Architetti, agronomi, geologi e ingegneri della Toscana si incontrano a Firenze

Per la prima volta per fare il punto sul ruolo delle professioni tecniche nell’uscita dalla crisi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2014 15:05
Architetti, agronomi, geologi e ingegneri della Toscana si incontrano a Firenze

Difficoltà di accesso al mercato dei lavori pubblici, difficoltà per i neolaureati, crisi dell'edilizia. Ma anche rischio idrogeologico e messa in sicurezza degli edifici. Per parlarne si incontrano, per la prima volta, tutti insieme architetti, agronomi, geologi e ingegneri della Toscana. «La problematica dei rapporti tra professioni tecniche e mercato dei lavori pubblici potrebbe apparire tema settoriale, quasi lobbistico, rigorosamente ristretto agli addetti ai lavori. Ma così non è», commenta Maria Teresa Fagioli presidente dell'Ordine dei Geologi della Toscana.

«Basti pensare alla difficoltà dei neolaureati per inserirsi nel mondo del lavoro, alla contrazione del settore edilizio ad alle sue gravi conseguenze occupazionali, all’urgenza di por mano alla manutenzione idrogeologica del territorio, alla miriade di edifici pubblici da mettere in sicurezza ed alla necessità di farlo efficientemente e con trasparenza». L'iniziativa si chiama “Focus sul Mercato dei Lavori pubblici” e si terrà il 21 marzo a Firenze presso l’auditorium “Cosimo Ridolfi” (concesso a titolo gratuito dalla Banca CR Firenze) in via Carlo Magno, 7. I professionisti toscani si trovano per confrontarsi su argomenti come la determinazione dei compensi, l’abrogazione delle tariffe e il recente dl 143/2013.

Si parlerà della situazione attuale, delle motivazioni che hanno portato all’introduzione dei parametri per le valutazioni delle prestazioni professionali e di come questi parametri devono venir utilizzati, della trasparenza e responsabilità nei processi produttivi. Si parlerà anche di pianificazione e gestione sostenibile dell’ambiente e del sistema agro-forestale. «I lavori pubblici sono spesso stati, nei momenti di crisi, il volano più efficace per far ripartire una economia inceppata, e le professioni tecniche sono, di fatto, i cuscinetti portanti di tale volano.

Non considerarle adeguatamente è garanzia di nuovi inceppamenti», continua Fagioli. «Una famiglia che manda i figli all’università si attende ragionevolmente che i suoi sacrifici siano un investimento a lungo termine, ma solo un mercato trasparente, esigente e ben regolamentato degli sbocchi lavorativi dell’impegno accademico può garantire ciò». L'incontro sarà l'occasione per un dibattito e un confronto sinergico fra professionisti del settore lavori pubblici che, in un momento di crisi, scelgono modalità e strategie comuni per promuovere il concetto di attività professionale aggiornata, competitiva e trasparente. La mattinata inizierà con i saluti dei presidenti dell'Ordine della Toscana Maria Teresa Fagioli, e delle Federazioni regionali Toscane degli Ingegneri, Paolo De Santi, degli Architetti Elvio Cecchini, e degli Agronomi Paolo Gandi.

Al saluto del direttore della Cassa di Risparmio di Firenze, Giuseppe Morbidelli seguiranno gli interventi dei consiglieri dei Consigli Nazionali, Michele La Penna e Giovanni Cardinale per gli ingegneri, Paolo Cappadona per i geologi, Rino La Mendola per gli architetti, Mattia Busti per gli agronomi. I lavori saranno presieduti da Mauro Chessa presidente della Fondazione Geologi Toscana.

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