Movida, a Firenze insonnia e disoccupazione, ma una soluzione è lontana

Cellai e gruppo PdL Q.1: “Necessario creare un modello Firenze”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2014 15:11
Movida, a Firenze insonnia e disoccupazione, ma una soluzione è lontana

Il 'caso' Movida continua a far tribolare cittadini e commercianti. Da una parte non si dorme per gli schiamazzi, dall'altra i locali chiudono presto ed i posti di lavoro spariscono. La politica? Divisioni interne ed esterne non semplificano la vita. "Abbiamo seguito con attenzione come Gruppo PdL in Consiglio di Quartiere 1 Centro storico - le ultime vicende riguardanti la questione dei locali di via dei Benci e piazza Santa Croce; sono purtroppo la naturale conseguenza di anni di incomprensioni, mancanza di regole adatte alla convivenza tra coloro che vivono in alcune aree del Centro Storico e coloro che ci lavorano sopratutto la notte”.

E’ quanto sottolineano il consigliere Jacopo Cellai (PdL) insieme al capogruppo al Q.1 Enrico Fratini e ai consiglieri Badò, Corti Grazzi, Delfino, Fanetti, Madiai Villani e Passeri “E’ la mancanza di una visione chiara da parte della maggioranza di governo su questa importante problematica che rende difficilmente vivibile il rione di Santa Croce. Dopo le note vicende sul cambio di presidenza e le spaccature interne al Gruppo PD, anche su questo tema che riguarda da vicino il quartiere abbiamo assistito alla “rottura” tra il presidente Benvenuti e il capogruppo PD Torrini, rottura che non si è consumata nei banchi del Consiglio ma tra la gente e sui quotidiani.

Ci interroghiamo quindi sul perché - dicono i rappresentanti del gruppo PdL al Quartiere 1 - prima di esternare singole posizioni non sia stata cercata una sintesi di maggioranza e un confronto con tutti i partiti presenti in Consiglio. Riteniamo che non si debba 'copiare' il metodo Parma, ma creare il "Modello Firenze": la nostra città é unica al mondo e solo con un mix di provvedimenti che prevedano una revisione del regolamento del commercio, una disciplina degli orari di chiusura dei locali che tenga effettivamente conto della promiscuità di molte attività concentrate in pochi metri con la residenza, ma soprattutto una presenza maggiore sul territorio della polizia municipale e delle forze di polizia si possa risolvere nel tempo tale problematica”. “Quanto all’amministrazione comunale - conclude Cellai (PdL - Forza Italia) abbiamo le netta sensazione che non sappia proprio che pesci prendere.

Attendiamo dopo vari rinvii che la Giunta comunichi al Consiglio comunale quali provvedimenti intenda assumere. Ci sono in gioco posti di lavoro già persi e a rischio sui quali non si può perdere tempo. Ma c’è in primis la necessità di garantire il decoro di queste strade e il diritto degli abitanti a riposare in serenità”

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