Banchi San Lorenzo, no al Vasariano, si pensa a via Martelli e via Cerretani

Il bancarellaio dove lo metto?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 marzo 2014 12:05
Banchi San Lorenzo, no al Vasariano, si pensa a via Martelli e via Cerretani

Il vicesindaco si è presentato a Palazzo Pitti dalla Soprintendente Marino con il progetto dei banchi sistemati sotto al Corridoio Vasariano: la risposta è stata negativa, si tratta di uno spazio vincolato ed utilizzato dai turisti in modo assiduo, impensabile trasformarlo in area commerciale. Dario Nardella ha sperato sino all'ultimo in una apertura. Indietro non è ammesso tornare: la decisione di Matteo Renzi deve essere rispettata, e poco conta se adesso recuperare spetta ad altri. Il Comune si è preso un altro po' di tempo per valutare alternative.

Ma ci sono ancora alternative? Prima di arrivare alle Cascine ci sarebbero la famigerata piazza Ghiberti (che diventa magicamente Largo Annigoni a seconda dell'uso) dove sarebbe dovuto traslocare il Mercato delle Pulci che ancora aspetta un restyling, poi c'è il Lungarno Pecori Giraldi già sede del mercato Multietnico poi dismesso, ci sarebbero le piazze come Santissima Annunziata o Santo Spirito. Una ipotesi per restare 'in zona' sarebbe via de' Martelli. Sotto le finestre di Eataly? Sembrerebbe di sì.

Lì dove i commercianti hanno atteso per anni di poter sistemare un dehor ricevendo come risposta sempre "picche"? Sembrerebbe di sì. Proprio dove si vede aprirsi la facciata del Duomo? In effetti.. però sembrerebbe di sì. I bancarellai sono oramai allo sbando, continuano ad aspettare notizie dai rappresentanti sindacali ma c'è chi si è autonomamente spostato di qualche metro andando ad occupare posti vuoti e chi ancora non ha riaperto visto che in piazza del Mercato Centrale manca il passaggio ed i turisti non acquistano più.

Piazza del Mercato Centrale, il contenitore inutilizzato, dimenticato, brutto e fatiscente che sarebbe stato lo sgabuzzino perfetto per stiparci le scatole del cambio di stagione o i regali orrendi che non puoi buttare, non subito almeno. Qualcuno dei possessori di licenza ha in mente di gettare definitivamente la spugna, se non fosse che da un banco ci campano dalle due alle quattro famiglie. Non ci raccontiamo favole. Il benessere dei bancarellai non è un tema avvincente, in un momento di crisi generale ciascuno guarda alla sopravvivenza della propria categoria, i più solidali alla tenuta dell'intero "Sistema Firenze" turistico, alberghiero, dei servizi.

Ciò che ha innescato l'attenzione è la cornice: piazze, luoghi storici, Firenze. Liberare la facciata di San Lorenzo per restituirla ai turisti e ai fiorentini. Liberare tutto il sagrato per lasciar passare il bussino elettrico (di ieri la notizia che Ataf sarebbe pronta a dismettere il parco elettrico perché troppo costoso) che collegherebbe via Cavour con Piazza dell'Unità d'Italia. Questo l'obbiettivo con il rischio di andare ad occupare luoghi ancor più rappresentativi perché, sarà un onore ma anche un onere, dove ti giri c'è qualcosa da tutelare. La sfida. Il vero nodo da sciogliere è dimostrare la capacità di una visione gestionale delle attività e degli spazi che offra della città una immagine ordinata e volenterosa di proiettarsi nel futuro trattenendo tutte le caratteristiche storiche che le sono necessarie, vitali.

Una buona notizia per gli ambulanti arriva dalla Regione Toscana: Sospendere per due anni le sanzioni a carico degli operatori del commercio su aree pubbliche (gli ambulanti) i cui Durc (Dichiarazione unica sulla regolarità contributiva) non risultino in regola. Lo prevede una proposta di legge, primo firmatario Ardelio Pellegrinotti (Pd) a cui seguono le firme dei consiglieri del Pd Ivan Ferrucci, Marco Remaschi, Lucia De Robertis e Gianfranco Venturi e dei consiglieri Pieraldo Ciucchi (gruppo Misto), Marta Gazzarri (Idv-Alde), Monica Sgherri (FdS-Verdi), Nicola Nascosti (Pdl), Marina Staccioli (FdI) Giuseppe Del Carlo (Udc) e Marco Taradash (Ncd). Secondo i proponenti, i due anni di sospensiva delle sanzioni – si va da 180 di sospensione della licenza per la prima infrazione accertata al ritiro della licenza in presenza della seconda infrazione – rappresentano un sostegno ad una categoria di operatori commerciali alle prese con gli effetti fortemente negativi della crisi economica. AntLen

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