Da Imu a Tasi, Petretto: “Una beffa può colpire i Comuni virtuosi”

L’assessore: “Dei 500 milioni inseriti nella Legge di Stabilità per reintrodurre le detrazioni prima casa, a Milano potrebbero arrivarne 80, a noi solo uno”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 febbraio 2014 14:55
Da Imu a Tasi, Petretto: “Una beffa può colpire i Comuni virtuosi”

“L'assessore al bilancio del Comune di Milano Francesca Balzani, rende noto di aver comunicato al presidente del consiglio comunale l'impossibilità di mantenere l'impegno di presentare in aula il bilancio preventivo 2014, adducendo l'incertezza riguardo alle entrate dell'ente, legate alle incognite sulla futura Tasi, l'imposta sui servizi indivisibili. Trattandosi della situazione in cui si trovano al momento tutti i Comuni italiani, non si capisce il motivo di diffondere a tutto il mondo questa ‘escusatio non petita’”.

Lo afferma l’assessore al bilancio Alessandro Petretto a seguito dell’agenzia di stampa che riprende un comunicato stampa diffuso dal Comune di Milano. “La spiegazione – fa presente l’assessore Petretto – si deduce dal successivo passo del comunicato in cui si dichiara che i recenti accadimenti che hanno interessato il Governo hanno impedito che il Consiglio dei Ministri assumesse nei tempi attesi il provvedimento di disciplina della nuova Tasi così come definita nell'ambito del negoziato che si è svolto con l'Anci.

Il riferimento è all’'intesa Anci-Governo Letta per ‘compensare i Comuni del minor gettito prodotto nel passaggio dall'Imu alla Tasi’”. “Bisogna purtroppo segnalare – aggiunge l’assessore Petretto – che l’accordo cui si riferisce il passo del comunicato milanese è specificatamente rivolto a favorire alcuni grandi Comuni, tra cui appunto Milano, che avendo aumentato l’Imu sulle abitazioni principali ben oltre l’aliquota standard, pretendono di essere interamente rimborsati della perdita di gettito del passaggio da Imu a Tasi, la cui aliquota massima è al 2,5%, pena consistenti riduzioni di entrate.

I Comuni, come Firenze, che hanno fatto i salti mortali per mantenere l’aliquota Imu al minimo dello 0,4% si avviano dunque a ricevere la seconda ‘fregatura’ dopo quella della mini-Imu del 2013. Infatti i 500 milioni inseriti nella Legge di Stabilità, destinati a tutti i Comuni per consentire di reintrodurre le detrazioni, la forfettaria e quella per i figli a carico, dell’Imu, saranno dirottati su un fondo, beffardamente denominato ‘perequativo’, che andrà prevalentemente a coprire le perdite di alcune grandi città in evidenti difficoltà finanziarie.

Un po’ di numeri: a Firenze arriverà 1 milione e a Milano più di 80, senza parlare di Roma e Napoli”. “E’ bene che i cittadini di Firenze, ahimè ancora una volta ‘becchi e bastonati’ – dice ancora l’assessore al bilancio – sappiano che, se l’intesa si tradurrà in decreto legge, avranno delle amare sorprese quando l’Amministrazione Comunale presenterà il bilancio preventivo 2014. Il passaggio da Imu a Tasi non consentirà di applicare sulle abitazioni principali, tutte le detrazioni previste dall’Imu 2012 e il maggior carico fiscale si concentrerà proprio sui valori imponibili più bassi, stante il perverso meccanismo regressivo della combinazione aliquota-detrazioni possibili che l’intesa Anci-Governo Letta contempla”.

“Ci domandiamo – conclude l’assessore Petretto –: la riduzione della pressione fiscale locale è o non è un comportamento virtuoso da incentivare? E’ possibile sperare che questa continua deriva che favorisce le cicale a danno delle formiche possa, prima o poi, finire?”. (fd)

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