Banche: nuovo progetto di fusione nel credito cooperativo toscano

​Bcc del Mugello, Bcc di Impruneta-Banco Fiorentino e Bcc di Signa a conclusione delle trattative

Nicola
Nicola Novelli
13 ottobre 2015 15:31
Banche: nuovo progetto di fusione nel credito cooperativo toscano

Bcc del Mugello, Bcc di Impruneta-Banco Fiorentino e Bcc di Signa, a seguito delle deliberazioni dei rispettivi consigli d’amministrazione, hanno sottoscritto una lettera di intenti che pone come obiettivo la loro aggregazione in un’unica banca di credito cooperativo.

Il nuovo soggetto sarà espressione dell’unione di tre realtà storicamente radicate: con il preciso intento di costruire una banca più forte. Pare quasi la risposta all'altra operazione, con cui nei giorni scorsi ChiantiBanca Credito Cooperativo ha inglobato BCC Banca di Pistoia e di BCC Area Pratese.

Il nuovo soggetto da circa 1,2 miliardi di euro di raccolta, 1 miliardo di impieghi, molto patrimonializzato (100 i milioni di euro di patrimonio libero), con oltre 250 dipendenti e 29 sportelli (11 Bcc Mugello, 9 rispettivamente Bcc Signa e Bcc Impruneta-Banco Fiorentino). Da Firenzuola fino alla Piana Fiorentina; dal Chianti alle nobili colline di Firenze, fino a Scandicci e allo stesso capoluogo regionale; dall’area delle Signe all’Empolese, fino al comprensorio pisano del cuoio. I tre istituti di credito cooperativo, consapevoli che si tratta di una grande opportunità da cogliere in questa fase di innovazione dell’intero sistema, ribadiscono che i soci, i collaboratori e le realtà locali saranno al centro del progetto di aggregazione e di sviluppo nella banca che nascerà.

La banca si candida a rappresentare il contraltare del nuovo polo chiantigiano in seno alla Federazione BCC, fungendo da punto di riferimento per il mondo del credito cooperativo che politicamente faceva riferimento a Lapo Pistelli, ma in fase di rivoluzione a causa dell'escalation di ChiantiBanca, si dice campione della cordata renziana.

Per quanto riguarda i passaggi, adesso inizia l’attività di analisi funzionale alla definizione del piano industriale. Che prima dovrà essere approvato dai tre cda, poi passerà al vaglio dell’organo di vigilanza (Banca d’Italia) e infine andrà all’approvazione delle rispettive assemblee straordinarie dei soci. “Abbiamo fatto un passo importante e storico – sottolineano i presidenti di Bcc Mugello Paolo Raffini, Bcc Impruneta-Banco Fiorentino Stefano Romanelli, Bcc Signa Maurizio Rugi – ma siamo soltanto all’inizio del lavoro”. “L’obiettivo comune che ci siamo posti – evidenziano – è migliorare senza snaturarsi; nella decisione hanno pesato molto le comuni identità, i valori condivisi e la certezza che a questo importante rafforzamento patrimoniale ed economico corrisponderà un altrettanto significativo incremento del legame con i soci e con la clientela”.

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