Chiudono l’Avanguardia russa e Territori Instabili

Grande attesa per Pontormo e Rosso Fiorentino e Questioni di famiglia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2014 15:26
Chiudono l’Avanguardia russa e Territori Instabili

Firenze – Si è chiusa ieri, con oltre 70.000 presenze la mostra L’Avanguardia Russa, la Siberia e L’Oriente la prima rassegna internazionale che attraverso le opere di grandi artisti come Wassily Kandinsky, Kazimir Malevič, Natal’ja Gončarova, Michail Larionov, Léon Bakst, Alexandre Benois, Pavel Filonov, ha raccontato la complessa relazione fra l’arte russa e l’Oriente. Un evento che ha condotto il visitatore in un viaggio straordinario, in una terra di frontiera ai confini del mondo, tra ghiacci e deserti sterminati. L’esposizione è stata apprezzata dal pubblico sicuramente per la qualità delle opere esposte, ma anche per il tema trattato, che ha attirato l’attenzione della stampa nazionale e internazionale con recensioni e servizi da parte di testate come Il Sole 24 ore, Il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Messaggero, Avvenire, Il Mattino, La Gazzetta del Mezzogiorno, Il Venerdì di Repubblica, Io Donna, Sette, Rai Uno, Art News, Rai 5, The Times, The Guardian, Financial Times, The Independent, Apollo Magazine, Connaissance des Arts, The Art Newspaper, Handelsblatt, Der Tagesspiegel, Neue Zuercher Zeitung. Hanno inoltre detto della mostra: “Questa dotta e accurata mostra fiorentina” (Alberto Arbasino, Il Corriere della Sera) “la straordinaria rassegna sull’avanguardia russa e le sue origini nell’Oriente asiatico” (Maurizio Cecchetti, Avvenire) “La mostra di Palazzo Strozzi è affascinate, nevralgica” (Paolo Russo, La Repubblica) “…un racconto che si snoda tra antichità neolitiche e modernismo guidando lo spettatore nella favola seria delle culture” (Marina Mander, Il Piccolo) “Non è una qualsiasi mostra sull’Avanguardia Russa quella di Palazzo Strozzi” Io Donna (Suppl.

Corriere della Sera) “Tra filosofia e accostamenti inediti, un’esposizione a effetto” (Valentina Parisi, Alias Suppl. Il Manifesto) “Oggi, per la prima volta in Italia, una grande mostra esplora l’anima “asiatica” delle avanguardie russe” (Martina Corgnati, Chi) “È il caso della stimolante occasione fiorentina (nella ormai affidabile sede di Palazzo Strozzi, sino al 19 gennaio)” ( Marco Vallora, La Stampa) “Firenze, con le ricche mostre (da suggerire quella sulle Avanguardie russe e l’Oriente)” (Marco Vallora, La Stampa – I promossi e i bocciati del 2013) This is a show full of surprises (Paula Weideger, The Economist) Sulla base di rilevazioni periodiche il 88% dei visitatori è stato di nazionalità italiana e il 12% di stranieri.

Disaggregando il totale, i gruppi (adulti e scuole) hanno contribuito con circa 10.320 ingressi. Alle attività educative (sia per famiglie che per adulti) con operatore, in mostra, hanno preso parte circa 1.114 persone e 1.500 alle attività autonome (es. La Valigia della Famiglia e il Kit disegno). Alle attività per pubblici speciali (Progetto A più voci per persone con Alzheimer e i loro caregiver ) hanno partecipato un totale di 258 persone, e circa 5.780 persone hanno preso parte alle visite guidate. Una particolare attenzione ha avuto anche il ciclo di conferenze e di concerti intorno alla mostra organizzati in collaborazione con il Lyceum Club Internazionale di Firenze; le visite guidate nei luoghi legati alla mostra, eccezionalmente aperti per l’occasione e la mostra Dalla Russia con amore.

Il paese degli zar nelle cartoline della collezione Caruso, dal 21 settembre 2013 al 28 febbraio 2014, presso il Museo Enrico Caruso – Villa Bellosguardo (Lastra a Signa), che ad oggi è stata apprezzata da 1.481 persone. Grande partecipazione ha avuto l’appuntamento con Martedì al cinema con Palazzo Strozzi. Il programma cinematografico realizzato da Fondazione Palazzo Strozzi e Odeon Firenze che ha visto la proiezione di classici film dell’Avanguardia e di pellicole legate al côté etnografico della mostra del piano nobile, insieme a film legati alla mostra del CCC Strozzina che investigavano contaminazioni tra territori e nazioni nella nostra epoca globalizzata. Ottimo il risultato anche della rassegna del CCCS Territori Instabili.

Confini e identità nell’arte contemporanea curata da Walter Guadagnini e Franziska Nori, che attraverso le opere di dieci artisti internazionali (Kader Attia, Zanny Begg & Oliver Ressler, Adam Broomberg & Oliver Chanarin, Paolo Cirio, Tadashi Kawamata, Sigalit Landau, Richard Mosse, Paulo Nazareth, Jo Ractliffe, The Cool Couple) ha permesso di ripensare l’idea di territorio nel mondo contemporaneo, sempre più caratterizzato da un superamento di concetti come nazione o confine, ma anche da un ritorno a nuovi nazionalismi e a una riflessione sull’individuo in rapporto a un territorio o una comunità specifici.

La mostra è infatti stata apprezzata da oltre 22.000 visitatori . Grande partecipazione e forte stimolo di riflessione è stato dato dalla programmazione di conferenze e attività che si sono tenute durante tutto il periodo della mostra, da quelle per le scuole e le università a quelle per le famiglie o gli adulti, le lecture del giovedì in particolare che hanno permesso di approfondire la conoscenza del lavoro degli artisti, proponendo anche chiavi di lettura interdisciplinari sui temi della mostra.

“Nonostante il momento difficile che sta investendo il paese, e che tocca ogni aspetto della vita economica, sociale, politica e culturale" - commenta James Bradburne, Direttore della Fondazione Palazzo Strozzi – "questi ottimi risultati confermano la validità dell’offerta di Palazzo Strozzi, che continua a produrre mostre di successo per creare un valore economico e culturale. Le rassegne continuano ad avere una grande attenzione dal punto di vista del pubblico, tenendo fede così al disegno della Fondazione, di portare a Firenze eventi culturali di qualità e di valenza internazionale, dimostrando che la sua reputazione non dipende solo dai capolavori architettonici e dalle collezioni di arte rinascimentale, ma anche dalla produzione culturale e da un approccio innovativo all’interpretazione, alla comunicazione e all’ accoglienza.” Dall’8 marzo al 20 luglio 2014 Palazzo Strozzi ospiterà Pontormo e Rosso.

Divergenti vie della “maniera”, la grande esposizione che celebra i due massimi protagonisti della “maniera moderna”. Curata da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi e da Carlo Falciani, docente di storia dell’arte, la mostra potrà essere considerata un evento irripetibile, unico, che vedrà riuniti per la prima volta i capolavori dei due artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, molti dei quali restaurati per l’occasione. La rassegna, che comprenderà più di 80 opere, offrirà al visitatore la possibilità di ammirare circa 50 dipinti (tavole, tele ed affreschi staccati) dei due artisti, un insieme che rappresenta il 70% della loro produzione. Mentre dal 14 marzo al 20 luglio 2014 il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Palazzo Strozzi proporrà QUESTIONI DI FAMIGLIA.

Vivere e rappresentare la famiglia di oggi, una mostra che attraverso le opere di dieci artisti contemporanei, creerà momenti di riflessione sull’attuale valore sociale e culturale della famiglia, sulla persistenza di immagini e principi tradizionali che si contrappongono e sovrappongono alla decostruzione di questi valori nel mondo di oggi

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