Banca d'Italia: in fase finale la procedura di cessione delle nuove banche

A Banca Etruria un aiuto dal Csm. Un tavolo regionale per la gestione delle crisi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2016 23:04
Banca d'Italia: in fase finale la procedura di cessione delle nuove banche

Ha inizio, da parte di Banca d’Italia, la fase finale di vendita delle quattro banche, Nuova Banca delle Marche Spa, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio Spa, Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa e Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa. Nel rispetto dei termini previsti dalla procedura per la cessione delle good bank, sono pervenute tre offerte economiche impegnative. Le offerte verranno analizzate dagli Advisor.

Sul caso dell’archiviazione del procedimento relativo al procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, titolare dell'inchiesta su Banca Etruria e destinatario di un incarico di consulenza per Palazzo Chigi, decisa giovedì dal Csm, i risparmiatori vogliono vederci chiaro. Il Codacons – che rappresenta migliaia di risparmiatori della banca che attraverso l’associazione hanno avviato azioni legali per recuperare le obbligazioni Etruria azzerate – ha infatti presentato questa mattina una istanza d’accesso al Consiglio Superiore della Magistratura, finalizzata a ottenere copia dell’intera documentazione che ha portato i giudici a decidere per l’archiviazione del caso. Abbiamo chiesto al Csm di fornirci l’intero dossier relativo al procedimento Rossi – spiega il Codacons – Vogliamo infatti capire le motivazioni che hanno spinto il Csm ad archiviare la vicenda, e crediamo sia doveroso nei confronti di migliaia di risparmiatori rovinati da Banca Etruria, garantire massima trasparenza su tutti gli atti della vicenda.

Nel caso in cui la nostra richiesta dovesse essere respinta, sarà inevitabile un ricorso al Tar per accedere alla documentazione.

Regione e sindacati del settore creditizio (Fisa Cgil, First Cisl e Uilca Uil) hanno firmato martedì a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze un protocollo d'intesa di durata triennale per creare un tavolo-laboratorio permanente di confronto e monitoraggio sui problemi derivanti dai processi di riorganizzazione degli istituti di credito. Alla firma sono intervenuti l'assessore con delega al credito Stefano Ciuoffo ed i rappresentanti delle tre sigle sindacali.

“Il tavolo che viene istituito con la firma di oggi è il primo del genere in Italia e può diventare un esempio e uno stimolo per creare una cabina di regia nazionale su un settore così delicato come il credito.”E’ il commento del segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza e della Segretaria regionale della First-Cisl Toscana Sabrina Mazzoncini “In un momento come quello attuale – ha aggiunto Cerza - con le banche nell’occhio del ciclone, e in una terra come la nostra, dove il credito è stato rivoluzionato ed è diventato terra di acquisizioni, è importante la decisione delle forze sociali e della Regione di aprire un tavolo permanente di confronto per condividere i problemi e svolgere approfondimenti sui processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendali in Toscana.

Lo scopo è quello di anticipare e gestire eventuali crisi che potrebbero avere ricadute sul prsonale e sul sitema del credtio alle PMI sul territorio.”“Sono tante le situazioni di difficoltà nelle nostre banche – ha detto Mazzoncini – mentre all’orizzonte c’è tutta la riorganizzazione del settore del credito cooperativo, con aggregazioni in vista che potranno creare anche dei problemi dal punto di vista occupazionale che andranno gestiti con grande attenzione. Ciò rende assolutamente indispensabile una iniziativa come quella che nasce oggi.”

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