“Firenze prima di Arnolfo” con Franek Sznura Città nuova, Città vecchia

Come si formarono i nomi delle strade, delle piazze e dei singoli edifici in una città diventata grande, per il tempo, e vero crogiolo di immigrati da tutta l’Italia e l’Europa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2014 16:52
“Firenze prima di Arnolfo” con Franek Sznura Città nuova, Città vecchia

Quinto appuntamento del ciclo di conferenze “Firenze prima di Arnolfo” con Franek Sznura e la Città nuova, Città vecchia. Progetti e protagonisti dell’urbanistica fiorentina fra XII e XIII secolo: martedì 11 marzo 2014, alle ore 17.00, presso il Centro Arte e Cultura a Firenze (Piazza San Giovanni 7), ingresso gratuito, senza prenotazione. Il ciclo, organizzato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sta riscuotendo un grandissimo successo di pubblico: nato da una proposta dello storico della viabilità Renato Stopani, coordinato da Mons.

Timothy Verdon, è la prima parte di un progetto biennale dedicato a questo tema. Franek Sznura, insigne professore all’Università di Firenze, affronterà il grande tema di come si formarono e mutarono i nomi delle strade, delle piazze e dei singoli edifici (XII-XIII secolo), in una città diventata grandissima (per il tempo) e vero crogiolo di immigrati da tutta l’Italia e l’Europa, che doveva offrire proprio attraverso quei ‘nomi’ gli indispensabili punti di riferimento mentali per chi vi cercasse servizi, funzioni, prodotti e merci. Ma l’intervento di Sznura si focalizzerà anche sul fenomeno della formazione, oltre alla ‘città delle torri’ sostanzialmente corrispondente al quadrilatero di origine romana (civitas vetus), dei primi nuclei di insediamenti industriali (tiratoi, gualchiere, mulini, mangani, purghi e tintorie) e delle prime esperienze (XI-XII secolo) di lottizzazioni per l’edilizia abitativa corrente (civitas nova). Sznura passerà poi ad analizzare il tipico contratto livellario ventinovennale, ripetuto in migliaia di casi, in particolare con riferimento alle tipologie edilizie abitative (case strette e lunghe), alla tendenziale ripetitività dei moduli, e al formarsi di legami di parrocchia e di vicinia attivi su molteplici piani, compresi quelli assistenziali e religiosi. Un’altra riflessione riguarderà i centri decisionali e gli interessi che indirizzarono le più antiche lottizzazioni, con particolare riferimento alla crescente presenza del Comune e alla dinamica fra questo e gli enti religiosi.

Prossimi appuntamenti del ciclo di conferenze: martedì primo aprile, Francesco Salvestrini e Il monachesimo a Firenze fra XI e XIII secolo. Dall’età della riforma ecclesiastica agli insediamenti della città comunale; martedì 29 aprile Marco Gamannossi e L’abbazia di Settimo a Firenze fra l’XI e il XIII secolo: testimonianze storiche-artistiche di un destino comune. Martedì 6 maggio Franco Cardini e L’immagine di una città non ancora unita; martedì 20 maggio Riccardo Chellini e le Questioni archeologiche e storiografiche sulla chiesa di Santa Reparata a Firenze: dalle origini paleocristiane all’età di Arnolfo.

Infine, martedì 3 giugno, L’arte di ricostruire graficamente i monumenti con Massimo Tosi.

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