Bancomat clonati a Firenze: i consigli dei Carabinieri

Dispositivi per il furto dei codici applicati nel cuore di Firenze, taroccato Bancomat in piazza Duomo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2015 18:15
Bancomat clonati a Firenze: i consigli dei Carabinieri

Nel corso dello scorso week end i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze, su segnalazione di alcuni cittadini, hanno rinvenuto e sequestrato dei dispositivi elettronici applicati su un distributore dell’Istituto di Credito Chianti Banca, in piazza del Duomo, nonché su altri due bancomat installati presso un’enoteca ed una farmacia, anch’essi in pieno centro storico. L’intento degli ignoti malfattori era quello di carpire i codici identificativi delle carte di malcapitati cittadini e turisti per poi utilizzarli in maniera fraudolenta.

Gli apparati sequestrati, presumibilmente riconducibili ad un'unica mano, per quanto di fattura artigianale, avrebbero potuto trarre in inganno tutte quelle persone che, per distrazione o fretta avrebbero utilizzato quei distributori bancomat per ritirare del contante. Sono in corso degli accertamenti risalire agli autori delle tentate truffe. Nella circostanza, è utile rammentare alcuni semplici accorgimenti che possono scongiurare il fastidioso contrattempo. In particolare, si raccomanda prima di iniziare un’operazione di prelevamento di controllare l’integrità del dispositivo, facendo attenzione che la tastiera e l’apposita fessura dove inserire la carta non presentino manomissioni, segni di effrazione o applicazioni posticce.

Nella maggior parte dei casi di clonazione, infatti, i ladri di dati informatici applicano, in sostituzione o in aggiunta, delle tastiere e delle bocchette simili agli originali ma dotate di lettori di banda magnetica e dispositivi in grado di “rubare” il codice segreto (cosiddetto skimmer). Altra raccomandazione: avere sempre cura di proteggere da occhi indiscreti (umani ed elettronici) il codice segreto della tessera coprendo la tastiera nel momento della digitazione, poiché, non di rado all’interno del portalampada o dei supporti laterali del bancomat vengono inserite delle microtelecamere utilizzate per registrare il codice segreto.

In evidenza