Droga: dopo l'illegittimità della Fini-Giovanardi cosa cambia in Toscana?

“Canapa medica – Viaggio nel pianeta del farmaco ‘proibito’” di Fabrizio Dentini presentato venerdì 14 febbraio (alle ore 17) in palazzo Panciatichi. Interviene il consigliere regionale Enzo Brogi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2014 22:22
Droga: dopo l'illegittimità della Fini-Giovanardi cosa cambia in Toscana?

Firenze– E' di ieri la dichiarazione di illegittimità da parte della Corte Costituzionale della Legge Fini-Giovanardi sulla droga. La Corte Costituzionale non è entrata nel merito della Legge, ma l’illegittimità nasce dalla conversione del decreto legge, del lontano 2006, quando erano stati introdotti degli emendamenti che a giudizio dei Giudici della Corte Costituzionale, erano estranei all’oggetto ed alle finalità del testo di partenza. Per comprendere meglio la portata della sentenza è opportuno attendere le motivazioni della decisione. Il libro “Canapa medica – Viaggio nel pianeta del farmaco ‘proibito’” di Fabrizio Dentini (Chinaski edizioni) raccoglie in maniera sistematica, per la prima volta nel nostro paese, le testimonianze e le storie di 64 pazienti che si curano con la cannabis, dopo aver provato terapie tradizionali che però, nel loro caso, hanno fallito.

L’argomento è di scottante attualità e oggetto di dibattiti e polemiche, visti anche i progetti di legge sulla depenalizzazione dei derivati della cannabis. E visto il fatto che la Toscana, prima regione in Italia, ha approvato nel maggio 2012 una legge regionale che dava il via libera all'utilizzo di cannabinoidi, a carico del sistema sanitario, per determinate patologie, compreso il dolore oncologico. Legge che ad oggi è ancora largamente inapplicata. Il volume sarà presentato venerdì prossimo 14 febbraio alle ore 17, nella sala Affreschi di palazzo Panciatichi in via Cavour 4 a Firenze.

A coordinare l’appuntamento ci sarà il consigliere regionale Enzo Brogi. Interverranno il senatore Luigi Manconi, primo firmatario del disegno di legge sulla depenalizzazione, i deputati David Ermini e Silvia Velo, il medico Fabrizio Cinquini. Nel maggio 2012, dopo una lunga concertazione con le associazioni, fu approvata la Legge toscana sulla Cannabis terapeutica. "Una legge liberale, che, come il decreto di Livia Turco, e su richiesta espressa dei pazienti, non faceva elenchi di patologie ammesse all'utilizzo del farmaco, né poneva limiti e paletti alla prescrizione della cannabis terapeutica per qualsiasi indicazione la scienza medica dovesse trovare applicazione" affermò Valentina Piattelli, presidente dell'Associazione radicale fiorentina "Andrea Tamburi".

Qualche giorno fa è stato reso noto il regolamento attuativo che dovrebbe rendere finalmente utilizzabile questa legge, ma che "finisce per restringere l'applicazione della legge a due soli sintomi di due sole patologie, spasmi nella sclerosi multipla e dolore oncologico." Presegue Valentina Piattelli "Ora che l'utilizzo della canapa è depenalizzato per tutti, non si capisce per quali remore proibizioniste l'utilizzo da parte dei malati, con prescrizione medica, debba essere ristretto più di quanto facesse la legislazione nazionale in materia di cannabis terapeutica.

Un regolamento che vada contro la legge che dovrebbe far applicare non si era ancora mai visto e penso che non sarà facilmente accettato dai consiglierei che tale legge l'hanno presentata, sostenuta e votata." Mentre l'associazione radicale fiorentina sta già pensando di impugnare questo regolamento, a livello nazionale la segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, ha ceduto ai malati di sclerosi multipla la cannabis piantate pubblicamente durante una conferenza stampa in Parlamento quando era Deputata, senza per questo ottenere di essere arrestata, né incriminata, nonostante la pubblica disobbedienza civile e l'autodenuncia alla Procura della Repubblica di Foggia.

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