Impianti sportivi comunali, dipendenti senza stipendio e licenziabili

CGIL: "l consiglio comunale di Firenze ha approvato il nuovo regolamento per la gestione degli impianti sportivi pubblici cancellando tutti i diritti dei lavoratori"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2014 11:09
Impianti sportivi comunali, dipendenti senza stipendio e licenziabili

"Il consiglio comunale di Firenze ha approvato il nuovo regolamento per la gestione degli impianti sportivi pubblici cancellando tutti i diritti dei lavoratori, sia dipendenti che precari, lasciando carta bianca alle associazioni sportive di licenziare lavoratori che dopo anni avevano raggiunto la stabilità occupazionale e i diritti elementari sul posto di lavoro" una scelta che la CGIL ha contrastato in quanto priva di ogni fondamento e di razionalità, visto che i diritti che il comune ha deciso di cancellare (clausole sociali) sono presenti in altri regolamenti comunali (portierato) e in tanti comuni e regioni italiane.

"Da oggi il settore dello sport pubblico vedrà ampliarsi la precarietà e la perdita dei diritti, in una fase difficile per il mondo del lavoro, nonostante che nel privato si riesca, con gli accordi, a difendere i lavoratori con accordi sindacali che aggiungono tutele. La CGIL si adopererà con tutti gli strumenti per garantire a questi lavoratori un futuro occupazionale e di diritti. Chiediamo che venga messo in pratica l'odg approvato ieri dal consiglio comunale, che prevede un confronto da parte dell'amministrazione comunale con le OOSS dal bando di gara della piscina Bellariva, dove i lavoratori, a causa delle mancate risposte del comune, non ricevono lo stipendio da 4 mesi". "Al Comune di Vicenza, in consiglio comunale il PD non approva politicamente la scelta di inviare ai propri dipendenti le lettere di messa in mora", esprimendo con l’intero consiglio comunale solidarietà a tutti i lavoratori", e "ritiene doveroso ribadire la validità di tutti gli accordi sindacali oggetto di rilievo da parte del Mef" e "invita il sindaco a proseguire in ogni azione utile volta ad ottenere l'approvazione dell'emendamento proposto da Anci Nazionale al decreto "Enti locali", non è lo stesso PD di Renzi?" Se lo domandano i dipendenti di Palazzo Vecchio. "PD che, al Comune di Firenze, ha ritenuto un atto dovuto inviare le lettere di messa in mora ai propri dipendenti e il cui Sindaco dopo essersi disinteressato per anni della vicenda riguardante i diritti e il salario dei propri collaboratori, si è anche vantato nella campagna per le primarie di aver ridotto il costo del personale del proprio comune, usando a proprio uso e consumo i rilievi fatti dal Mef e tagliando anno dopo anno fette sempre più consistenti del loro salario accessorio. Sarebbe interessante sapere da che parte sta il segretario del PD e prossimo Capo del Governo, soprattutto in questa fase politica in cui il Commissario Cottarelli sta cucinando una dieta ferrea per il pubblico impiego Siamo coscienti che purtroppo le nostre domande non troveranno neppure questa volta una risposta, perché abissale è la distanza fra gli interessi dei lavoratori, che difendono il servizio pubblico come bene comune e una classe politica che è sempre più abbarbicata sugli scranni del potere, a difesa degli interessi dei poteri economici e finanziari, nonché dei propri privilegi.

Come lavoratori e lavoratrici del Comune di Firenze abbiamo una sola strada da seguire rilanciare la mobilitazione e costruire con i colleghi degli altri Comuni, che ormai son tanti, una rete nazionale che si opponga alla politica dei tagli salariali, che difenda il valore della contrattazione decentrata, e che porti sotto i Palazzi Romani la voce dei lavoratori. Lunedi 17 Febbraio 2014 alle ore 15 ci troviamo tutti in concomitanza con il Consiglio Comunale di fronte a Palazzo Vecchio in un nuovo presidio per far sentire con forza la nostra voce"

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