Certamente vi è uno sforzo della Regione per migliorare le cose: nel nuovo contratto di servizio ci si pone l'obiettivo di portare dal 40%(302 treni) al 75% il numero dei treni regionali attrezzati per le persone disabili , così come è importante che nel bando della gara unica per il trasporto pubblico su gomma siano richiesti "investimenti sostanziali per il rinnovo del parco bus, che dovranno essere attrezzati per garantire l'accesso alle persone disabili", come testualmente scritto nella risposta dell'Assessore Ceccarelli. "L'elemento più inquietante riguarda il Peba, Piano Abbattimento Barriere Architettoniche dei Comuni della Toscana.

Dal monitoraggio effettuato lo scorso Marzo, risulta che su 287 comuni ben 111 non abbiano nemmeno risposto al questionario della Regione che effettuava il monitoraggio di Legge, mentre tra i 176 che hanno risposto 68 hanno già eleborato il piano (il che non vuol dire averlo finanziato, e meno che mai iniziato ad attuarlo), 22 lo stanno facendo, e, si deduce, 86 siano a livello zero". "Così come gli stanziamenti della Regione, 5 milioni per il 2014, due ciascuno per il 2015 e il 2016, sono largamente inadeguati". "Ci sembra che si possa e si debba fare molto di più, e considerare anche questa un'altra grande opera utile e rpioritaria, che andrebbe anteposta a trafori, autostrade e mega-aereoporti, che rischiano di diventare grandi cattedrali nel deserto: un deserto di inciviltà e di disuguaglianza" - conclude Romanelli

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