Banca Etruria: la manifestazione del Codacons a Roma

Oggi il Sindaco Nardella a Mix24 in merito al Ministro Boschi. Donzelli (Fratelli d'Italia): "Rossi chiarisca i rapporti con la società che affidò la consulenza a Nataloni: soldi risparmiatori per finanziare gli amici del Pd?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2016 23:30
Banca Etruria: la manifestazione del Codacons a Roma

Colpo di scena nel corso della manifestazione dei risparmiatori organizzata oggi a Roma davanti la sede della Consob. Il Codacons e alcuni comitati dei risparmiatori traditi sono stati ricevuti dal direttore generale Consob, Angelo Apponi, e dal presidente Giuseppe Vegas in videoconferenza da Milano, per esporre la disperazione degli investitori e chiedere misure che aiutino i risparmiatori coinvolti nel decreto salva-banche a recuperare i soldi perduti. Nel corso dell’incontro, la Consob ha chiesto al Codacons di inviare casi specifici relativi ad esposti individuali di singoli risparmiatori in merito al collocamento delle obbligazioni, e ha accolto la richiesta avanzata dall’associazione di eseguire ispezioni presso Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife, anche procedendo all’esito per quanto riguarda Banca Etruria di azione di nullità dei bilanci dal 2010 al 2014. Nello specifico la Consob si è impegnata a raccogliere la documentazione sulle illegalità nel collocamento dei titoli ai risparmiatori, che potrà essere poi utilizzata nei tribunali ai fini del risarcimento da parte degli investitori delle 4 banche. Riguardo alla speranza di riavere i soldi perduti, la Commissione ha ricordato che è questione meramente politica l’aumento del fondo di solidarietà, non di competenza Consob.

“Siamo preoccupati perché in passato non è stato fatto tutto il possibile per tutelare i risparmiatori – afferma il Presidente Carlo Rienzi al termine dell’incontro – e speriamo che ora alle parole seguano i fatti, al fine di fornire agli investitori maggiori strumenti di tutela per riavere indietro i propri soldi”.

Infine Il Codacons ha depositato nelle mani dei vertici Consob un nuovo esposto relativo stavolta al caso di Veneto Banca.

La Boschi non fu la sola (a chiedere le dimissioni della Cancellieri), ci furono molti altri, ricordo lo stesso presidente Renzi. Io avevo espresso perplessità sulle dimissioni della Cancellieri, però devo dire che sia io, come la Boschi e come tutti, alla fine accettammo le indicazioni del presidente Letta, lo ricorderanno tutti, il quale disse che era in gioco la fiducia di tutto il governo, e ci adeguammo alle decisioni della maggioranza e questo credo che valga ancora oggi”.

Parlando del caso della Banca Etruria, risponde così il sindaco di Firenze Dario Nardella a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 quando gli viene ricordato come in Parlamento a parlare e a richiedere le dimissioni della Cancellieri era stata all’epoca la Boschi. Ed a Minoli che insiste sul fatto che la frase dell’epoca della Boschi (“Io al suo posto mi dimetterei”, ndr) possa aprire oggi a degli interrogativi sulle sue dimissioni risponde: “Ogni caso ha una storia a sé, io non trovo che si possano fare dei paralleli”.

"Negli ultimi due anni la Regione Toscana ha erogato alla Td Group, società perquisita nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Arezzo su Banca Etruria, almeno 850mila euro per forniture e formazione nel campo della digitalizzazione telematica. Alla luce della consulenza per ottenere finanziamenti dalla banca che sarebbe stata pagata da Td Group allo studio commercialisti di Luciano Nataloni, ex consigliere dell'istituto di credito oggi indagato, il Presidente della Regione Enrico Rossi chiarisca i rapporti che ci sono fra la società e la Regione Toscana.

Non vorremmo che i finanziamenti di Banca Etruria a Td Group, che hanno contribuito al crack pagato con i soldi dei risparmiatori, fosse servito a finanziare le attività dei dirigenti del Partito democratico". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Toscana Giovanni Donzelli, che sul tema ha presentato un'interrogazione alla giunta regionale per chiedere se "se nella partnership con la Regione Toscana la Td Group ha avuto collaborazioni economiche e, in caso di risposta affermativa, di quale entità e in quante e quali circostanze questa partnership si è sostanziata" e "a quanto ammonti, in totale, la cifra erogata negli ultimi dieci anni dalla Regione Toscana per beni, servizi, o qualsiasi altra fornitura". "A quanto pare sono molto forti i legami fra il Pd e la Td Group, la cui sede è stata visitata in campagna elettorale da alcuni esponenti della sinistra - sottolinea Donzelli - occorre fare luce completa sul giro economico, in particolare sulla destinazione deI 5,6 milioni che sarebbero stati erogati da Banca Etruria, e che avrebbero così contribuito a causare la perdita dei risparmi per migliaia di persone.

Mentre la Magistratura indaga sul conflitto d'interessi enorme che esiste fra Nataloni, Rosi e le aziende fra i cui soci figurano anche esponenti vicini al cerchio renziano, dal padre Tiziano Renzi al primo finanziatore Andrea Bacci - conclude Donzelli - è doveroso che la Regione e il Partito democratico spieghino quali siano i loro legami con questa società". 

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